Translate

17 novembre 2008

A Natale a casa il 40% degli italiani

Quest'anno non partirà il 15% in più del 2007. E tra i viaggiatori il 26% farà solo un weekend.
Niente viaggi di Natale per una buona fetta di italiani. A causa del carovita nel periodo natalizio resteranno a casa il 40% degli italiani, il 15% in più rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Adoc condotta, attraverso un sondaggio a campione, sui desideri di vacanza dei cittadini-consumatori.
Secondo il sondaggio tra chi comunque si metterà in viaggio, il 26% riuscirà a godersi solo un weekend in Italia, il 3% in meno del 2007. Tra i partenti le mete preferite restano le città d’arte e le capitali europee, ma si registra un boom per le stazioni termali e gli agriturismi con strutture dedicate al benessere, luogo di villeggiatura preferito da circa l’8% dei partenti. Sono molti infatti gli italiani che preferiscono passare 3-4 giorni in completo relax, nelle terme e nella natura, per una spesa media di circa 750 euro a persona, il 10,2% in più del 2007. Tra le altre mete, il weekend all’estero, scelto dal 19% dei consumatori; ma c’è un "calo drastico", dice l’Adoc, dei soggiorni di una settimana o più (-5%), sia in Italia che all’estero.
Quasi impossibile fare affidamento sulla tredicesima per coprire le spese di viaggio. In particolare, Adoc chiede che venga detassata «in modo da fornire un minimo ritorno economico» e consentire alle famiglie di avere a disposizione, in media, 300 euro in più. Per l’Adoc è anche «boom dei viaggi a rate», con una crescita degli indebitamenti di circa il 2-3% rispetto allo scorso anno, per un importo medio di 1500 euro. In aumento anche le vacanze-saldo, spiega il presidente di Adoc, Carlo Pileri, quel tipo particolare tipo di viaggio, anche solo in formato weekend, con destinazione ad esempio gli, Stati Uniti, realizzato per fare affari e regali, soprattutto nei settori abbigliamento e elettronica. Tra le modalità di prenotazione della vacanza, gli italiani intervistati hanno scelto l’acquisto biglietti low-cost (33%), l’attesa del last minute (19%), l’agenzia di fiducia (14%), il fai da te (23%), il viaggio a rate (7%), la prenotazione dell’alloggio direttamente sul posto (4%).

Nessun commento:

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

Flv Player