È stata una grande serata quella di ieri sera dedicata a Stefano Borgonovo, con l’obiettivo di raccogliere i fondi per la sua Fondazione che fa ricerca sulla Sla. Una serata carica di positività in ogni senso. Primo, la positività comunicata dalla famiglia del giocatore, dalla moglie Chantal e dai suoi quattro figli, che hanno affrontato il dramma della malattia con lo slancio e l’affezione di chi ha passione per la vita. Quando il tessuto di una famiglia tiene, non tanto come valore ma come vissuto quotidiano, è in grado di trasmettere positività anche nelle contingenze più dure.Secondo, abbiamo visto un mondo del calcio umano, con le lacrime agli occhi, capace ancora di amicizie. Su tutti Roberto Baggio che ha dimostrato ancora di più di essere un fuoriclasse, nella naturalezza con cui è stato vicino a Borgonovo, lo ha portato per il campo, ha consolato i suoi ex compagni. Un calcio non isterico, capace di fermarsi e di guardarsi in faccia. Complimenti a Fiorentina e Milan che hanno voluto fare un gesto così.Terzo, il pubblico. Lo stadio di Firenze era pieno, in particolare le curve. E vedere il popolo degli ultras inventare cori per il loro campione in carrozzella mentre Baggio lo portava sotto la curva, è stato uno spettacolo spiazzante. Si capisce come tanti stereotipi sul pubblico del calcio siano dettati da una frettolosità e da uno snobismo. Invece è un pubblico pronto a riconoscere i valori, se qualcuno glieli presente.Quarto, quella di ieri è stata anche una bella serata di tv. Purtroppo ignorata dalle generaliste e colta solo da Sky. È stata una bella serata perché chi era al micorfono, e in particolare Massimo Mauro, parlava con competenza e inttelligenza della qeustione che avav mobilitato tanta genete e tanti campioni. Sapeva che era un’occasione unica per informare e per far capire le cose. E l’ha colta in pieno. Da ieri in tanti sappiamo molto di più su cosa sia la Sla, su cosa voglia dire essere malati si Sla, su cosa si può fare per loro.
Nessun commento:
Posta un commento