Forte crisi del turismo in Italia richiede una urgente revisione del sistema fiscale italiano che favorisca le imprese turistiche che agevolano le famiglie italiane''. Dopo un'attenta l'analisi dei dati sul flop turistico in Italia che, nel mese di luglio, ha registrato un calo delle presenze del 45% con punte record nella Regione Campania del 68%, a causa dell'emergenza rifiuti.
Piu' della meta' degli italiani (29,2 mln) ha scelto di rimanere a casa propria a causa di motivi economici tra cui spicca al primo posto il caro fisco, seguito dal caro vita e dal caro mutui, risparmiando cosi' 25,1 mld di euro. Secondo i dati elaborati da 'Lo Sportello del Contribuente' anche gli italiani che sono partiti per le vacanze hanno mutato il loro modo di viaggiare, preferendo spalmare le proprie ferie durante tutto l'anno, preferibilmente nei mesi di bassa stagione, soggiornando in strutture alberghiere low cost che non fanno pagare i bambini al di sotto dei 12 anni.
''Non bisogna scandalizzarsi se in tutta Europa vi sono strutture turistiche all inclusive dove i bambini non pagano. Questo e' possibile in quanto nella maggior parte dei paesi europei vige da tempo la tax flat con una aliquota media del 20% anziche' del 43%''.
Nessun commento:
Posta un commento