Debutta domani con un parterre di eccezione la 65esima Mostra del cinema di Venezia, dedicata allo scomparso regista egiziano Youssef Chahine, che vedrà in passerella per la sua inaugurazione George Clooney e Brad Pitt, protagonisti del film di apertura fuori concorso "Burn After Reading" dei fratelli Coen.
L'Asia potrebbe aggiudicarsi il Leone d'oro per il miglior film per il quarto anno con tre film in gara, compreso il cartone animato di Hayao Miyazaki "Ponyo on the cliff by the sea", già campione d'incassi al botteghino giapponese, mentre l'Italia ha quattro film in competizione sui 21 in gara al festival, ormai considerato dai critici un trampolino di lancio delle pellicole verso gli Oscar.
Intanto in Laguna si lavora agli ultimi preparativi, con la nuova scenografia -- ancora a firma del premio Oscar Dante Ferretti, con tre Leoni d'oro in volo verso quello che sarà il futuro palazzo del cinema -- per accogliere pubblico e film, di cui 49 in prima mondiale.
Il direttore della Mostra, Marco Muller, ha annunciato di voler dedicare il festival all'egiziano Chahine, scomparso a luglio a 82 anni, con una proiezione il 31 agosto a mezzanotte del suo film del 1958 "Cairo station".
"È stato uno dei grandi del cinema", spiega Muller sul sito della Biennale, ricordando che nel 2007 il regista partecipò in concorso alla mostra. "Lo abbiamo abbracciato lo scorso anno, quando ci ha portato a Venezia "Heya fawda": non sapevamo che sarebbe stata l'ultima volta, l'ultimo suo film. Senza di lui il cinema del `resto del mondo' è già più povero. A lui è dedicata la 65esima Mostra".
FILM IRANIANO "SORPRESA"
Come ormai da tradizione, oltre alle pellicole già annunciate a luglio, alla Mostra ci saranno anche due film "sorpresa". Il primo, annunciato venerdì scorso, sarà "Khastegi" (Tedium), opera prima del regista iraniano 39enne Bahman Motamedian, nella sezione "Orizzonti".
La pellicola è ambientata a Teheran e racconta la storia di sette transessuali iraniani e le loro vicissitudini nel vivere la loro condizione in Iran.
"Fare un film sui transessuali e sui problemi che devono affrontare in Iran è stato tutt'altro che facile. Più mi accorgevo che mi stavo allontanando dal mio ruolo di regista per assumere quello di chi si unisce alla lotta dei protagonisti, più capivo che la mia stava diventando una sorta di sfida", spiega il regista. "Khastegi è un film sulla 'nostra identità' nel senso più ampio del termine".
Tra gli altri ospiti di eccezione nei 10 giorni di mostra, che si concluderà il prossimo 6 settembre, ci saranno il regista portoghese Manoel de Oliveira, che compie 100 anni quest'anno, e Mario Monicelli, che presenterà due cortometraggi.
Fuori concorso arriverà anche il documentario dedicato allo stilista Valentino di Matt Tyrnauer, dal titolo "Valentino: l'ultimo imperatore", mentre Emmanuelle Beart sarà protagonista dell'horror di Fabrice Du Welz "Vinyan".
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