Un blog per uno scambio di idee sulla politica del turismo. Uno spazio per poter parlare,discutere e confrontarsi sui temi di politica sociale,cultura,ambiente,sviluppo sostenibile e comunicazione,attraverso esperienze personali e nuove proposte.
Translate
23 dicembre 2011
AUGURI
11 dicembre 2011
Il Nobel per la pace a tre donne: "Forze motrici della pace"
E' stato consegnato a Oslo il premio Nobel per la pace alla presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, alla sua connazionale Leymah Gbowee e all'attivista yemenita 32enne Tawakkol Karman, figura di spicco della 'primavera araba'."Voi rappresentate una delle forze motrici più importanti nel cambiamento del mondo attuale: la lotta per i diritti umani in generale e la lotta delle donne per l'uguaglianza e la pace in particolare" ha dichiarato il presidente del comitato Nobel Thorbjoern Jagland, durante la cerimonia.Il 7 ottobre scorso, il comitato aveva annunciato che il prestigioso riconoscimento sarebbe andato alle tre donne "per la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e dei loro diritti a partecipare al processo di pace". Oggi Jagland ha insistito: "Voi date un senso al proverbio cinese che dice che le donne portano sulle spalle metà del cielo" ha aggiunto il presidente del comitato Nobel. E' la prima volta nella storia del Nobel che il premio della pace è attribuito a tre donne.Splendide e sorridenti nei loro costumi tradizionali - tuniche coloratissime per le due liberiane e un hijab preziosamente decorato per la signora Karman - le tre vincitrici hanno ritirato il diploma davanti alla platea di dignitari, fra cui la famiglia reale di Norvegia e la politica ambientalista franco-norvegese Eva Joly. Nella sede del municipio di Oslo, tutta addobbata e piena di fiori per l'occasione, ognuna dei nuovi premi Nobel ha sottolineato l'importanza del ruolo della donna nella risoluzione dei conflitti. Il Nobel per la pace consiste in una medaglia d'oro, un diploma e un assegno da 10 milioni di corone svedesi (circa un milione di euro) che le tre premiate si divideranno in parti uguali.
07 dicembre 2011
Parte dal CTA (Centro Turistico Acli) di Potenza una iniziativa di respiro europeo.
Saranno presenti il presidente nazionale dei Borghi più Belli d'Italia(Fiorello Primi), Il Vice Presidente Vicario del Parlamento Europeo (Gianni Pittella), il Vice Presidente Vicario dell'OITS (Bruno Molea), il direttore di Borgoviaggi, che presenterà una proposta di itinerari specifici, e i sindaci dei quattro Comuni della Basilicata già inseriti nel catalogo I Borghi più Belli d'Italia che porteranno la loro testimonianza.
30 novembre 2011
A Firenze la quarta edizione della BITAC
04 novembre 2011
Vitale (Cta): legge sul turismo è una buona notizia
23 ottobre 2011
Da Nord a Sud un ponte per la tipicità targato CTA
Gli organizzatori confidano in una forte e grande partecipazione ed auspicano che questa sia solo la prima tappa di un tour turistico culturale ed enogastronomico, che già da ora prevede un possibile incontro di un ulteriore gruppo proveniente dal CTA di Roma.
21 ottobre 2011
Passione, progettazione, professionalità, le tre P per il Centro Turistico ACLI
Cento tra dirigenti e operatori del turismo sociale sono a Ischia presso l’Hotel Moresco per partecipare a un grande appuntamento formativo promosso dal CTA, l’ente di turismo sociale promosso dalle ACLI. Provenienti da ogni parte d’Italia i partecipanti si confronteranno sulla nuova domanda turistica al tempo della crisi approfondendone gli aspetti economici e culturali, con loro esperti di marketing e promozione ma anche filosofi, sociologi e giuristi.
La scelta di Ischia come sede dell’iniziativa dell’organizzazione turistica delle Acli conferma al legame storico con l’Isola Verde già sede in passato di numerose iniziative. All’incontro parteciperanno anche molti dirigenti del sistema Acli nell’ottica di un lavoro comune dell’associazionismo sul terreno del turismo sociale.
“Il diritto alla vacanza delle famiglie popolari rischia di essere messo in difficoltà dalla crisi economica- spiega Pino Vitale presidente nazionale del CTA- quando leggiamo del crollo delle prenotazioni e della bassa occupazione delle camere d’albergo,sappiamo che si tratta di persone che hanno dovuto rinunciare alla vacanza, allo svago, al turismo”.
Il CTA, da anni, si occupa di turismo sociale e ogni anno organizza migliaia di cittadini con proposte di alta qualità e costi corretti.
“Oggi vogliamo puntare alle famiglie con proposte innovative capaci di garantire svago,cultura e qualità della vita-continua Pino Vitale- l’altra sfida è quella di concordare con gli operatori e le strutture turistiche l’allargamento concreto delle opportunità per le persone disabili che incontrano ancora enormi difficoltà nella fruizione turistica”.
Parlare di turismo per le famiglie, in periodi di crisi economica, e nei mesi non tradizionalmente legati ai periodi di ferie, come l’estate, può sembrare quasi una provocazione. Non lo è affatto, invece, se il turismo del quale ragioniamo diventa accessibile a tutti. Un turismo – come si afferma oggi con terminologia ricorrente – veramente “solidale”. Solidale ma buono, di serie A!
18 ottobre 2011
Rush finale per il servizio civile
Ultimi giorni per il partecipare al bando sul servizio civile 2011. La scadenza per poter inviare le domande è fissata al 21 ottobre 2011, alle ore 14:00. Chi è interessato deve inviare la richiesta all'associazione direttamente, la quale informerà i candidati sul processo di selezione. L'età minima è 18 anni, quella massima, è fissata al compimento dei 29 anni, vale a dire possono presentare domanda tutti i giovani che hanno compiuto 28 anni e 364 giorni. Ai volontari spetta un compenso di 14,46 euro netti giornalieri, per un totale 433,80 euro netti mensili
10 ottobre 2011
Lavoro. Donne e giovani si raccontano
“Da sempre ho sentito dire che il lavoro nobilita l’uomo – dice una donna francese –. Ora sono consapevole di quello che significa, ho preso coscienza di questa nobiltà che interessa qualsiasi lavoro dignitoso. La nobiltà consiste nel fatto che lavori per apportare qualcosa alla società. E anche il lavoro che può apparire più banale serve a mandare avanti questa macchina che è il mondo”. Malgrado la crisi e le difficoltà che giovani e donne incontrano, in Italia come in Europa - scrivono i ricercatori delle Acli – emerge dalle risposte «un grande investimento ideale nel lavoro, in termini di valori e significati». “Per me la vita dovrebbe essere incentrata, anche in ambito lavorativo, nell’aiutare gli altri”, dice una ragazza inglese.
I significati immateriali del lavoro prevalgono su quelli materiali nelle biografie dei giovani e delle donne. C’è chi considera il lavoro un mero strumento per la sicurezza e l’indipendenza economica; chi gli attribuisce invece la capacità di andare oltre e offrire un contributo più profondo alla vita, sia individuale che collettiva. «Sono sicuro di aver dato il mio contributo all’ufficio legale portando molti valori democratici nelle leggi del Kosovo», afferma un giovane avvocato kosovaro.
Sul piano individuale, “il lavoro è un modo per avere un’identità, perché purtroppo sei quello che fai. Per questo cerchiamo di fare qualcosa che ci rappresenti” dichiara una giovane lavoratrice francese. Il lavoro è anche una sfida: “Confrontarsi con se stesso, mettersi alla prova e mettersi in gioco per ottenere qualcosa in più” – dice un altro giovane. Sul piano delle attitudini richieste, “uno dei valori importanti è di essere flessibili – dice un giovane tedesco –: cioè adattarsi a situazioni nuove, spesso collegate con problemi”. E poi “essere creativo, prendere iniziative e portare qualcosa di più”, testimonia un suo collega belga.
Per quanto riguarda le donne, pur riconoscendo che ci sono leggi, strumenti e misure, gli intervistati riferiscono di una realtà quotidiana assai diversa, di difficoltà e ineguale trattamento, legato soprattutto alla maternità, alle retribuzioni, al peso dei carichi familiari.
“Quando sono diventata mamma ovviamente i miei orari sono cambiati – racconta una donne inglese – e non è stato possibile recarmi sempre in ufficio perché non avendo famiglia e non volendo lasciare il bambino con estranei ho preferito cambiare, lasciare il lavoro”. Una sua collega albanese: “Mi piace tanto lavorare e lavoro con tanta gioia, solo mi stanco molto con i lavori di casa. A casa ho troppo lavoro da fare. Nessuno mi da una mano e ho 3 uomini in casa. Appena finisco qui si comincia il lavoro a casa e vice versa senza sosta, senza respirare. A volte sono molto più contenta quando vengo a lavorare, perché quando mi siedo davanti alla macchina da cucire mi rilasso”.
Il lavoro rimane dunque per le donne europee uno strumento di emancipazione (“Non fare lavorare le donne è un modo per tenerle legate”) e di piena cittadinanza: “Il mio lavoro – racconta una donne inglese – mi dà la possibilità di sviluppare un’altra parte di me stessa, forse più privata, anche più creativa, diciamo è un’altra parte di me e mi mancherebbe se non l’avessi”.
Per quanto riguarda i giovani, spiegano i ricercatori, il quadro è ancora più fosco: quelli occupati, hanno di solito condizioni lavorative precarie; quelli non occupati si dibattono nella ricerca di un lavoro. Dalle numerose interviste realizzate si delinea il profilo di «una generazione sacrificata e condizionata dalle scarse tutele anche per l’avvenire. Una sorta di “buco nero” nella catena generazionale».
“Anche quando prima o poi la crisi finirà, laddove dovesse finire, ci saranno conseguenze per questa generazione, che non finiranno nel giro di pochi anni e che sono convinto ci trascineremo a vita. Chi oggi è un cassaintegrato, chi oggi è un precario, chi oggi non ha la possibilità di risparmiare, chi non ha la possibilità di costruirsi una famiglia, di costruirsi anche delle reti sociali stabili, di costruirsi un futuro previdenziale … è destinato a vivere una sorta di crisi permanente C’è questa generazione, che è una generazione di mezzo, che, continuerà a pagare un prezzo molto alto. Oggi pesa sulle spalle dei genitori e domani sarà una generazione che peserà sulle spalle dei figli” (Testimone, Italia)
Malgrado tutto ciò, scrivono i ricercatori delle Acli, «i giovani non smettono di aver fiducia nell’Europa, considerato uno spazio vitale e imprescindibile quando si parla di lavoro. Sottolineano però l’importanza di una accelerazione nella costruzione europea sotto il profilo sociale e politico, a riprova della incompletezza di un sviluppo unicamente economico».
Infine il tema della rappresentanza e della partecipazione. Tra gli intervistati prevale l’atteggiamento della delega: “Non so come funzionino – dice una donna inglese – però mi aspetterei di vedere riconosciuti i miei diritti rivolgendomi ad un sindacato”. Disimpegno e lontananza sono gli atteggiamenti più problematici, in cui ricadono coloro che non si sentono rappresentati e che per questo non sono stimolati a partecipare (“Non ho mai approfondito l’argomento, non ho mai avuto l’occasione di essere quantomeno informato a sufficienza o di trovarmi a partecipare”, giovane olandese). Eppure emerge – affermano i ricercatori - «il bisogno di nuovo modello di rappresentanza che vada oltre la delega e la militanza tradizionale, al quale arrivare attraverso un percorso di riconoscimento e superamento delle nuove forme di lavoro sempre più precarizzate e individualizzate».
07 ottobre 2011
Turismo
L'Associazione Volontari Aclisti organizza un corso, nella Sala Conferenze del Planetario, sul tema "Lo sviluppo dell'accoglienza rivolta al turismo culturale e sociale, grazie anche alle nuove tecnologie disponibili". Il Corso di formazione, rivolto a volontari, attraverso seminari in aula e visite guidate, ha lo scopo di formare la figura di "Mediatore Culturale dell'Accoglienza" per l'assistenza e l'accoglienza, anche mediante strumenti informatici, ai gruppi di turisti culturali, scolastici e del turismo sociale che raggiungono Ravenna e la sua provincia.
Il corso inizia il 19 ottobre ed è articolato in 8 incontri settimanali in aula e circa 10 visite guidate dei principali monumenti e musei di Ravenna e Provincia. I temi trattati vanno dalle tecniche di comunicazione a quelle di valorizzazione del patrimonio UNESCO della città, dalla candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura alla storia dell'Associazionismo solidale dopo l'Unità d'Italia; le informazioni complete e la documentazione sono reperibili sul sito www.volontariaclisti.org, oppure telefonando al 389 6535450.
06 ottobre 2011
CENTRO TURISTICO ACLI
“Passione, progettazione e professionalità: analisi, confronto e linee guida per r-innovare il CTA"
Ischia 12 – 15 Ottobre 2011
Mercoledì 12 ottobre 2011
Pomeriggio, ore 15.30: INIZIO dei LAVORI
· Presentazione dell’attività nazionale CTA
Pino Vitale, Presidente Nazionale CTA
· Introduzione del percorso formativo “Passione, progettazione e professionalità:
analisi, confronto e linee guida per r-innovare il CTA”
Matteo Altavilla, Vice Presidente Vicario Nazionale CTA
· Analisi sulle organizzazioni
Mauro Ferrari, Sociologo
· Il mercato turistico, trend e prospettive
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
· Importanza della comunicazione nel turismo sociale
Gabriele Polla, Vice Presidente Nazionale CTA
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Giovedì 13 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
· Saluto
Andrea Olivero, Presidente Nazionale Acli
· Dalle tesi congressuali alle strategie organizzative
Matteo Altavilla, Vice Presidente Nazionale CTA
· Riflessioni sui sistemi organizzativi del sistema Acli
Roberto Oliva, Segretario Generale Acli
· Tesseramento di sistema
Pierpaolo Napoletano, Responsabile Nazionale Sviluppo Associativo
· Sviluppo delle aree del Mezzogiorno
Gianluca Budano, Responsabile Acli Mezzogiorno
· Il ruolo dell’informazione statistica nei percorsi di innovazione del CTA
Gianfranco Zucca, IREF
· Laboratorio sui “turismi”: giovanile, inclusivo, accessibile
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
ore 13.30: pausa pranzo
Pomeriggio, ore 15.30: RIPRESA dei LAVORI
· Conclusioni dei lavori sui “turismi”: giovanile, inclusivo, accessibile
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
· Identità delle organizzazioni
Mauro Ferrari, Sociologo
· Il Decreto Legislativo 23 maggio 2011 n.79 – aspetti legali
Marco Ferrero, Avvocato
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Venerdì 14 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
o Restituzione dei lavori di gruppo
· Il Decreto Legislativo 23 maggio 2011 n.79 – approfondimento
Tito Livio Mongelli, Esperto di Turismo Sociale
· Turismo Sociale come strumento educativo
Don Salvatore Fratellanza,Direttore dell’ufficio per la Pastorale del Tempo
Libero, Turismo, Sport della Diocesi di Napoli
· Contributi del sistema Acli: riflessioni, analisi e proposte
Michele Rizzi, Vice Presidente Vicario Nazionale Acli
Maria Grazia Fasoli, Membro di Presidenza Nazionale Acli
Lidia Borzì, Responsabile Ufficio Progetti Acli Nazionale
Giuseppe Failla, Segretario Nazionale GA
Pasquale Orlando, Segretario Nazionale FAP Acli
Elisabetta Mastrosimone, Responsabile Nazionale US Acli area Welfare
Michele Zannini, Presidente Nazionale Acli TERRA
ore 13.30: pausa pranzo
Pomeriggio, ore 15.30: RIPRESA dei LAVORI
Contributi esterni:
· Consorzio Alilauro
Vito Mattera (Responsabile Azienda)
· Mondial Assistance
Marco Rencricca (Responsabile area Assistance)
· Confronti e Dibattito
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Sabato 15 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
· Proseguo dei percorsi formativi e di coordinamento regionale e nazionali
· Confronti e dibattito sui temi affrontati.
· Conclusioni del percorso formativo “Passione, progettazione e professionalità:
analisi, confronto e linee guida per r- innovare il CTA”.
30 settembre 2011
Giornata mondiale del turismo: più responsabilità per un fenomeno globale
La crescita inarrestabile del numero di persone che si muovono – e del giro di affari creato intorno ad esse – ha portato alla ribalta le luci e le ombre di una realtà umana segnata da aspetti positivi ma pure da inquietanti criticità. Il turismo può liberare e rendere schiavi, può favorire l’incontro paritario tra le culture (l’“Alleanza delle civiltà”, promossa nel 2005 dalle Nazioni Unite su iniziativa di Turchia e Spagna) o perpetuare una logica razzista e colonialista, può diffondere il rispetto per l’ambiente o determinare una sua ulteriore distruzione.
Per essere davvero tale, oggi il turismo deve essere sostenibile e responsabile. A livello internazionale sono nati così diversi codici di comportamento rivolti ai viaggiatori, ai paesi ospitanti, alle aziende del settore con l’intenzione di suggerire buone pratiche ma anche per lottare contro gli abusi, in particolare contro il turismo sessuale minorile.
L'odierna 'Giornata mondiale del turismo' invita a domandarci in quale situazione siamo. Innanzitutto alcuni dati. Secondo le cifre fornite dall’UNWTO, relativamente al 2010 (in .pdf), tra i paesi più gettonati dal turismo internazionale la Cina consolida la sua posizione sia in termini di arrivi sia di introiti in denaro. La classifica degli arrivi è la seguente: prima la Francia (con 77 milioni di turisti), poi gli Stati Uniti, terza appunto la Cina, quarta la Spagna e quinta l’Italia. Rispetto ai livelli del 2009, anno in cui si è sentita pesantemente la crisi economica, l’anno successivo si è registrata una crescita degli arrivi del 6,6% giungendo alla cifra dei 940 milioni di persone che si sono spostate a scopo turistico (23 milioni in più rispetto al 2008).
L’Europa nel suo insieme rappresenta ancora il 51% degli arrivi complessivi, mentre l’Africa soltanto il 5%. Come entrate derivanti dal settore gli Stati Uniti sono in testa con più di 100 miliardi di dollari; segue la Spagna ma con circa la metà degli introiti; a seguire Francia, Cina e Italia. Globalmente il turismo ha generato un volume di entrate pari a 919 miliardi di dollari a cui si aggiungono i 170 del trasporto dei passeggeri. Va notata poi la crescita esponenziale della Cina come spesa: i turisti cinesi negli ultimi dieci anni hanno moltiplicato di quattro volte le risorse destinate ai viaggi. È istruttivo evidenziare come i mesi più turistici siano quelli dell’estate dell’emisfero boreale, cioè luglio e agosto che quasi raddoppiano le presenze rispetto a febbraio e novembre: anche in questo campo dunque si profila una profonda spaccatura tra il Nord e il Sud del mondo, con quest’ultimo nella funzione di recettore.
Nei primi mesi del 2011 si è ancora registrato un trend di crescita globale con due eccezioni che risentono di grandi avvenimenti politici e naturali: da un lato la rivolta del mondo arabo (che ha segnato una gravissima crisi dei flussi turistici soprattutto verso l’Egitto), dall’altro il terremoto in Giappone con la conseguente crisi nucleare. Nonostante tutto però quello del turismo resta un settore trainante dell’economia mondiale. Per questo deve essere costantemente monitorato anche dal punto di vista etico.
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative culturali e politiche, per evidenziare la necessità del turismo sostenibile e per dare strumenti normativi per combattere i crimini legati al sistema. La notizia più recente porta la data del 19 settembre scorso, quando 14 importanti aziende spagnole del settore hanno sottoscritto, a margine del primo Congresso internazionale sul rapporto tra turismo e etica svoltosi tra il 15 e il 16 settembre a Madrid, il Codice etico universale per il turismo. Quest’ultimo documento, approvato il 21 dicembre di 10 anni fa dalle Nazioni Unite, è la pietra miliare per verificare la qualità e la sostenibilità di un turismo giusto e umano che favorisca il miglioramento individuale, la conoscenza tra i popoli, l’incontro tra le culture, lo sviluppo della persona anche durante il riposo o la vacanza.
Uno degli aspetti più tragici e oscuri del turismo è sicuramente la vacanza per fini sessuali soprattutto quando coinvolge minori e bambini. Secondo l’ECPAT International, un network di organizzazioni che lottano contro la prostituzione minorile, il traffico di bambini e la pedofilia anche online, i “turisti sessuali” sono nella stragrande maggioranza persone normali, anche donne, di tutte le età e di tutti i ceti sociali; di minore impatto (ma che acquista grande evidenza sui mass media) è l’incidenza di pedofili. Le mete abituali dei turisti sessuali sono il Messico, il Brasile, la Thailandia e le Filippine (con circa 20 mila minori coinvolti soltanto nell’area della capitale Manila) ma come nuove destinazioni stanno emergendo la Colombia, il Sudafrica, l’India e soprattutto il Vietnam e la Cambogia (circa 30 mila bambine sono schiave della prostituzione): non manca pure l’Europa con la Bielorussia!
Le vittime degli abusi sessuali sono bambine e bambini poveri, appartenenti a minoranze etniche o a gruppi sociali emarginati; sono minori costretti a lavorare, spesso vivendo per strada lontano dalla famiglia (oppure sono orfani per vari motivi, in particolare a causa dell’Aids).
Per estirpare questo fenomeno occorrerebbe un grande cambiamento di mentalità nei cittadini “ricchi”: una svolta che richiede tempi lunghi. Nel frattempo è necessario il rinforzo della legislazione nazionale per reprimere i crimini, la nascita di norme extraterritoriali, l’attenzione costante al fenomeno. Se fare la spesa al supermercato è diventato, come tutta una serie di altri comportamenti quotidiani, un atto politico, scegliere di fare un viaggio lo è ancora di più, perché ne va della vita di molte persone e della qualità del futuro. Anche nostro.
28 settembre 2011
Accordo Ministro del Turismo
Gli iscritti all’Inpdap che appartengono alle categorie sopra descritte, potranno prenotare una vacanza nelle strutture convenzionate godendo del contributo dello Stato e di una quota aggiuntiva messa a disposizione dall’Istituto. Una particolare attenzione sarà riservata alle persone con disabilità.
L’erogazione di questi particolari buoni vacanze avverrà sulla base di un bando, in fase di predisposizione da parte della competente Direzione Centrale Credito e Welfare di questo Istituto, che sarà regolarmente pubblicato nei prossimi mesi.
Il testo integrale dell’accordo di collaborazione, ed ogni ulteriore informazione, è consultabile sul sito www.inpdap.it
Turismo sociale: proposta di legge
“Favorire la diffusione del turismo sociale come forma di arricchimento culturale, risposta alle nuove esigenze sociali, opportunità per promuovere il patrimonio ambientale e artistico del territorio e innovativa occasione di sviluppo per l’economia regionale”. Questi gli obiettivi della proposta di legge presentata, stamani, dai consiglieri regionali del Partito democratico Luca Barberini e Andrea Smacchi, per introdurre il concetto di turismo sociale nell’attuale legislazione regionale.“Una regione piccola, ricca di storia, di tradizioni e di cultura come l’Umbria – spiegano Barberini e Smacchi – si presta particolarmente alla filiera del turismo sociale, una forma alternativa di ricettività, che favorisce l’incontro e la socializzazione, preservando e valorizzando le risorse del territorio, ma anche dando a tutti l’opportunità di godere del proprio tempo libero. L’approccio dell’attuale legislazione turistica regionale è incentrato sull’industria alberghiera: era necessario inserire nella normativa un riferimento sull’importanza del turismo sociale quale strumento utile a creare nuove opportunità nel sistema turistico umbro, considerando sia il bisogno di relazionalità espresso dalla società moderna e sia le difficoltà generate dalla crisi economica e sociale, che rischiano di escludere alcune categorie dai circuiti turistici”.“Anche il Parlamento europeo, in una risoluzione del febbraio 2000 – proseguono i due consiglieri – ha più volte riconosciuto il turismo sociale come conquista irreversibile, che contribuisce a eliminare le discriminazioni e l’esclusione di tutti coloro che hanno una cultura differente e mezzi finanziari ristretti. Scopo di questa proposta di legge è, dunque, quello di facilitare lo scambio di conoscenze ed esperienze, in una società sempre più globale e multietnica, di allargare gli orizzonti relazionali dei cittadini, assicurando, al tempo stesso, un flusso costante di presenze, destinato a scongiurare i fenomeni stagionali. Compito della Regione sarà quello di prevedere risorse destinate a finanziare quei progetti che si pongano nel rispetto dei principi del turismo sociale e siano idonei a valorizzare al massimo le risorse del territorio regionale”.“In questa fase di crisi – concludono Barberini e Smacchi – ci sembra, inoltre, doveroso riconoscere il ruolo fondamentale dei soggetti “no profit”, gli unici in grado di garantire a persone di ogni età e classe sociale, l'accesso a quel turismo sostenibile e responsabile che contribuisce, in modo equo e positivo, allo sviluppo economico di un territorio e alla piena realizzazione dell’individuo. Il turismo sociale, dunque, rappresenta anche un modo per attuare il principio di sussidiarietà”.
Si dimette De Mita, assessore al Turismo della Campania
Il non profit si ritrova a Napoli
Al centro di questa seconda edizione il tema dei Beni Comuni del Mezzogiorno, da salvare, curare e riprodurre, come realtà intorno alla quali favorire processi di sviluppo e coesione sociale, in un’ottica di sussidiarietà e di partecipazione democratica tra le organizzazioni della società civile, i cittadini, il terzo settore e le istituzioni locali.
Durante la tre giorni, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (nella giornata di sabato 1°ottobre), saranno esposti i sei progetti di collaborazione partecipata sulla gestione dei Beni Comuni, realizzati da ciascuna regione.
Il progetto è promosso dal Forum del Terzo Settore, Consulta Nazionale del Volontariato, ConVol (Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato) e CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.
“È sempre più cruciale – sostiene Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore - il ruolo del terzo settore nel dare risposte e servizi a bisogni di cittadini non soddisfatti dall’intervento pubblico (Stato-Regione-Enti locali) e dal mercato.” “L’incontro dei dirigenti del terzo settore – prosegue Olivero – ha una forte valenza sociale, ed è strategico a livello politico perché indica una strada per il cambiamento del Paese. Un cambiamento vero, che parte dal basso e dalla responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti.”
“La formazione dei quadri delle organizzazione del terzo settore è una evidente necessità – dichiara Emma Cavallaro, presidente ConVol - . Per quel che riguarda il volontariato, la dimensione della gratuità organizzata resta, assolutamente, il contributo fondamentale che noi possiamo offrire al benessere delle comunità ed alla crescita di tutto il terzo settore, insieme con la capacità di guardare ai cambiamenti sociali sapendo innovare i nostri interventi, e la nostra governance e scegliere strategie che sappiano andare oltre l’immediato. La gratuità se è vera è un modo di intendere la vita e le relazioni sociali. E per questo essa rappresenta una forte e profetica provocazione per tutta la società”.
“E’ strategico che i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), siano parte attiva di questo percorso - afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet -. La formazione del volontariato è una delle funzioni istituzionali dei CSV, ed è importante che proprio loro, in particolare i CSV del meridione, abbiano colto questa iniziativa come un momento di confronto sulle proprie competenze per continuare ad essere al fianco delle associazioni e per favorire il loro sviluppo”.
Un significativo traguardo raggiunto dal terzo settore e dalle organizzazioni di volontariato è la buona pratica della Puglia dove è stato siglato un "Patto di Sussidiarietà" con le pubbliche amministrazioni che si sono impegnate a promuovere sul territorio la costituzione di "Case della sussidiarietà e dei beni comuni", strutture a servizio della cittadinanza attiva e deputate alla salvaguardia, valorizzazione e riproduzione dei beni necessari ad una convivenza civile, sostenibile, inclusiva e pacifica.
Alla tre giorni di studi e dibattiti prenderanno parte numerosi e significativi docenti universitari ed esperti: Emma Cavallaro (Presidente ConVol); Francesca Coleti (Portavoce Forum Campania); Giuseppe Cotturri (Università di Bari); Andrea Volterrani (Università di Tor Vergata); Marco Granelli (Presidente CSVnet e Assessore alla Sicurezza e al Volontariato del Comune di Milano); Sergio D’Angelo (Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli); Alberto Lucarelli (Assessore ai Beni comuni del Comune di Napoli); Fausto Casini (Coordinatore della Consulta del Volontariato); Mauro Giannelli (Coordinatore dello staff nazionale FQTS); Piero Fantozzi (Università della Calabria).
La sessione conclusiva di domenica 2 ottobre “Il lavoro comune per un rinnovato impegno” vedrà gli interventi di: Giuseppe Guzzetti (Presidente ACRI), Carlo Borgomeo (Presidente della Fondazione CON IL SUD), Andrea Olivero (Portavoce del Forum del Terzo Settore), Ugo Ascoli (Università Politecnica delle Marche) e Luciano Squillaci (Consigliere Delegato CSVnet).
Acli. Mezzogiorno, necessarie nuove politiche per la formazione e il collocamento
Nessuno stupore però sul quadro disegnato dall’Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno.
«I dati del Rapporto Svimez purtroppo non ci meravigliano - spiega Budano che è anche presidente delle Acli pugliesi - anzi confermano le preoccupazioni da anni manifestate e l'idea che i problemi del Paese, simili lungo tutto lo Stivale, si ripercuotono con intensità sempre maggiore nel Mezzogiorno». « La forte emigrazione di giovani cervelli- prosegue il dirigente - verso l’estero o il Nord Italia procura un danno insostenibile all’economia del Mezzogiorno e prima ancora alle famiglie, che nella formazione dei figli hanno investito le proprie risorse e assistono alla beffa di vedere i benefici dei loro investimenti ripercuotersi in territori diversi da quelli d’origine».
Per risolvere in parte il problema bisognerebbe secondo Budano pensare a «politiche di formazione professionale mirate, non estemporanee, fortemente legate al territorio e ai suoi specifici bisogni formativi e occupazionali» e a riformare il sistema di collocamento dei lavoratori.
Rapporto Svimez
Nessun comune della provincia è citato tra le zone in crescita.
14 settembre 2011
TURISMO TERMALE
Per tutto il meeting sarà possibile partecipare a degustazioni continuative della cucina tradizionale. Un'occasione imperdibile per poter assaggiare i migliori prodotti dei vitigni nostrani ed imparare i principi che stanno alla base di un buon connubio cibo – bevanda con degustazioni guidate.
09 settembre 2011
RISORSA MEZZOGIORNO : IL BELLO E IL BUONO DEL SUD
Gli ultimi giorni per ritoccare il ricco programma politico e culturale della quattro giorni dedicata al bello e al buono del sud.
Diversi i temi dei convegni:
- La chiave sociale del Turismo Termale;
- Un patto nuovo tra agricoltura e territorio: la sfida delle eccellenze;
- Nuove forme di intermediazione nel mercato del lavoro;
- La rete delle ACLI del Sud: una risorsa per lo sviluppo e la coesione sociale;
- Capitale sociale e rete infrastrutturale, chiavi di sviluppo dell’economia del territorio;
- Il Governo del Mezzogiorno oltre la crisi.
Ospiti prestigiosi, quaranta stand dedicati alle tipicità, spettacoli mostre e seminari per saldare capitale sociale e programmi di sviluppo.
Appuntamento a Telese Terme, quindi, dal 15 al 18 settembre!
08 settembre 2011
Meeting delle ACLI
31 agosto 2011
Lavoro. «Scomposto» e precario: le proposte Acli a convegno
Al via da domani, 1 settembre, il 44° incontro nazionale di studi delle Acli dedicato quest’anno al tema del “Lavoro scomposto” (Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione). Nei quattro giorni di convegno si alterneranno rappresentanti del mondo accademico, ecclesiale, sociale, sindacale e politico. Al centro dell’attenzione, dunque il lavoro e in particolare i limiti vecchi e nuovi del mercato del lavoro italiano. Ad aprire domani le giornate la relazione del presidente nazionale Acli Andrea Olivero.
«Guardi, l’elemento fondamentale non è l’articolo 18, ma il diritto che esso ha regolamentato». Andrea Olivero, presidente delle Acli, sa bene che parlare di articolo 18 è come giocare con il fuoco, ma la proposta di «contratto prevalente a tempo indeterminato» che presenta al 44esimo incontro nazionale di studi delle Acli - dedicato al “lavoro scomposto” e che si tiene a CastelGandolfo, nei luoghi dove esattamente trent’anni fa Giovanni Paolo II firmò l’enciclica Laborem exercens - mette le mani proprio lì.
Qual è esattamente la proposta?Andare verso una riduzione della precarietà del lavoro attraverso un contratto nuovo, che sia a tempo indeterminato ma contempli la possibilità di licenziamento nei primi tre anni. Formalizzeremo la proposta alle parti sociali e ai rappresentanti del governo, e speriamo si tramuti nelle specifiche di una proposta di legge da parte di politici più sensibili.
Facile immaginare le critiche…C’è naturalmente una resistenza, sia da parte del governo che teme che questo riduca la flessibilità, sia da parte dei sindacati, che temono si voglia toccare l’articolo 18. Non è così. Innanzitutto per noi la flessibilità in ingresso nel mondo del lavoro non è un male, a patto che resti circoscritta all’entrata. È meglio allora prevedere la possibilità di licenziare nei primi anni di lavoro, ma con un contratto a tempo indeterminato, piuttosto che condannare i giovani al supplizio di contratti che vanno di tre mesi in tre mesi. Quanto all’articolo 18… l’elemento fondamentale non è l’articolo 18 in sé, ma il diritto che esso ha regolamentato in una determinata fase storica della vita del Paese, cioè il diritto ad avere un lavoro stabile. Il tema da porre con urgenza nel dibattito odierno – dove è assolutamente assente – è come allargare i diritti di un lavoro stabile anche a quanti oggi sono esclusi dall’articolo 18.
Nel nuovo Testo unico sull’apprendistato c’è qualcosa del genere, no? Sì, qualcosa là è stato recepito, soprattutto andando a scoraggiare il continuo ricambio da parte delle imprese dei lavoratori in apprendistato. Paradossalmente questo strumento è stato visto più come sostegno alle imprese che come occasione per i giovani. Quel che è stato fatto però non basta, si deve fare di più ed è una delle grandi priorità dell’oggi. Del resto sono i dati del nostro mercato del lavoro a dirci che è necessario cambiare alcune regole.
Perché parlate di “lavoro scomposto”?Per tanti fattori insieme, non solo perché il lavoro è precario e contrattualmente frantumato. C’è un elemento antropologico per cui un tempo trovare un lavoro voleva dire diventare adulti, oggi non più, e uno sociale, per cui un tempo il lavoro era un tassello fondamentale della costruzione della propria identità, oggi non più. Anche sotto il proflo macroeconomico il lavoro è scomposto rispetto all’economia, per cui quando c’era un annuncio di licenziamenti i titoli in borsa crescevano, come se il lavoro fosse accessorio o addirittura di disturbo per l’impresa stessa. La nostra sfida, come Acli, è ricostruire il significato profondo del lavoro per le persone, la società e anche per l’economia, perché noi crediamo che solo un’economia con al centro il lavoro possa essere un’economia buona e per l’uomo.
Una riflessione è dedicata anche al rapporto tra lavoro e volontariato. È un tema delicato. C’è un pensiero che li vuole tenere distinti, per evitare forme in cui il volontariato maschera uno sfruttamento sottopagato. Però la distinzione è stata anche fonte di una profonda divisione tra questi mondi. Una realtà come la nostra deve sforzarsi di fare un’operazione di sintesi: certo ci sono delle specificità che bisogna tenere marcate ma insieme si può concorrere, costruendo progettualità specifiche, a raggiungere risultati comuni. La logica del dono e quella del lavoro non sono tra loro in contrasto, ma hanno anzi bisogno una dell’altro. Lo provano i nostri promotori sociali.
Il numero33% l’aliquota contributiva unica proposta dalle Acli sia per i contratti di lavoro dipendente sia per i parasubordinati. Cancellare il sistema della doppia aliquota contributiva ed eliminare il vantaggio economico dell’impresa ad utilizzare il contratto parasubordinato eliminerebbe i falsi contratti a progetto. I lavoratori atipici in Italia sono oggi 2milioni 583mila.
30 agosto 2011
STATI GENERALI DEL TURISMO SOCIALE IN ITALIA
CRITICITA’ - ATTESE - PROPOSTE
MATTINATA
Introduce e coordina i lavori Fiorello Primi
SALUTI E INTREVENTI INTRODUTTIVI
Sindaco di Castell’Arquato
Assessore Regionale
Capo Dipartimento Ministero del Turismo
RELAZIONE DI APERTURA
TURISMO: E’ TEMPO DI POLITICHE SOCIALI - UN ANNO DOPO RIMINI- Norberto Tonini
I RAPPORTI INTERNAZIONALI E GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE
• OITS INTERNAZIONALE – Jean Marc Mignon, Bruno Molea
• BUONI VACANZA – Benito Perli
APPROFONDIMENTI E DIBATTITO
PAUSA PRANZO (13.00 – 14.30)
POMERIGGIO (14,30 - 17,00)
VERSO UN PROGETTO PLURIENNALE PER IL TURISMO
SOCIALE – PROPOSTE CONSIGLIATE
Coordina i lavori Norberto Tonini
Seguono interventi programmati e limitati a 10 minuti nei seguenti argomenti
• LA LEGISLAZIONE REGIONALE DI SETTORE
• IL CONTRIBUTO DEGLI ENTI LOCALI
• L’APPORTO DELL’ASSOCIAZIONISMO
• BUONI VACANZE: DEFISCALIZZAZIONE E CONTRATTAZIONE AZIENDALE
• LARGO AI SENIOR
• DIAMO UN TETTO AL SACCO A PELO
• L’ANIMAZIONE CULTURALE AMBIENTALE
• GLI ITINERARI TURISTICO – RELIGIOSI
• SUPERARE LA DISABILITA’
• UN ALLEANZA PER CONOSCERE E DISCERNERE
DIBATTITO E CONCLUSIONI
Organisation Internationale du Tourisme Social International Social Tourisme Organisation
COORDINAMENTO ITALIA
segreteria@bits-it.org www.bits-it.org
24 agosto 2011
Isole Eolie: una tassa di soggiorno per i turisti
Il presidente di Federalberghi Eolie, ha intanto scritto una lettera al sindaco, invitandolo a valutare attentamente i pro e i contro; è vero che il territorio non riesce a sopperire ad un carico così grosso di turisti “mordi e fuggi” (si parla di 10mila al giorno), pur vero che a farne le conseguenze sarebbero solo le persone oneste, che registrano tutte le presenze, agevolando così i “furbetti del quartiere” che intascherebbero in nero, con il conseguente aumento d’illegalità e mancanza di censimento, senza contare gli introiti delle tasse in meno che arriverebbero in tasca all’amministrazione, meglio allora la tassa di sbarco, così come già prospettato dall’ANCIM (Associazione Nazionale comuni Isole Minori) in sede nazionale.
23 agosto 2011
Telese Terme
13 agosto 2011
Buoni Vacanze: Campania forte richiesta
Sono Lombardia e Campania le regioni che hanno utilizzato di più i buoni vacanza creati dal Ministero del Turismo; lo evidenzia un rapporto del CTA (Centro Turistico Acli) che ha rielaborato dati di fonte BVI(Buoni Vacanze italia) sullo stato di attuazione degli incentivi statali alle ferie.
"Il CTA da tempo scommette sui Buoni Vacanze con una pratica sociale in grado di rafforzarli e non a caso abbiamo potenziato tutte le nostre sedi per informare i cittadini e da settembre avremo venti sedi solo in Campania, insieme alla FAP, Patronato e il Caf .
Con questi numeri – afferma Vitale – non si cambia l’economia turistica ne si modifica il PIL del settore ma si avvia un percorso che può essere maggiormente migliorato e soprattutto allargato. Le famiglie che hanno utilizzato i buoni al 30 giugno 2011 nelle diverse province sono: Napoli richiedenti 1504 per un totale di spesa di euro 1.554.055.00, Salerno richiedenti 413 per una spesa di euro 423.465.00, Avellino richiedenti 332 per una spesa di euro 540.995.00, Caserta richiedenti 229 per una spesa di euro 216.530.00, Benevento richiedenti 79 per una spesa di euro 76.325.00.
"Insomma - spiega Pino Vitale - il sistema Campania con la sensibilità e le scelte strategiche dell'Assessorato al Turismo della Regione Campania si sta muovendo partendo da Ischia, ma per vincere la sfida ci vuole più spazio e ruolo per l'associazionismo. Non a caso il CTA ha mobilitato il sistema delle ACLI a partire dalla potente federazione anziani e pensionati (Fap acli) per una diffusione di massa dello strumento tra le famiglie e i pensionati, ma anche per spingere gli operatori economici ad accettare questo moderno mezzo di pagamento del turismo. Siamo convinti che i buoni vacanza, se irrobustiti e diffusi, possono dare un contributo importante alla crescita del turismo italiano. "Insieme alla FITUS - conclude Pino Vitale- sosteniamo le proposte in questa direzione e inoltre abbiamo avviato una riflessione in sede europea con il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella per un uso comunitario di questo strumento"
29 luglio 2011
Il lavoro 'scomposto'. Dal 1° al 4 settembre l'Incontro di studi delle Acli
Acli: Convegno studi 1-4 settembre 2011
Buoni vacanza. Marchioni presenta in Parlamento progetto di legge
La proposta della deputata riminese prende ispirazione dalla Francia, dove il sistema dei buoni vacanza è simile a quello dei buoni pasto, con una quota per ogni famiglia interamente detassata che in parte è a carico del datore di lavoro e in parte a carico del lavoratore.Ci sarebbero vantaggi non solo per le famiglie ma anche per il turismo, secondo la Marchioni, "che beneficerà di maggiori flussi di famiglie. Senza contare che si potrebbe allargare il mercato consentendo di spendere in Italia anche i buoni vacanza francesi e svizzeri" spiega.Il progetto al momento è sottoposto al confronto con le realtà che si occupano di turismo sociale ed erogano oggi i buoni vacanza ed è in discussione alla X Commissione della Camera, dedicata ad Attività produttive, Commercio e Turismo. "Spero che possa essere approvato: ci sono segnali incoraggianti di condivisione bipartisan" conclude Elisa Marchioni.
24 luglio 2011
Buoni Vacanza.
Si tratta del primo accordo del genere tra il Ministero del turismo ed un istituto di previdenza e costituirà un modello per future intese con altre realtà.
L’intesa consentirà agli iscritti Inpdap, ai pensionati, alle famiglie con bassi redditi e ai portatori di disabilità di ogni livello, di effettuare soggiorni in località turistiche grazie sistema dei buoni vacanze. Gli iscritti all’Inpdap che appartengono alle categorie sopra descritte, in qualsiasi periodo dell'anno, potranno prenotare una vacanza nelle strutture convenzionate godendo di tale importante contributo dello Stato e contando su una quota aggiuntiva di pari entità messa a disposizione dall'istituto. Una particolare attenzione sarà riservata alle persone con disabilità che avranno diritto ad un contributo raddoppiato rispetto all’ordinario. L'Inpdap ha stanziato 2 milioni di euro per le vacanze dei propri iscritti nel 2011 e ulteriori risorse saranno garantite per i successivi due anni. Dalla prossima settimana l’istituto avvierà la selezione delle famiglie che avranno diritto al contributo sulla base criteri socio-economici già previsti per i Buoni vacanze.
21 luglio 2011
MINISTERI: BRAMBILLA APRE UFFICI TURISMO A MONZA E NAPOLI
''Ritengo importante perseguire l'obiettivo di una maggiore e piu' efficace presenza sul territorio, per essere ancora piu' vicini agli operatori e ai cittadini - dichiara -. Il turismo rappresenta oggi una grande opportunita' per l'economia italiana e la nostra responsabilita' e' quella di favorire in ogni modo il suo sviluppo, anche garantendo un migliore raccordo su tutto il territorio con una presenza al Sud e al Nord oltre che a Roma. Ogni area del paese ha infatti peculiarita' ed esigenze diverse, alle quali sara' possibile corrispondere ancora meglio con un diretto e costante contatto con gli operatori che lavorano ogni giorno sul campo''.
''L'emergenza rifiuti di Napoli - continua Brambilla - penalizza quotidianamente e da troppo tempo la citta', con inevitabili conseguenze negative sia per l'offerta turistica locale che per l'immagine dell'Italia a livello internazionale. La situazione presenta livelli di criticita' di tale rilevanza per gli operatori del turismo e per l'economia locale, che si ritiene opportuna una presenza stabile del Ministero del Turismo nel capoluogo campano, al fine di intervenire con rapidita' e di rispondere piu' efficacemente alle diverse esigenze dei turisti e degli imprenditori. Da Napoli, citta' che vanta una storia e una cultura uniche, intendo far partire il programma di rilancio turistico di tutto il Mezzogiorno d'Italia, un territorio dalle meravigliose bellezze e potenzialita', ancora in tanta parte inespresse ''.
''Importanti'' anche le prospettive turistiche per il nord dove sabato prossimo, alla Villa Reale di Monza, verra' inaugurata la nuova sede dei ministeri che apriranno gli uffici decentrati: ''La Lombardia - conclude il ministro - e' tra le regioni che registrano le migliori performance turistiche, cosi' come le vicine Emilia Romagna e Veneto. La presenza in quest'area del Ministero del Turismo risponde alla volonta' di sostenere in maniera diretta un territorio strategico per il settore e che rappresenta un punto di collegamento con l'Europa e con il resto del mondo, anche in prospettiva dell'Expo 2015. Intercettare questi grandi flussi internazionali e promuovere lo sviluppo del turismo in territori che, negli anni, hanno gia' visto l'affermazione di importanti distretti industriali, e' un'ulteriore priorita' per la mia agenda di Governo, che credo si possa meglio raggiungere con una presenza stabile e ben riconoscibile''.
22 giugno 2011
TERZO SETTORE. In piazza contro i tagli
19 giugno 2011
L'Ambasciatore del Mozambico in Italia in visita agli scavi di Pompei
E' la scelta politica delle Acli della promozione sociale della cultura attraverso una Associazione Provinciale Napoletana ABC (Acli Beni Culturali) che agisce sul territorio più ricco del mondo, infatti, abbiamo cominciato con il nostro congresso nel Centro Storico organizzando delle visite guidate alla Quadreria di Caravaggio al Pio Monte della Misericordia , alla Chiesa di San Lorenzo Maggiore e alla Biblioteca dei Gerolamini grazie alla Prof. Arch.Marilina Aurisicchio, iscritta ad ABC Acli Beni Culturali .
Ma veniamo allo Stato della Repubblica del Mozambico, nostra ospite al Congresso Nazionale dei C.T.A tenutosi a Napoli il 10 e 11 giugno.
Il Mozambico è uno Stato dell'Africa Sud-Orientale con oltre 2500 kilometri di coste sull'Oceano Indiano, ideale per le vacanze .
Il Mozambico ha ottenuto l'indipendenza dal Portogallo nel 1975, ma subito dopo per oltre 15 anni è stato funestato da una guerra civile, che ha contribuito a rendere questo Paese uno dei più poveri del Mondo.
Per concludere, ABC (Acli Beni Cuturali) ha dimostrato che è possibile anche la governance di scambi culturali internazionali, conciliandoli sempre con la proposta Aclista sistemica di un ripristino funzionale del Centro Storico di Napoli, terremo a tal scopo il II seminario a sul tema il 22 giugno alla Fondazione Banco di Napoli.
di Paolo Pantani
14 giugno 2011
FOTO CONGRESSO CTA
13 giugno 2011
Pino Vitale confermato Presidente Nazionale del CTA
Grande successo per il IV Congresso nazionale del CTA Centro Turistico ACLI tenuto a Napoli sul tema “Turismo Sociale, strumento di conoscenza per un nuovo umanesimo”. Una due giorni di confronto e dibattito arricchita dalla presenza di rilevanti esponenti delle istituzioni.
Un significativo intervento è stato svolto dall'Ambasciatrice della Repubblica del Mozambico Carla Mucavi, mentre a rappresentare il Governo è intervenuto il sottosegretario all' Economia Bruno Cesario.Pittella vice presidente del parlamento europeo, De Mita vice presidente e assessore al turismo della Regione Campania, Ferrara vice presidente della Provincia, Perli presidente della Fitus, Della Corte dell'Università Federico II, sindaci e amministratori locali hanno messo a fuoco le nuove linee del turismo sociale insieme ai delegati CTA provenienti da tutte le province..
Importante contributo del Vescovo ausiliare di Napoli Mons. Lucio Lemmo che ha portato anche il saluto del Cardinale Sepe. Presente Postiglione, collaboratore politico del neo Sindaco di Napoli De Magistris .Rilevante la presenza dei dirigenti delle ACLI Nazionali (con il Presidente Olivero, i vice presidenti Rizzi e Consiglio, i consiglieri di presidenza Boni, Drezzadore, Cucciniello, il segretario generale Oliva, la responsabile famiglia Borzi', il segretario nazionale della Fap Pasquale Orlando, il segretario dei Giovani Faillla, il presidente di ACLI Terra Zannini con il direttore Cipriani, i responsabili per il Mezzogiorno Budano, delle aree metropolitane Bottalico, dell'immigrazione Russo, il presidente della Lombardia Armelloni) e territoriali ( da Milano a Padova, da Salerno a Trapani) e dell'Us.Acli.
Il Congresso è stato presieduto da Pier Paolo Napoletano, responsabile nazionale allo sviluppo associativo.
Tema forte il progetto “Buoni vacanza Italia”, con la proposta del presidente nazionale Pino Vitale di lanciare, d’intesa con la Fitus – Federazione Turismo Sociale,100 sportelli informativi nelle 100 sedi CTA territoriali sparse in tutta Italia, per promuovere la possibilità, riservata ai cittadini che vivono una situazione di difficoltà, di ricevere un aiuto economico per recarsi in vacanza.
“Crediamo molto nella potenzialità di un turismo equo e solidale rivolto a famiglie, giovani, anziani, diversamente abili, rispettoso dei luoghi di vacanza e del turista. Il turismo sociale rappresenta un nuovo modo di concepire la risorsa turistica, potenziando, così, la domanda anche in periodi di bassa stagione. Si tratta, in altri termini, di affermare il diritto alla vacanza soprattutto se si pensa che, secondo le nostre stime, il 35% degli italiani, per motivi economici o sociali, ne è escluso: vedersi negata una vacanza significa vedersi negato un diritto.” afferma Vitale.
Il turismo sociale apre finalmente le frontiere all’Europa, uscendo dal territorio nazionale. Durante il congresso è stata lanciato il progetto di creare il “voucher europeo”, strumento di semplificazione nella prestazione di servizi turistici, a sostegno soprattutto di un valido scambio sinergico tra giovani del vecchio continente, in un’avvincente ricerca di cultura ed identità comune.