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03 novembre 2008

CAMPANIA, CINQUE GRANDI PROGETTI PER IL TURISMO 2007-2013

Un incontro bipartisan che ha coinvolto i parlamentari eletti in Campania, i presidenti delle Province e i presidenti della terza e sesta commissione regionale, si è svolto presso l’Hotel San Francesco al Monte a Napoli, per la presentazione ufficiale delle strategie territoriali della programmazione dei fondi comunitari 2007-2013 messe a punto dall’assessorato regionale al Turismo e ai Beni Culturali. Cinque progetti territoriali - uno per ogni provincia - per un investimento di 1,5 miliardi di euro sono stati illustrati stamani dall’assessore Claudio Velardi: un sistema che punta a dare nuovo lustro al patrimonio storico culturale della Campania, dando vita ad un nuovo ciclo di investimenti con l’auspicio che ciò possa favorire un ulteriore incremento dei flussi turistici nella regione. Tra le aree da valorizzare sono compresi: la Baia di Napoli, il Cilento con i suoi parchi naturalistici, i siti borbonici, la Via Appia, le “vie del vino” in Irpinia e i borghi nel Sannio. Le azioni previste dal POR 2007-2013 per il turismo riguardano sostanzialmente l’attuazione di controlli delle strutture ricettive e il conferimento di incentivi e aiuti di varia natura alle aziende in possesso del marchio di qualità. Non sono mancate le critiche alla nuova programmazione dei fondi europei, come quelle avanzate dal parlamentare Marcello Taglialatela, vice-capogruppo Pdl alla Camera dei Deputati, che al termine dell’incontro ha commentato: “Ho notato che nella programmazione 2007 - 2013, illustrata stamani dall’assessore regionale Claudio Velardi, lo stesso abbia volutamente segnato un vistoso segno di discontinuità dal passato ed anche dal presente visti gli evidenti fallimenti fatti registrare negli ultimi anni su questi temi dalla giunta Bassolino a Napoli ed in Campania”. “Noto anche - ha aggiunto il parlamentare - che manca tutto il consuntivo della programmazione precedentemente attuata per impiegare i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Più in generale, comunque, dall’analisi dei documenti presentati stamani, trovo sbagliato che dalla programmazione 2007/2013 per il turismo ed i beni culturali manchi ogni riferimento a Bagnoli ed allo sviluppo dell’area di Coroglio. Credo che si tratti di una grave disattenzione perché Bagnoli costituisce l’unica vera area della città di Napoli dove si possono compiere importanti interventi per valorizzare la risorsa del turismo e la risorsa dei beni culturali” - ha dichiarato Taglialatela. “Su Bagnoli si confrontano tanti progetti diversi che impediscono una visione univoca del territorio” – è stata la replica di Velardi. "Bagnoli – ha proseguito l’assessore regionale al Turismo - non è né carne né pesce perché non c’è un progetto definito. C’è un po’ di tutto dentro e anche il polo tecnologico ambientale, che non ci hanno ancora spiegato bene cos’è, non mi sembra sia coerente con una chiara identità turistica.” “Il problema è che per me Bagnoli deve avere una sua identità prettamente turistica. Mi sembra invece che ci siano in giro proposte diverse tra di loro. E poi - ha concluso - per Bagnoli non basterebbero i circa 1,5 miliardi di euro che investiamo sulle cinque province.” Si lamenta inoltre l'assenza, tra le aree da valorizzare incluse nel progetto, del centro storico di Napoli: “Non posso esimermi dal rilevare che è assurdo non avere inserito nella bozza di discussione il Centro storico di Napoli, patrimonio Unesco dal 1995 ed attualmente in uno stato di degrado avvilente” – ha dichiarato il deputato del PdL Marcello Di Caterina, a margine dell’incontro. “Infatti - ha aggiunto - fatta esclusione per il Museo della Musica, che sarà allestito nello storico complesso di San Domenico Maggiore, il Centro storico di Napoli non viene mai menzionato nella prima bozza di discussione sull’utilizzo dei Fondi.”

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