Ci si aspetta che i turisti nel mondo diminuiscano quest'anno a causa dell'elevato prezzo della benzina, anche se il settore turismo è considerato fra i meno vulnerabili alla crisi finanziaria globale.
Francesco Frangialli, Segretario Generale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) delle Nazioni Unite, sostiene che la crisi finanziaria potrebbe provocare tagli sulle spese in viaggi e svago, ma che le persone nel mondo continueranno ancora a viaggiare.
"Siamo preoccupati, naturalmente", ha detto Frangialli ai delegati della United Federation of Travel Agents' Associations.
"Ma non entriamo in panico. L'esperienza ci insegna che il turismo è resiliente. Il bisogno di viaggiare, di andare in vacanza, è troppo forte nelle nostre società post-industriali", ha aggiunto.
"I consumatori americani ed europei stanno spendendo di meno nelle loro destinazioni", ha detto ancora Frangialli, sottolineando che si riducono le spese incidentali come i ristoranti, l'intrattenimento e le opzioni di trasporto.
"Questo ha reso popolare il soggiornare con parenti e amici in campeggi, case mobili o sistemazioni di turismo sociale".
Frangialli ha precisato che nel 2007 hanno viaggiato circa 900 milioni di persone e che ci si aspetta che questo numero superi la soglia di 1,1 miliardi nel 2010, crescendo lentamente dall'incremento del 6% nel traffico turistico registrato l'anno scorso.
Francesco Frangialli, Segretario Generale dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) delle Nazioni Unite, sostiene che la crisi finanziaria potrebbe provocare tagli sulle spese in viaggi e svago, ma che le persone nel mondo continueranno ancora a viaggiare.
"Siamo preoccupati, naturalmente", ha detto Frangialli ai delegati della United Federation of Travel Agents' Associations.
"Ma non entriamo in panico. L'esperienza ci insegna che il turismo è resiliente. Il bisogno di viaggiare, di andare in vacanza, è troppo forte nelle nostre società post-industriali", ha aggiunto.
"I consumatori americani ed europei stanno spendendo di meno nelle loro destinazioni", ha detto ancora Frangialli, sottolineando che si riducono le spese incidentali come i ristoranti, l'intrattenimento e le opzioni di trasporto.
"Questo ha reso popolare il soggiornare con parenti e amici in campeggi, case mobili o sistemazioni di turismo sociale".
Frangialli ha precisato che nel 2007 hanno viaggiato circa 900 milioni di persone e che ci si aspetta che questo numero superi la soglia di 1,1 miliardi nel 2010, crescendo lentamente dall'incremento del 6% nel traffico turistico registrato l'anno scorso.
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