di Pino Vitale
Di che cosa è fatta la qualità nel turismo ? del sapere rispondere ai bisogni di chi viaggia
e visita, di un contratto chiaro fra domanda e offerta, della capacità di comunicare degli
operatori, della formazione continuamente aggiornata degli addetti. Varie elementi che,
insieme, definiscono tuttavia solo un aspetto del problema.
L’altro, altrettanto decisivo, concerne il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente, delle
tradizioni e della cultura locale.
E’ infatti interesse specifico di chi lavora nell’industria dell’ospitalità e delle vacanze farsi
sostenitore della necessità di un turismo sostenibile, per salvaguardare nel tempo la propria
risorsa.
La certificazione dell’ospitalità per un turismo e per un ambiente di qualità è andare oltre le
stelle per riqualificare l’offerta e contentare i consumatori i quali sono sempre più esigenti.
Quindi occorre, per vincere la concorrenza internazionale puntare su un turismo responsabile,
di qualità e certificato.
Una sfida importante per l’economia del paese, alla luce della situazione economica nazionale
e della crisi dell’industria produttiva, che fa del turismo un settore importante e trainante.
Per fronteggiare le mete concorrenti, è quindi necessario che il sistema-italia si apra alla
certificazione, dotandosi di standard qualitativi, omogenei e facilmente riconoscibili, ma anche
a volte superiori.
Secondo me per vincere la sfida bisogna coinvolgere gli operatori, la pubblica amministrazione
e le regioni divenute, dopo l’entrata in vigore della legge quadro nazionale del settore (L.135 del
1° Aprile 2001), soggetto primario del turismo in Italia.
Di che cosa è fatta la qualità nel turismo ? del sapere rispondere ai bisogni di chi viaggia
e visita, di un contratto chiaro fra domanda e offerta, della capacità di comunicare degli
operatori, della formazione continuamente aggiornata degli addetti. Varie elementi che,
insieme, definiscono tuttavia solo un aspetto del problema.
L’altro, altrettanto decisivo, concerne il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente, delle
tradizioni e della cultura locale.
E’ infatti interesse specifico di chi lavora nell’industria dell’ospitalità e delle vacanze farsi
sostenitore della necessità di un turismo sostenibile, per salvaguardare nel tempo la propria
risorsa.
La certificazione dell’ospitalità per un turismo e per un ambiente di qualità è andare oltre le
stelle per riqualificare l’offerta e contentare i consumatori i quali sono sempre più esigenti.
Quindi occorre, per vincere la concorrenza internazionale puntare su un turismo responsabile,
di qualità e certificato.
Una sfida importante per l’economia del paese, alla luce della situazione economica nazionale
e della crisi dell’industria produttiva, che fa del turismo un settore importante e trainante.
Per fronteggiare le mete concorrenti, è quindi necessario che il sistema-italia si apra alla
certificazione, dotandosi di standard qualitativi, omogenei e facilmente riconoscibili, ma anche
a volte superiori.
Secondo me per vincere la sfida bisogna coinvolgere gli operatori, la pubblica amministrazione
e le regioni divenute, dopo l’entrata in vigore della legge quadro nazionale del settore (L.135 del
1° Aprile 2001), soggetto primario del turismo in Italia.
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