Ora è pure ufficiale. Il quinto inceneritore servirebbe non solo a toglierci più velocemente dai piedi le pseudo-ecoballe, ma pure a dare una mano ad altre regioni prossime alla crisi. Berlusconi è certo della sua ricetta, ma si confermano le perplessità di alcuni ministri (di cui si diceva già ieri sera) e altre perplessità vengono dal Presidente della Repubblica, soprattutto sull’uso dello strumento decreto. Perché — ragiona Napolitano — o l’emergenza non c’è più e allora un decreto non è giustificato, e serve il normale (fastidioso, secondo alcuni) percorso parlamentare per introdurre eventualmente nuove norme, o invece l’emergenza c’è ancora, ma allora fin qui sarebbero state dette svariate palle. Insomma, la sostanza è questa, anche se le espressioni non sono proprio così esplicite.
Con l’occasione, oggi pomeriggio (11 ottobre) c’è un nuovo appuntamento dal Coordinamento dei Comitati Cittadini contro l’Incenerimento. Per una fiaccolata a Ponticelli. Si parte alle 17 da viale Margherita (lato via Argine) per arrivare a piazzetta San Domenico dove esperti di vario tipo forniranno informazioni sui danni legati all’incenerimento provoca e sulle alternative eco-compatibili.
Con l’occasione, oggi pomeriggio (11 ottobre) c’è un nuovo appuntamento dal Coordinamento dei Comitati Cittadini contro l’Incenerimento. Per una fiaccolata a Ponticelli. Si parte alle 17 da viale Margherita (lato via Argine) per arrivare a piazzetta San Domenico dove esperti di vario tipo forniranno informazioni sui danni legati all’incenerimento provoca e sulle alternative eco-compatibili.
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