Un blog per uno scambio di idee sulla politica del turismo. Uno spazio per poter parlare,discutere e confrontarsi sui temi di politica sociale,cultura,ambiente,sviluppo sostenibile e comunicazione,attraverso esperienze personali e nuove proposte.
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31 dicembre 2006
21 dicembre 2006
rendere più solidi gli affetti e le amicizie e prepararsi al nuovo anno
con meravigliose speranze.
Tanti Auguri
10 dicembre 2006
Cresce il "turismo procreativo"
sul turismo procreativo, sul numero di persone che vanno all'estero
per fare un figlio in provetta.
I dati ci dicono che il numero di persone italiane che lo fanno è quadruplicato. Mi immagino che questo costituirà linfa vitale per le pretese dei detrattori della legge 40 a farsi avanti, e dunque vorrei aggiungere qualche considerazione un po' più generale per svecchiare il dibattito.
Da anni, un dato di fatto che riguarda la globalizzazione è che ha abbattuto, sotto il profilo economico, la capacità dei governi nazionali di applicare politiche differenziate. Sia le grandi socialdemocrazie europee, che gli Stati Uniti, che gli altri Paesi, sono sotterrati dalla preponderanza del ruolo del grande capitale, che ormai si sposta da un luogo all'altro con facilità ed è in grado di dettare le condizioni per installarsi in una regione piuttosto che in un'altra (es. la richiesta di EPZ controllate). Per cui, i Paesi che possono offrire come fattore competitivo il basso costo del lavoro tendono ad attrarre il capitale dai Paesi nei quali il salario è più elevato e i diritti sono maggiori, e questo è un fenomeno pressoché instoppabile a meno di non intervenire sul WTO (ma con quali mezzi, e con quali motivazioni?). Attenzione: il corollario di questo fenomeno è in azione anche in altri campi. Ad esempio: se in un Paese c'è un controllo minore della prostituzione minorile, e nel resto del mondo c'è un cospicuo relativo segmento di mercato, ecco allora che quel Paese diviene una meta appetibile per esso, e contemporaneamente passa il concetto che, secondo l'unica razionalità ammessa sul libero mercato (quella dell'utilità individuale delle preferenze), la condizione competitivamente più vantaggiosa sul settore in questione è proprio quella del Paese che controlla poco la prostituzione. Ovvero, il motivo del viaggio è poco rilevante: quel che conta razionalmente è che il turista che va nella meta di turismo sessuale "tal dei tali", scambia comunque produzione interna con reddito esterno, e produce ricchezza per il Paese di destinazione. Ma la domanda, a questo punto, è: ciò che vale per la circolazione di merci, può valere per i canoni etici, per la cultura, per il vivere civile?Veniamo dunque alla questione della procreazione. Se in Italia stabilisco che la procreazione che non avvenga secondo i canoni della legge 40 è incorretta, è un'argomentazione plausibile sostenere che la dobbiamo permettere anche noi, altrimenti i nostri cittadini/consumatori vanno a fare la stessa cosa all'estero? La stessa cosa, attenzione, vale per vari profili: la sperimentazione embrionale, i diritti del lavoratore....Qual è la ripercussione della globalizzazione sul livello di salario medio dei "Paesi ricchi"? E' che sono costretti a smantellare progressivamente il sistema sociale di protezione del lavoro, se vogliono essere competitivi rispetto ai nuovi Paesi. Allo stesso modo, mi sembra di rilevare che il sistema del libero mercato applicato all'etica tenda a far appiattire verso il basso (leggi: permissivismo tendente all'anarchia) l'etica di riferimento dei "Paesi ricchi". Se la Spagna permette i matrimoni gay, comprensivi di adozione, possibilità di procreazione per le lesbiche, e tutto il resto, l'Italia si dovrebbe adeguare, perché non si avrebbe l'impossibilità per il cittadino italiano di praticare in quel modo, ma semplicemente l'aggiramento dell'ostacolo rivolgendosi a un altro interlocutore.
Articolo Repubblica
06 dicembre 2006
Per un week end alla Robinson Crusoe, tra le nevi alpine della Valcellina, pernottando in un insolito Villaggio Igloo
In vacanza in un villaggio igloo - In Valcellina come in Groenlandia
Non siamo in un villaggio di Inuit, più conosciuti come Eschimesi, della costa artica o della Groenlandia, bensì in una splendida zona del Friuli Venezia Giulia: la Valcellina, il cuore della montagna pordenonese.
Eppure in questo villaggio si trovano dei veri e propri igloo, case fatte con blocchi di ghiaccio disposti a forma di cupola dove la temperatura è di circa zero gradi.Per ottenere maggiori informazioni:
Villaggio Igloo: Consorzio Valcellina, tel. 333 3866363, vi suggeriamo di contattarli via mail valcellina@libero.it
Tutto compreso (dagli spostamenti alle escursioni, dai pasti ai gadget) il pacchetto costa 199 euro per due giorni, 249 euro per tre giorni
COMPLIMENTI PER LA BELLISSIMA INIZIATIVA MOLTO ORIGINALE!
03 dicembre 2006
Le foto più belle del 2006
Pasquale Orlando
Puccio Corona - Pino Vitale
Walter Veltroni -Pino Vitale
Pugnochiuso 2006
28 novembre 2006
Danimarca: ragazze in topless per i limiti di velocità
Gli automobilisti... rallentano davvero.
Per esprimerti liberamente ci sono i commenti
Conferenza Organizzativa e Programmatica ACLI Campania
“Giovani, Pari Opportunità, Governace: leve per uno sviluppo partecipato”
Napoli, 1 dicembre 2006 Hotel New Europe Via G.Ferraris 40 -
Delegati di tutte le Province acliste, studenti e professori, esponenti del mondo associativo, religioso, cooperativo, imprenditoriale, sindacale, politico ed istituzionale della Campania sono invitati a partecipare alla Conferenza Organizzativa e Programmatica Regionale delle ACLI CAMPANIA che si svolgerà il 1 dicembre 2006 a Napoli presso l’Hotel New Europe in Via G. Ferrarsi 40 a partire dalle 9.00 fino alle 18,00.“La C.O.P. delle ACLI CAMPANIA – spiega il Presidente Eleonora Cavallaro - vuole essere non solo un adempimento statutario della nostra democrazia associativa, ma anche un momento ed un luogo topico dedicato all’intero SISTEMA ACLI e a tutti gli attori religiosi, istituzionali, civili, sociali ed economici della nostra regione, per rafforzare i LEGAMI ASSOCIATIVI e dare nuovo slancio all’AZIONE VOLONTARIA ponendoci come obiettivo di essere in modo sempre più forte INSIEME CON i giovani, le donne, gli immigrati, i poveri, i soggetti deboli della nostra comunità ed INSIEME PER costruire condizioni di Opportunità e di Sviluppo in un sistema di Governance verticale ed orizzontale. “Particolarmente ricco il programma della giornata che dopo il saluto delle Istituzioni, il Sindaco Iervolino, la Presidente Lonardo e l’On Andria, prevede la presentazione in prima assoluta del Progetto “T.Y.R. – The Youngsters’ Reply. Comparison of Different Parental Models (La replica dei giovanissimi. Confronto tra i differenti modelli parentali)”. Si tratta di un progetto finanziato dalla Commissione Europea – DG Impiego e Affari Sociali, promosso da F.A.I (Federazione Acli Internazionali) ed eseguito da IREF (Istituto di Ricerche Educative e Formative delle Acli) che ha visto il coinvolgimento di quattro paesi europei Italia, Spagna, Portogallo, Grecia con l’obiettivo di promuovere cambiamenti nei ruoli di genere ed una effettiva parità tra uomini e donne seguendo un approccio innovativo: riportare il punto di vista dei giovanissimi.Perché proprio i giovanissimi? Perché sono soggetti importanti dell’evoluzione familiare e perché attraverso la loro percezione dei ruoli parentali e possibile risalire a quegli stereotipi che ostacolano il raggiungimento di una effettiva parità di genere.Con la collaborazione delle scuole pubbliche sono stati coinvolti circa 800 giovani in Italia Spagna, Portogallo, Grecia ai quali è stato richiesto di elaborare dei temi sulla famiglia, sui ruoli di genere e genitoriali.I risultati di questa indagine verranno commentati nella tavola rotonda che impegnerà, tra le altre e gli altri, la Preside Amaturo, l’Assessora D’amelio, la Senatrice Carloni, il Presidente Borgomeo, che seguirà la proiezione dello spot ma i relatori saranno impegnati anche a dare delle indicazioni su come sia possibile creare condizioni di un futuro migliore per i giovani e le donne.La seconda sessione è invece dedicata alla Governance, vale a dire a quella modalità di governo che vede la partecipazione non solo di tutti il luoghi classici di amministrazione: Comune, Provincia, Regione e Unione Europea, ma anche delle forse sociali, economiche, civili secondo una logica di sussidiarietà verticale ed orizzontale. Dunque una modalità di governo partecipato capace di garantire condivisione e quindi meccanismi stabili di Sviluppo.Qui il confronto avverrà sia su quanto si sta realizzando in Campania a livello istituzionale soprattutto con riferimento alla nuova programmazione 2007-2013 ed abbiamo chiamato Cristiana Coppola (Presidente Confindustria Campania), Pietro Cerrito (Segretario CISL) e naturalmente il Presidente Bassolino a raccontarci il lavoro fatto e da fare, sia su quanto si sta realizzando a livello associativo con il Laboratorio Governace ed i suoi sviluppi futuri nelle aree di principale interesse delle ACLI CAMPANIA, vale a dire: Welfare, Formazione, Lavoro. Le ACLI Nazionali interverranno con Maria Grazia Fasoli, Responsabile Nazionale del Coordinamento Donne oltre che Membro della Presidenza Nazionale, alla quale sono affidate le conclusioni della I Sessione e con Andrea Olivero, Presidente Nazionale delle ACLI al quale sono affidate le conclusioni dell’intera giornata.
22 novembre 2006
LA CONFERENZA ORGANIZZATIVA e PROGRAMMATICA delle ACLI 2006
La Presidenza Nazionale del CTA , in vista della Cop 2006, ha ritenuto utile sensibilizzare dirigenti e operatori sull’importanza di questo appuntamento di condivisione, di unità di pensiero e azione sociale, promosso dalle ACLI.
Oggi è possibile costruire risposte ai nuovi bisogni delle persone, tenendo conto delle nuove dinamiche dello stato sociale ( atipicità di molti lavori, aumento del tempo libero, nuovi soggetti deboli nella fruizione di beni e servizi) .
Di conseguenza al CTA è assegnato un compito impegnativo: realizzare l’effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza garantendo agli associati risposte adeguate ai bisogni,sempre più complessi e realizzando il proprio progetto operativo con una forte integrazione con quello,più vasto, delle ACLI.
Per adempiere a tale compito il CTA deve riscoprire l’ organizzazione non come semplice “contenitore di azioni “ o “braccio operativo di una leadership” ma come attore che dà forma alle strategie della politica realizzando un servizio teso allo sviluppo associativo.
Occorre però sottolineare che, all’interno del sistema ACLI, il legame associativo non è un automatismo ma si realizza, giorno dopo giorno, attraverso la progettazione , le azioni, i comportamenti; in sintesi, con un’ordinaria fraternità.
Spesso infatti la resistenza a fare sistema è determinata dal fatto che i vari soggetti sono legati ad una identità individuale alla quale non vogliono rinunciare pur possedendo la medesima appartenenza identitaria.
L’ultimo Convegno di studi di Orvieto ce ne ha fornito ampia dimostrazione indicandoci come la qualità delle relazioni ( i beni relazionali) e l’etica della responsabilità e della reciprocità possono contribuire allo sviluppo integrale della felicità delle persone, specie nell’attività turistica e di tempo libero.
Su queste basi la presidenza Nazionale del CTA ha progettato, di recente, un piano di ri-strutturazione che pone al centro quattro obiettivi fondamentali:
-la presenza CTA sul territorio deve essere integrata con il sistema aclista, deve essere competente e rispondere al bisogno primario di socializzazione che proviene dalla base offrendo prodotti di qualità ed economicamente accessibili.
-l’azione del CTA deve promuovere esperienze di turismo che favoriscano la conoscenza di culture diverse , il rispetto dell’ambiente, l’affermazione della personalità e l’accrescimento della persona in tempi e spazi diversi; deve inoltre educare gli operatori alla nuova cultura organizzativa e alla governance per affrontare le nuove frontiere del turismo globale: la socialità, la sostenibilità,la responsabilità.
-la formazione degli operatori e dei dirigenti del CTA deve riprendere corso ed essere integrata con una “vision aclista”;
deve inoltre preparare competenze per stare al passo con gli sviluppi del mercato della domanda e per re-stare sul territorio e sul mercato riservando un’attenzione particolare ai nuovi soggetti deboli emergenti (i lavoratori atipici, i diversamente giovani, i diversamente abili, i migranti).
-riscoprire la cultura religiosa attraverso il pellegrinaggio inteso come nuovo areopago del 3°millennio, collaborando fortemente al Progetto Parrocchie.
La Cop 2006 è un’opportunità per tutti; essa potrà indicarci strategie comuni, metodologie e compagni di viaggio; per questo sarà un occasione di forte rilancio per il CTA e per tutta l’Associazione.
n0v 06
12 novembre 2006
IL CTA CONTRO LA TASSA DI SOGGIORNO
ANCHE IL CENTRO TURISTICO ACLI CONTRO
LA TASSA DI SOGGIORNO
Un secco No alla tassa di soggiorno viene dalla Segreteria Nazionale
Il Centro Turistico ACLI emette un duro documento contro la paventata introduzione della tassa di soggiorno. Tale posizione - ha affermato il segretario nazionale Pino VITALE nel corso dell'assemblea nazionale dei CTA - è motivata dal fatto che
l'imposta a carico dei visitatori è il frutto di una vecchia impostazione, sconosciuta a tutti i paesi Europei che hanno modernizzato la propria industria turistica.
La preoccupazione del Centro Turistico ACLI è che questa scelta andrà a colpire in particolar modo le fasce sociali più deboli, in particolare famiglie popolari, aumentando ingiustificatamente il costo delle vacanze e di conseguenza diminuendo la domanda di turismo residenziale.
Il vantaggio competitivo allo sviluppo locale e all'occupazione viene dato - conclude il segretario nazionale Pino Vitale - da programmi e progetti , non da dannosi balzelli che uccidono l'industria turistica scaricando i costi sulle famiglie.
Il CTA ripropone, come già fatto di recente, di inserire nella legge finanziaria la possibilità di detrarre dai redditi la spesa vacanza.
Il Centro Turistico ACLI conferma la sua piena disponibilità in questo compito di sviluppo e valorizzazione delle risorse turistiche locali garantendo, però allo stesso tempo ai lavoratori e alle loro famiglie un turismo sociale di qualità.
08 novembre 2006
XXIV CONGRESSO ACLI NAPOLI
New Europe Hotel
Napoli
L’oro di Napoli
Legami associativi
Risorse territoriali
Classe dirigente diffusa
introduce
Pasquale Orlando
presidente provinciale Acli Napoli
saluto
On. Rosa Russo Iervolino
Sindaco di Napoli
partecipano
Riccardo Di Palma
Presidente Amministrazione Provinciale Napoli
Marco Di Lello
Assessore Regionale Turismo Regione Campania
Giulio Riccio
Assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli
Roberto De Laurentis
Presidente Borgo Orefici Napoli
Gennaro Biondi
Ordinario Geografia Economica
Università di Napoli.
Giuseppe Gargiulo
Segretario generale CISL Napoli
Mario Di Costanzo
Coordinatore Consulta Laici Diocesi di Napoli
Sergio D’Angelo
Presidente Gesco sociale
Sergio D’Antoni
Vice Ministro per il Mezzogiorno
Michele Rizzi
v. presidente nazionale ACLI
25 ottobre 2006
Stati Generali del Turismo
Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali
Stati generali del turismo
27 e 28 ottobre 2006
Hotel Ariston, Paestum
Venerdì 27 ottobre
Ore 9,30 Saluti
Vincenzo Sica
Sindaco di Capaccio-Paestum
Angelo Villani
Presidente della Provincia di Salerno
Sandra Lonardo
Presidente del Consiglio
Regionale della Campania
Ore 10.00
Relazione introduttiva
Marco Di Lello
Assessore al Turismo
Ore 11,30
I^ Sessione
Il ruolo della comunicazione
nella promozione del territorio
Intervengono:
Gabriele Palma Direttore Generale Publicis Italia
Il progetto di promozione turistica
2005-2006
Valerio De Molli
Managing Partner Ambrosetti - The European House
Strategie di supporto per il turismo in Italia
Angelo Rizzoli
Produttore cinematografico
Da location a destination: le produzioni cinematografiche
nelle strategie di marketing in Campania
Klaus Davi
Massmediologo
La Campania nel mondo: quale posizionamento
Alessandro Cecchi Paone
Giornalista televisivo
Una storia per immagini
Coordina:
Marco Demarco
Direttore del Corriere del Mezzogiorno
Ore 13.30 Buffet
Ore 15.00
II^ Sessione
Lo sviluppo del sistema dell’accoglienza
Proiezione del filmato "Loro ci vedono così, un anno dopo"
Formazione all’accoglienza
Intervengono:
Corrado Gabriele
Assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania
Patti formativi. Le politiche integrate
territoriali di intervento nel settore turismo
Tullio D’Aponte
Professore Ordinario diPianificazione ed OrganizzazioneTerritoriale
Le politiche e il marketingdell’accoglienza turistica
Vincenzo Lombardi
Presidente di Federturismo -Confindustria Campania
Formazione: elemento strategico
per la competitività e la qualificazione dell’offerta turistica
Maurizio Maddaloni
Vice Presidente nazionale di Confcommercio
La definizione degli standard di qualità sul
tema dell'accoglienza e il rilascio di "marchi"
quali strumenti di promozione
Adolfo Masullo
Presidente di Assoturismo - Confesercenti Campania
Forme di collaborazione con i grandi gruppi:
Coordina:
Antonio Corbo
Capo redattore La Repubblica Napoli
Educazione all’accoglienza
Intervengono:
Francesco Casillo
Presidente della Commissione Turismo del Consiglio Regionale della Campania
Il fattore accoglienza quale punto di forza di una proposta turistica di qualità
Carles Carreras y Verdaguer
Professore Ordinario di Geografia Umana
Universitat de Barcelona
Il sistema di accoglienza: fattore dello sviluppo del settore turistico in
Spagna. Il caso Barcellona
Alberto Bottino
Direttore Generale USR Campania
Il ruolo della scuola nello sviluppo della cultura
dell’accoglienza e della cittadinanza turistica
Anna Rea
Segretario generale UIL Campania
Coscienza turistica e culturadell'accoglienza:
Pietro Cerrito
Segretario Generale CISL Campania
Innovazione e qualità nell’offerta dei servizi
al turista: problemi e prospettive
Michele Gravano
Segretario Generale CGIL Campania
Il turismo di qualità e la valorizzazione del
territorio quali occasioni di occupazione e di sviluppo economico
Coordina:
Alfonso Ruffo
Direttore del Denaro
Sabato 28 ottobre
Ore 9.30
III^ Sessione
Attrattività degli investimenti in Campania
Intervengono:
Emilio Becheri
Amministratore unico Mercury srl
Presentazione dell’Osservatorio Regionale del Turismo
Sergio Sciarelli
Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese -
Università Federico II di Napoli
L’attrattività degli investimenti turistici
in Campania nell’ottica del destination management
Giuseppe Carannante
Coordinatore AGC
Sviluppo Attività Settore Terziario Regione Campania
Investimenti nel settore turismo: sviluppi e prospettive
Il punto di vista delle imprese
Armando Brunini
Gian Maria Mazzei
Direttore Marketing Club Med
Roberto Galano
LaSalle Hotels Ismael Irace
Product Manager Thomas Cook AG
Coordina:
Claudio Scamardella
Capo redattore del Mattino
Ore 12.00
Conclusioni
Antonio Bassolino
Presidente della Regione Campania
15 ottobre 2006
Turismo: quali risposte nella Finanziaria 2007
08 ottobre 2006
PROPOSTE DEL CTA
CENTRO TURISTICO ACLI
Intervento di PINO VITALE
30-9 - 1-10-2006
Detrazioni fiscali per il turismo al sud insieme a infrastrutture e capitale sociale:
Alcune proposte del CTA.
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Dal rapporto Svimez sul turismo al sud:
Scarsa capacità di attrarre turisti dall’estero, eccessiva stagionalità, carenze nella rete dei trasporti e mancanza di grandi catene alberghiere. Sono i punti deboli dell’industria turistica del Mezzogiorno, un settore con grandi potenzialità ma frenato dalle note carenze strutturali.
Le cifre parlano chiaro: oggi, su cento stranieri che visitano l’Italia solo tredici scelgono le spiagge e le città d’arte del sud. Se poi si allarga lo sguardo, si scopre che dei centoquindici milioni di turisti che nel 2003 hanno visitato il Mediterraneo, solo il 5, 4 per cento ha optato per il Mezzogiorno.
A conti fatti, insomma, il Sud piace soprattutto ai meridionali. Un limite, accompagnato però da dati incoraggianti. Negli ultimi quaranta anni i turisti in vacanza nel meridione sono passati dal 14 a oltre il 20 per cento sul totale nazionale. E non solo: le prime regioni italiane per flussi di visitatori sono proprio Campania e Sicilia con 20 e tredici milioni di presenze.
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Rispetto ai problemi del settore turistico del Mezzogiorno evidenziati dallo Svimez il Centro Turistico ACLI avanza due proposte che saranno poste all’attenzione del vicepremier Francesco Rutelli e alle Regioni meridionali in occasione della Conferenza Nazionale sul Turismo.
“In particolare- afferma Pino Vitale segretario nazionale del CTA – noi puntiamo l’attenzione sul tema delle detrazioni e degli incentivi al settore turistico meridionale. La nostra idea è quella di consentire la detrazione fiscale della “spesa vacanza” per le famiglie che intendono praticarla nelle regioni dell’obbiettivo 1 in strutture che rispettino caratteristiche di sostenibilità ambientale. Non una rottamazione del turismo ma un vero e proprio incentivo da sperimentare su base biennale per favorire nuovi servizi ed investimenti.” Questa proposta dovrebbe incrementare i flussi turistici che attualmente nel sud sono quasi esclusivamente locali.
Per riuscire nell’impresa servono comunque infrastrutture. “ Noi riteniamo- afferma Pino Vitale- che vada immediatamente reso operativo lo scalo aeroportuale di Pontecagnano (SA) che da subito potrebbe far decollare l’area cilentana e sud tirrenica oggi poco fruibile dai flussi internazionali. Un rapido avvio che potrebbe attuarsi in fase iniziale con compagnie low cost e con vere e proprie navette dai grandi aeroporti nazionali.
L’aereoporto è già pronto si tratta di aprirlo al mercato con una strategia legata al rilancio del turismo meridionale – conclude Pino Vitale che sottolinea che- incentivi e strutture possono fare la differenza insieme all’attivazione di una presenza organizzata del turismo sociale che già oggi muove forti fette di mercato e che non può più essere considerata residuale.”
04 ottobre 2006
TUTTI ALLA SAGRA DELLA CASTAGNA
M E L F I
Bus Gran Turismo, Pranzo con bevande incluse,
Gadgets per la raccolta delle Castagne
Assicurazione
ESIBIZIONE DEI FALCONIERI, 5° RADUNO MEDIOEVALE
GIOSTRA DEL SARACENO
€ 39.00 a persona
Domenica partenza alle ore 6:00 dai luoghi convenuti
Rientro in serata per le ore 9:00 max ai luoghi convenuti
Via Duca D’Aosta,13 - 70028 SANNICANDRO DI BARI
Tel. 080 – 99.34.473 - fax. 080 - 63.30.01 e-mail: ctafedericoII_acli@libero.it
17 settembre 2006
Il responsabile europeo della Microsoft Umberto Paolucci è il nuovo presidente dell’Enit.
l’organizzazione preposta allo sviluppo e alla promozione del turismo italiano nel mondo. La notizia è stata comunicata oggi a Milano, direttamente dal vice presidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato il vice presidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, nella sua veste di coordinatore nazionale degli assessori al turismo delle regioni italiane e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.«In questi ultimi anni», ha sottolineato Rutelli, «le regioni, hanno sviluppato grandi competenze in materia di organizzazione dell’ospitalità, che ha consentito di sviluppare professionalità e di dare risposte qualificate alla grande domanda proveniente dall’Europa e dal resto del mondo».«La scelta di Paolucci, che è stata concordata con il sistema delle regioni italiane, è il risultato di uno stretto rapporto di collaborazione tra le istituzioni governative e le regioni, il che dimostra la volontà di lavorare insieme, maggioranza e opposizione, indipendentemente dai colori politici per dare le risposte che mancavano e per rimettere in pista il sistema Italia per giocare una partita su un campo molto difficile e con avversari molto agguerritiruolo da protagonista in questo importante settore per lo sviluppo del paese.«La partita si gioca al di fuori dei nostri confini e noi dobbiamo essere pronti a vincere anche in trasferta».
Auguri di buon lavoro da Pino Vitale Segretario Nazionale del CTA (Centro Turistico Acli).
15 settembre 2006
FORUM DEL TURISMO RESPONSABILE 2006
Le politiche del turismo sono oggi prioritariamente se non esclusivamente discusse fra gli enti pubblici, Stato, Regioni, Associazioni dei Comuni e delle Province, e le maggiori organizzazioni di categoria. Ma tanti altri soggetti operano direttamente o indirettamente nel turismo, incidono sull’offerta turistica italiana dando spesso un forte e generoso contributo alla sua qualificazione, operano con grande impegno ed entusiasmo, ed è pertanto giusto ed opportuno che trovino una sede appropriata ove rappresentare il loro punto di vista, le idee, le proposte, le critiche, come ulteriore apporto alla definizione della politica turistica italiana. Si tratta di associazioni ambientaliste, dei consumatori e degli utenti, del volontariato sociale e culturale, cooperative turistiche e sociali, parti importanti della società civile che fanno riferimento a segmenti emergenti impegnati a valorizzare aspetti ambientali, paesaggistici, naturalistici, culturali ed enogastronomici dell’immenso patrimonio italiano. Il Forum vuole quindi essere le sede ove questi soggetti possano portare il loro contributo al dibattito sul futuro del turismo in Italia
Le due giornate di lavoro affronteranno tre aree di contenuti: “fare rete per un turismo responsabile”, “qualità e riconoscibilità delle iniziative ispirate al turismo responsabile”, “Il patrimonio delle comunità in Italia”. Durante le tre sessioni vengono presentate per ogni area casi di buone pratiche di turismo responsabile in Italia; seguono per ogni area altri interventi di opinion leader e rappresentanti di altri enti impegnati nel turismo.
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Hanno finora aderito e prendono parte al Forum di Aitr: Domus Amigas, Teresa Piras - I Briganti di Cerreto, Renato Farina - ANCI Borghi più belli d'Italia, Pietro Leoni - Associazione Alberghi Diffusi, Michele Esposito - WWF, Roberto Furlani - Legambiente, Luigi Rambelli, Antonio Nicoletti, Carmine Maturo - CTS Ambiente, Micaela Solinas - ARCI, Giorgio De Iure - CTA,Pino Vitale -
"Cambiamo clima", ovvero camminiamo insieme.
A tale manifestazione, il cui argomento è particolamente sentito da tutti i cittadini, lo staff
Coinvolgimento dei commercianti del centro storico ad offrire ed esporre fuori dai negozi i loro prodotti.
Serata:
coinvolgimento degli attori sociali in particolare delle associazioni ambientaliste e di turismo sociale con allestimento di gazebo per esposizione di prodotti ed attività d’animazione.
Coinvolgimento dei commercianti del centro storico ad offrire ed esporre fuori dai negozi i loro prodotti.
Biciclettata per le strade della città. Piazza Margherita partenza h 17:30, Corso Tieste arrivo
Sono invitati a partecipare tutti i cittadini e dare la propria
L’iniziativa è promossa dal Comune di Caserta nelle persone dell’Assessore alla Qualità della Vita dott. A.Ciontoli e del Sindaco Ing. N.Petteruti.
L’Amministrazione aderisce alla giornata senza l’auto indetta dall’Unione Europea.
Per informazione telefonare al n.0823 273 111 / 0823 278044
Ven 22 sett 2006. Giornata internazionale:
L’Unione Europea ha indetto anche per quest’anno la settimana della mobilita europea dal titolo “Cambiamenti climatici” che culminerà il giorno 22 p.v.
Il tema della giornata è “In città senza la mia auto”. I due argomenti toccano temi cruciali che dovranno essere affrontati sia a livello globale per la sopravvivenza del nostro pianeta che localmente per la vivibilità delle nostre città. Gli Amministratori ma anche i semplici cittadini sono chiamati ad assumere atteggiamenti diversi da quelli per es. dell’uso indiscriminato dell’auto privata ed adottare tutte le misure conseguenti per risolvere le cause del degrado in cui ci troviamo.
Il traffico veicolare privato rappresenta la causa principale di invivibilità della città e di emissione di anidride carbonica responsabile dell’aumento della temperatura globale con tutte le conseguenze climatiche che ne conseguono.
Bisogna pertanto intraprendere delle misure che siano permanenti che inizino a risolvere dette problematiche partendo dal cambiamento di nostre certe abitudini.
E’ in quest’ottica che l’Amministrazione Comunale intende aderire all’iniziativa dell’Unione Europea e tradurla in atti concreti duraturi, partendo per esempio dal coinvolgimento dei cittadini all’uso alternativo dell’auto privata.
Vi chiediamo pertanto di aderire e partecipare a titolo volontaristico allestendo tavolini o gazebo con vostro materiale espositivo ed attività di animazione il giorno 22 p.v. a partire dalle 17:00 su corso Trieste lato piazza Margherita. Sarà gradita anche la partecipazione dei vostri associati alla biciclettata prevista con partenza alle ore 17:30 da piazza Margherita.
Siete convocati per definire le azioni per il giorno 19 p.v. alle ore 16:30 presso la sala giunta della Casa Comunale al secondo piano in p.zza Vanvitelli.
In attesa di vostre comunicazioni vi inviamo cordiali saluti.
05 settembre 2006
XXVII Giornata Mondiale del Turismo
" Il Turismo è ricchezza". Ecco è il tema scelto quest'anno per la celebrazione della Giornata Mondiale del Turismo, che ricorre il 27 settembre.
L’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) proponendo il tema per la XXVII Giornata Mondiale “Il turismo è ricchezza” ha centrato, sia pure in modo generico, la natura essenziale del fenomeno. La ricchezza infatti costituisce davvero il cuore del turismo. E non tanto in riferimento al “core busines” che lo caratterizza ma quanto rispetto al “core men” che ne esalta la funzionalità umanizzante.
La “ricchezza” seduce l’uomo, come la bellezza, il successo, il potere. Lo seduce perché ne sente acutamente la privazione e, quand’anche non fosse così, non ne è mai sazio. Auri sacra fames, sentenziavano i moralisti antichi, volendo icasticamente delineare la bramosia della ricchezza avvelenante l’essere umano e ponendo scopertamente alla luce le radici di tante funeste scorribande nella storia.
Ma di che ricchezza si tratta argomentando sul turismo? Si ritiene opportunamente che la definizione data – “Il turismo è ricchezza” – riguardi una molteplicità di aspetti, una serie concatenata di “causa-effetto” idonea a produrre “beni”, attraverso il movimento del turismo, sugli individui, sulle nazioni, sulle economie, sulle culture. Dunque il fenomeno turistico si rileva essere una ricchezza in sé e capace di trainarne inclusivamente altre sia per i paesi di emissione sia per quelli di recezione dei flussi.
La ricchezza segno di benessere
Non v’è dubbio che il turismo, come in uno specchio riflettente, riveli la condizione agiata delle persone. Qui la ricchezza è indizio di benessere effettivo, di lavoro e di fortuna negli affari, di produzione e di abilità nell’accumulo di beni materiali, ben trafficati, ben custoditi, bene investiti. In tale prospettiva la ricchezza è segno di intelligenza operosa e scaltra, spesso subordinata a se stessa e grondante di sudore, di fatica, di rischio, eppure espressione di impresa, di investimento, di risparmio oculato.
Attraverso gli spazi e i tempi del turismo, ci si avvede che essere ricchi è bello. Questo sembra essere il messaggio della civiltà dei consumi, dei media globali, dell’eccesso abbondante, dell’esteriorità visiva della vita. A volte nel turismo emergono atteggiamenti che stridono con una lieta e pacata ricchezza. Ad esempio: esibirsi nella ricchezza, ostentare ricchezza, essere gaudenti per la ricchezza, atteggiarsi con arrogante ricchezza. Risultano comportamenti e modi di essere “fuori di sé”, non giustificabili appunto solo perché si è ricchi e belli.
Diversamente il turismo può diventare la misura della virtù discreta e sapiente, pur vivendo una forma privilegiata di ricchezza. E’ naturale quindi consentire l’opinione secondo cui se si viaggia si possiedono mezzi finanziari sufficienti, si dispone di risorse strumentali in sovrappiù rispetto alle necessità quotidiane, si può investire in una bella e anche meritata vacanza. Nulla di particolarmente disdicevole in queste scelte, a patto che la vacanza manifesti ciò che si è effettivamente e correttamente e non ciò che si vorrebbe perpetrare in un assillante piacere di vivere e in un assoluto stare bene.
29 agosto 2006
ACLI - incontro nazionale di studi -
Nei giorni 8-10 settembre 2006 le Acli organizzano ad Orvieto l’incontro nazionale di studi su: “Vita buona, vita felice. Oltre l’utopia per una storia nuova”.In continuità con l’esplorazione già avvenuta di un nuovo alfabeto biopolitico indispensabile per poter costruire un’etica pubblica condivisa, le Acli hanno scelto di approfondire un’aspirazione diffusa nella popolazione, quella della coesione sociale e di un welfare promozionale e inclusivo. Felicità è una parola accattivante e polivalente: le Acli esprimono una visione relazionale della felicità, sottratta a riduzioni privatistiche e individualistiche, e ricondotta alla sua dimensione sociale, associativa e comunitaria.Nella visione antropologica in cui le Acli si riconoscono è l’altro la fonte vera della felicità. Ciò che ci rende più felici non è la quantità dei beni di consumo ma la ricchezza delle relazioni che viviamo. In questo senso interpretiamo l’espressione “felicità sostenibile” (coniata in campo economico) riferendone i parametri in modo estensivo alla qualità delle relazioni, alla sobrietà come stile di vita, alla partecipazione alla vita pubblica, alla disponibilità a donare, alla capacità di affrontare le avversità (resilienza). Come si vede, l’idea di felicità sostenibile viene ad essere un terreno di azione sociale, di sperimentazione nella società e nel mercato, negli ambiti concreti del lavoro e del welfare.
Venerdi 8 settembre 2006
ore 10,00
Momento dello spiritoDon Giuseppe Masiero Accompagnatore spirituale Acli
ore 10,30
Saluti delle autoritàMaria Rita Lorenzetti Presidente Regione Umbria
Andrea CavicchioliPresidente della Provincia di Terni
Stefano MocioSindaco di Orvieto
ore 11,00
Relazione introduttivaAndrea OliveroPresidente nazionale AcliInterventi
Mons. Vincenzo PagliaVescovo di Terni, Narni ed Amelia “La felicità alla luce del vangelo”
Paola Ricci SindoniUniversità di Messina“Sulla "vita felice" dopo il tramonto delle utopie”
ore 15,30
I luoghi della relazione"Persona famiglia comunità"
Interviene il Ministro per la famigliaROSY BINDI
Mauro MagattiUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano“I legami sociali nel tempo della vita liquida” Manuela TrinciPsicologa, direttivo nazionale Aepea“Il dialogo tra generazioni nella società contemporanea ”
Andrea RiccardiUniversità Roma Tre, fondatore Comunità di Sant'Egidio “Un mondo multiculturale: coesione sociale e rischi di esclusione”
Luigi AliciUniversità di Macerata, Presidente Nazionale dell'Azione Cattolica“L'orizzonte della reciprocità nelle relazioni interpersonali”
ore 21,30
Spettacolo a tema
Sabato 9 settembre
ore 9,30
Momento dello spiritoDon Armando MatteoAssistente Nazionale Fuci
ore 10,00
Approfondimento"La società del ben-essere"
Leonardo BecchettiUniversità Tor Vergata di Roma“La felicità economicamente sostenibile: teoria e prassi”Simone MorandiniFondazione Lanza“La sobrietà come stile di vita e virtù civile”ConfrontoRaffaele BonanniSegretario generale CislGuglielmo EpifaniSegretario generale CgilLuigi AngelettiSegretario generale UilMatteo ColaninnoPresidente Giovani Imprenditori
Interviene il Ministro del LavoroCESARE DAMIANO
ore 15,00
attualità"La società felice. Partecipazione e democrazia "
Giacomo MarramaoUniversità Roma Tre“Quale etica pubblica nella città plurale”
Francesco ViolaUniversità di Palermo“Cittadini responsabili: la via della democrazia deliberativa”
Interviene il Ministro dell'InternoGIULIANO AMATO
Conclusioni
Maria Grazia FasoliPresidenza Nazionale AcliFunzione Studi e Ricerche
Nota
Nel corso dei lavori è stato invitato ad intervenire il Presidente del ConsiglioROMANO PRODI
ore 19,00
S. Messa
27 agosto 2006
LAURO (AV) - Dafnee 2006 -
Il noto attore comico PIPPO FRANCO ospite ieri sera 26 agosto 2006 presso il Centro Turistico Acli di Lauro (AV), ad
16 agosto 2006
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Per prenotazioni e informazioni rivolgersi al Centro Turistico Acli Regionale
in Piazza Principe Umberto 14 Napoli - tel. 335-5763928 o email-ctacampania@pinovitale.it
L'iniziativa è riservata ai soci del CTA.
08 agosto 2006
Successo delle vacanze organizzate dal CTA Campania a Pugnoghiuso.
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Pubblichiamo l'articolo di un giovane e promettente cronista sulla moda
introdotta da Pasquale Orlando, presidente provinciale delle Acli di Napoli,
in vacanza anche lui a Pugnochiuso.
Francesco Rosa
Oggi,Pasquale, l'uomo più buono del mondo ha fatto il tuffo " a cofaniello "
da un'altezza di ben 5 metri. Il tuffo è stato affascinante e spettacolare
e tutta la gente presente in spiaggia ha applaudito per più di 30 secondi.
Pasquale ha lanciato la moda del tuffo "a cofaniello".
Pugnochiuso, 8 Agosto 2006
26 luglio 2006
Vacanze coi fiocchi - dai un passaggio alla sicurezza -
Le presidenze nazionali delle ACLI del CTA (Centro Turistico Acli ) e di ACLI Anni Verdi hanno dato la loro adesione a “Vacanze con i Fiocchi 2006”, la Campagna Nazionale, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, promossa dal Centro Antartide di Bologna in collaborazione con l’ANIA, la Fondazione per la Sicurezza Stradale.
www.vacanzecoifiocchi.it, che vi invitiamo a visitare per ogni ulteriore chiarimento e informazione in merito.
Vacanze Coi Fiocchi 2006
Snoopy e Diabolik invitano a “dare un passaggio alla sicurezza”
Quest’anno al centro dell’attenzione viene posto il problema della distrazione alla guida. Ci si distrae perché si pensa ad altro, per la routine e l’automatismo nella guida, per stanchezza. Ci si distrae parlando al cellulare, accendendosi una sigaretta, sintonizzando la radio. Ci si distrae a causa di un panorama fitto di segnali stradali e cartelloni pubblicitari. Ci si distrae per un bambino o per un animale a bordo… Chi viaggia in auto, in moto o in camion non può distrarsi. Essere consapevoli dei rischi è quindi di enorme importanza per determinare più sicurezza nelle strade. Vacanze coi fiocchi vuole far riflettere su questo anche perché in troppi hanno una eccessiva fiducia sulla propria capacità di reazione e questo porta a sottovalutare i pericoli.
“Sulle strade delle vacanze, ma non solo, - scrive Piero Angela per augurare un viaggio sereno - facciamo salire a bordo la tranquillità, lasciamo a terra cattivi compagni di viaggio come la fretta, l’alcol e la distrazione, rispettiamo i limiti di velocità, diamo il buon esempio, ‘allacciamoci alla vita’, evitiamo sorpassi azzardati. Rispettiamo le regole; per noi stessi, per le persone a noi più care, per gli altri. Per un’Italia più civile”.
La campagna Vacanze coi fiocchi ha l’alto patrocinato della Presidenza della Repubblica, ed è promossa dal Centro Antartide di Bologna con la collaborazione della Fondazione Ania per la sicurezza stradale.
19 luglio 2006
Vacanze estive consigli utili per evitare brutte sorprese
una casa vacanza per il periodo estivo?
Questo l’interrogativo al quale cerca di rispondere il CTA in prossimità delle vacanze
estive, ricordando alcune regole rilevanti alle quali attenersi nell’affitto di una casa
vacanza e nella stipulazione di un contratto turistico chiaro.
In particolare, il CTA sottolinea l’esigenza di mettere tutto per iscritto: il costo e il
periodo possono essere stabiliti liberamente tra l’inquilino ed il proprietario, quest’ultimo,
se la locazione supera i trenta giorni, ha il dovere di farne denuncia alla pubblica
sicurezza e di registrare il contratto all’Ufficio del Registro.
Oltre a ciò, è essenziale che tutte le informazioni circa la casa in questione – dichiara Pino
Vitale presidente provinciale del Centro Turistico Acli - siano fornite per iscritto all’inquilino,
in modo che diventino obblighi contrattuali.
“IL MARE BATTE LA MONTAGNA”
REGIONALE DEL CENTRO TURISTICO ACLI
Il mare sorpassa la montagna. E’quanto emerso dall’Osservatorio Regionale del Centro Turistico Acli che annualmente svolge una importante ricerca sui flussi turistici intrecciando indicatori statistici e verifiche sul campo.
In particolare le località marine registrano aumenti di prenotazioni intorno al 15% mentre i soggiorni in montagna un calo del 3% rispetto all’anno scorso in cui si rilevava una tendenza addirittura contraria.
“C’è più fiducia sullo stato delle coste specialmente in Campania - spiega Pino Vitale, presidente regionale del CTA- dove è in atto un controllo ed un monitoraggio più efficace del passato.
Le regioni dell’area mediterranea più gettonate sono la Campania con il 58%, la Sicilia con il 56% la Puglia con il 52%, la Calabria con il 50% e la Basilicata con il 48%.
Anche il turismo termale campano e quello rurale vanno bene con il 70% delle prenotazioni.
Le prenotazioni dei turisti stranieri rappresentano quasi il 32% con una piccola crescita dello 0,5% rispetto all’anno scorso. Pochi i tedeschi e gli americani, in aumento con inglesi e svizzeri, anche cinesi e russi che guidano il plotone dell’est europeo.
Nuovi turisti che stanno giungendo in Campania grazie a campagne promozionali mirate.
Dopo gli ultimi anni di crisi il 2006 è un anno tutto sommato buono, finora - conclude Vitale - per gli operatori campani, con un risultato che quasi certamente dovrebbe superare ampiamente il tetto del 2005.” Cambia il modo di fare vacanze, insomma - afferma Pino Vitale - aumentano vacanze scaglionate con scelte fatte all’ultimo minuto che si concretizzano in soggiorni brevi di massimo sette con punte di dieci giorni divisi nei vari mesi estivi. Per questo è importante confermare e centrare campagne turistiche di co-marketing con i mondi associativi in grado di aprire nuovi mercati e nuovi target turistici come positivamente sta facendo l’assessorato al turismo della Regione Campania.
17 luglio 2006
SOS T U R I S M O
Alla repressione di reati concernenti la prostituzione e la pornografia minorile.
La dicitura da riportare è la seguente:
“Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’art. 17, comma 1, della legge n. 38 del 6-2-06.
La dicitura va apposta - informa Pino Vitale - presidente provinciale del Centro Turistico Acli in maniera evidente su: materiali propagandistici, programmi, documenti di viaggio consegnati agli utenti, propri cataloghi generali o relativi a singole destinazioni.
L’obbligo riguarda gli operatori turistici che organizzano viaggi collettivi o individuali in Paesi esteri; l’obbligo è già vigente dal 20 giugno ; la violazione dell’obbligo prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa da euro 1500 ad euro 6000.
04 luglio 2006
NELL’ AMBITO DI FESTAMARE 2006 DEL CENTRO TURISTICO ACLI
Presso il Centro Turistico Marcegaglia di Pugnochiuso è in via di svolgimento “ Festamare 2006”, il programma di vacanze intelligenti, che il Centro Turistico ACLI ha organizzato per i propri associati e per le loro famiglie nel periodo che va dal 26 giugno all’8 luglio 2006.
L’ iniziativa, a cui hanno aderito circa 800 persone, consente di fruire ad un costo decisamente competitivo, oltre che del mare e della natura del Gargano, di una serie di servizi di prima qualità, assieme alla possibilità di partecipare ad escursioni e visite guidate presso le isole Tremiti e i centri culturali e religiosi più importanti della zona, tra i quali il Santuario di Padre Pio a S. Giovanni Rotondo.Nell’ ambito di tali iniziative, il CTA in collaborazione con Anni Verdi, l’associazione ambientalista promossa dalle ACLI, ha organizzato per il giorno 7 luglio 2006 “ ViviGargano “, la montagna di Puglia”, una giornata dedicata alla conoscenza del patrimonio naturalistico e geologico del Promontorio del Gargano. Parteciperanno con gli esperti il segretario nazionale del CTA Pino Vitale, il noto volto Rai Puccio Corona coordinatore nazionale di Bandiere Blu, Pasquale Orlando della Direzionale Nazionale delle ACLI, i dirigenti nazionali di ACLI Anni Verdi.Due qualificati esperti della biologia vegetale e della geologia dell’area, con l’aiuto di brevi proiezioni di materiale audiovisivo e soprattutto di visite sul campo,illustreranno le particolari caratteristiche floro-faunistiche e geologico-morfologiche che fanno del Gargano, uno dei più affascinanti parchi nazionali d’ Italia. “In questo modo- spiega Pino Vitale- i partecipanti a “Festamare 2006” potranno usufruire di un importante occasione per completare, con le informazioni sull’ambiente, un programma di attività turistiche, che intende sempre più qualificarsi, oltre che come momento di svago, anche come occasione di approfondimento culturale e di conoscenza delle più genuine caratteristiche del territorio visitato.”
CENTRO TURISTICO ACLI
CENTRO VACANZE PUGNOCHIUSO
ACLI ANNI VERDI
Nell’ambito della festamare CTA 2006 organizzano per il giorno 7 luglio 2006
una manifestazione ambientalista e culturale rivolta,in particolare
agli associati CTA ma estesa a tutti gli ospiti del villaggio
L’appuntamento è fissato per le ore 09.45 presso il bar della spiaggia.
Portate anche i bambini (da 9 anni in su);scopriranno cose nuove e interessanti.
27 giugno 2006
Puccio Corona convola a nozze
ieri 25 giugno, l'On. Walter Veltroni ha celebrato il matrimonio dell'amico Puccio Corona,noto giornalista del Tg Rai Uno. Gli amici della presidenza nazionale del CTA e delle Acli napoletane, formulano a Puccio
ed Elvira un'augurio di una lunga vita insieme, ricca
di gioie e serenità.
18 giugno 2006
Il Turismo in Campania si riforma
Centro Turistico Acli
Sede regionale
Il presidente regionale del Centro Turistico Acli, Pino Vitale, accoglie con
soddisfazione la proposta della legge quadro sul turismo su iniziativa dell’assessore
regionale al on. Marco Di Lello
In particolare, il CTA apprezza il richiamo al turismo sociale nel quale è fortemente
impegnato.
Il CTA collaborerà lealmente, come espressione dell’associazionismo
turistico campano, con le istituzioni regionali richiamando non solo il necessario intreccio
con le politiche sociali territoriale, ma puntando anche sull’attivazione dei territori in un
circuito virtuoso capace di determinare veri e propri sistemi turistici locali.
Anche le ACLI napoletane confermano queste scelte e annunciano che ACLI e CTA
terranno seminari in tutte le sedi campane sul tema: “il turismo sociale nella nuova legge quadro”.
Giunta Regionale approva DDL Turismo
assoluto silenzio.
La Fitus, attraverso le sue organizazioni: CTS,ETSI,CTG,ACSI,Confcooperative,
apprezza l’attenzione al turismo sociale, scolastico e religioso in cui è fortemente impegnata.
Crediamo che in una fase economica come questa, in cui il turismo sembra in
prognosi riservata, il turismo sociale, per le sue capacità di attrarre nuove fasce
sociali utilizzando anche periodi di bassa stagione, possa essere una vera opportunità
per il rilancio e lo sviluppo del settore anche in Campania.
Collaboreremo lealmente, come espressione dell’associazionismo turistico campano,
con le istituzioni regionali, richiamando anche il necessario intreccio con le politiche
sociali territoriali al fine di attivare i territori in un circuito virtuoso, capace di
determinare veri e propri sistemi turistici locali.
La Fitus Campania rende noto che terrà, nei prossimi mesi, incontri e convegni in tutte le province sul tema “ il turismo sociale nella nuova legge quadro”.
14 giugno 2006
Oltre settecento persone provenienti da ogni parte d’Italia parteciperanno alla festa nazionale mare organizzata dal CTA (Centro Turistico Acli)
a Pugnochiuso (FG) dal 24 giugno al 8 luglio 06.
L’evento si svolgerà con un articolato programma di iniziative culturali, ambientali e turistiche.
Il programma prevede iniziative di formazione ambientale, incontri tematici e soprattutto turismo perché il senso principale dell’evento
è avvicinare alle zone di qualità del mezzogiorno gruppi organizzati
dell’associazionismo sociale.
Salviamo la costituzione
Il 25 ed il 26 giugno 2006 si voterà per il referendum confermativo della legge di modifica costituzionale approvata nella passata legislatura dalla maggioranza di Centro-destra. Indetto grazie alla raccolta di oltre 800mila firme di cittadini italiani, il referendum è stato richiesto dal Comitato “Salviamo la Costituzione”, cui aderivano anche le Acli, per dire “NO” alla riforma votata dalla Casa delle Libertà “a colpi di maggioranza”. Le obiezioni delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani riguardano sia il metodo che il merito di un progetto di modifica costituzionale nato e approvato con spirito di rivalsa e di contrapposizione, gravemente sbilanciato nell’attribuzione dei poteri, oltre che confuso e contraddittorio nel suo complesso.
Per questi motivi le Acli, che hanno aderito al Comitato referendario, invitano tutti i cittadini a recarsi alle urne il prossimo 25 e 26 giugno e a votare NO al referendum per impedire l’entrata in vigore di questa riforma. L’auspicio dell’Associazione è che la vittoria del NO possa finalmente aprire una nuova stagione costituente in cui si lavori per riscrivere le regole del nostro convivere in maniera condivisa
03 giugno 2006
GIORNATA NAZIONALE DELLO SPORT
Nell'ambito della Giornata Nazionale dello Sport indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Coni, l'Unione Sportiva Acli di Caserta, con il patrocinio della Soprintendenza BB.CC. di Caserta, del Comune di Caserta e con la collaborazione del Centro Turistico Acli di Caserta,organizza "la pedalata ciclistica ecologica " per il giorno domenica 4 giugno 2006.
La partenza è prevista alle ore 10.00 da Piazza Vanvitelli di Caserta.
18 maggio 2006
TURISMO AL GOVERNO
Un Ministero , da noi fin da tempo, ritenuto indispensabile per lo sviluppo
del settore ed in particolare del turismo sociale e culturale.
Esso arriva, - afferma con soddisfazione Pino Vitale –presidente regionale
del CTA dopo un lungo cammino da noi percorso con tenacia che oggi
finalmente diviene realtà.
Il Centro Turistico Acli esprime la sua piena disponibilità al Ministro Rutelli
nell’interesse dei tanti lavoratori del settore nonché per lo sviluppo economico
del Paese.
08 maggio 2006
Forte sensibilità a Potenza per la tragedia dell’Olocausto e, più in generale, per i crimini contro l’umanità. Tanto forte e matura da rigettare i ricorrenti tentativi di quanti, intellettuali e politici e gente comune, intendano sminuire o negare con le loro speculazioni la tragedia dell’Olocausto. Tanto determinata da accogliere come legge di civiltà quella promulgata dal Presidente Ciampi per istituire il Giorno della Memoria.
Sempre più ricorrenti negli ultimi tempi gli atteggiamenti che ostentano simboli del nazismo e i comportamenti ispirati a ideologie che esaltano il superomismo e il prevalere della forza sulla ragione, la supremazia dell’uno sull’altro. Sempre più manifeste le idee, le speculazioni culturali, gli orientamenti politici tendenti addirittura a negare la tragedia dell’Olocausto, liquidandola come un’invenzione, un mito o una leggenda costruita per sostenere la creazione dello stato ebraico. Sono atteggiamenti, comportamenti e orientamenti che alimentano una vera e propria “cultura della negazione” da avversare con la cultura della conoscenza e della consapevolezza che proprio nella storia dei vinti, e non dei vincitori, trova radici e fondamenta.
La storia del novecento è storia di modernità e di democrazia, ma anche di conservazione e di totalitarismi, di grandi rivoluzioni ma anche di preoccupanti involuzioni, di transnazionalità ma anche di nazionalismi, di lotte sociali per l’affermazione dei diritti ma anche di politiche orientate alla negazione dei diritti umani. La storia del novecento è storia di grandi conquiste per l’umanità ma anche di grandi crimini contro l’umanità. E’ assurdo voler negare l’olocausto, il massacro di armeni in Turchia, l’orrore dei gulag in Siberia, gli eccidi dei kmer rossi in Cambogia, le persecuzioni delle guardie rosse in Cina e l’eccidio di studenti a Tien an men, il settembre nero in Giordania, le stragi di curdi in Iraq, i desaparecidos in Cile e in Argentina, lo sterminio di toutsi in Africa, le fosse comuni e la pulizia etnica in Bosnia Erzegovina.
Con tali storie occorre che ognuno sappia fare i conti, senza nasconderle e senza negarle.
Sono stati questi gli aspetti più significativi e illuminanti della serata organizzata a Potenza dal Centro Turistico Acli e dal Centro Documentazione Cinematografica “Pietro Pintus”, con una foltissima partecipazione, sul tema “Cinema e Shoah: per non dimenticare”.
Trenta minuti di terribili immagini sulle deportazioni degli ebrei, contenute nel film Notte e nebbia di Alain Resnais, sono stati la migliore introduzione al libro di Vito Leone che raccoglie le schede ragionate di novantacinque films sulla Shoah. Dall’infame Suss l’Ebreo, che Goebels usò per la propaganda razzista, e dalla satira del Grande Dittatore, che Chaplin scagliò contro chi aveva portato il mondo in guerra, all’eroico Perlasca la ricerca continua con nuove schede di altri films, per una nuova edizione dell’opera.
Struggente la testimonianza di Ugo Foà, della Comunità Ebraica di Roma, sull’esperienza personale vissuta in conseguenza delle vergognose leggi razziali del 1938 in Italia. Altro che leggi “all’acqua di rosa”: furono provvedimenti odiosi che allontanarono gli ebrei dal lavoro negli uffici statali e pubblici, nelle banche e nelle assicurazioni, dall’Università e dalle scuole, e che costrinsero alla fame e alla emarginazione migliaia di famiglie italiane solo perché ebree.
Nel cinema della Shoah il Giardino dei Finzi Contini descrive bene quella situazione creatasi con le leggi razziali.
Il Prefetto Luciano Mauriello ha descritto bene il quadro storico e politico del tempo. Filippo Pugliese, del Centro Turistico Acli, ha spiegato come il turismo sociale diventa turismo responsabile ove sappia legarsi alla conoscenza della storia e della cultura di un paese, della gente che vive e lavora e lotta per l’affermazione dei diritti. Ha spiegato anche come il turismo diventa consapevole quando, per esempio, a Monaco di Baviera il viaggiatore non rinunci a visitare la vicinissima Dachau, per poi chiedersi come abbia potuto nel 1933 un’intera città, culturalmente evoluta e imprenditiva, nascondere a se stessa e al mondo il luogo dell’orrore; per poi indignarsi con una guida colta ed erudita che pretenda, come è accaduto, di negare la reale esistenza del campo di sterminio.
Come è vero che la cultura della negazione si alimenta proprio di simili comportamenti!
Turismo consapevole e responsabile è viaggio della conoscenza; viaggiare lungo le strade della conoscenza porta a ritrovare qualcosa spesso dimenticata o perduta.
Quando si è a Gerusalemme non si può fare a meno di prendere la strada per lo Yad Vascem, il museo dell’Olocausto. L’immensa tristezza delle immagini e dei documenti sullo sterminio di novemilioni di ebrei non abbandona facilmente e provoca grande indignazione per questo crimine contro l’umanità.
Lo Yad Vascem è proprio questo: un museo per non dimenticare e per “conservare la capacità di indignarsi davanti alle ingiustizie nel mondo”.
Molto condiviso l’appello per un no alla cultura della negazione e per l’adesione a un turismo consapevole, lanciato dal Centro Turistico Acli a conclusione della serata che ha toccato anche il filo dell’emozione, quando Filippo Pugliese, riconoscendo che di fronte ai crimini contro l’umanità l’uomo trema come un filo d’erba, ha concluso con i magnifici versi di Rocco Scotellaro: “io sono un filo d’erba, un filo d’erba che trema. La mia patria è dove l’erba trema”.
Filippo Pugliese
Presidenza Nazionale
Centro Turistico Acli
Centro Turistico Acli Potenza: salviamo la Costituzione!
Si discute, si ascolta, si ragiona e ci si confronta al Centro Turistico Acli di Potenza non solo sui temi del viaggio e del turismo culturale e responsabile, sugli itinerari da conoscere e inventare, ma anche sui temi della politica, della cultura e del cambiamento sociale.
Si discute non in modo virtuale, come può accadere, per esempio davanti ad una trasmissione televisiva, ma con tanto di interlocutore vero ed esperto, di pubblico reale e partecipante che pone domande e riceve risposte in un ambiente informale che facilita la conversazione e accende l’attenzione.
L’ultima volta si è discusso sulla riforma costituzionale, tema complesso e impegnativo, difficilmente proponibile per un dibattito in un momento in cui la politica elettorale comprensibilmente dilaga ovunque.
Bene, se non ne discutono i partiti ne discutano le associazioni. Voglia il cielo che sia diffusamente così, sarebbe la via giusta per dare vigore alla politica e agli stessi partiti attraverso un circuito virtuoso di comunicazione tra loro e le associazioni.
È toccato ad Ennio Ielpo tenere il dibattito sulla Costituzione italiana, la sua storia, i suoi principi e il suo spirito, introdotto da Filippo Pugliese, presidente del Centro Turistico Acli e tra i promotori a Potenza del Comitato per il Referendum contro la modifica della Costituzione.
Proprio nei giorni in cui la suprema Corte di Cassazione ha validato più di un milione di firme raccolte in tutta l’Italia per il referendum, già richiesto da trecentocinquanta parlamentari e da sedici Consigli Regionali, e si prepara ad emettere il decreto di ammissibilità del Referendum, l’iniziativa del Centro Turistico Acli fa ripartire a Potenza il dibattito sulla questione che nei prossimi mesi riempirà l’agenda politica dei partiti e non solo.
Ennio Ielpo, che a Potenza è stato docente di Storia e Filosofia per molte decine di studenti, ha delineato il percorso storico ed ideale che portò i costituenti a definire la Carta Costituzionale e che ha alimentato i sessanta anni della vita democratica del Paese.
L’avvio del dibattito è stato orientato e perentorio con il riferimento alle parole pronunciate in Parlamento dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro, il 16 novembre 2005, in occasione delle votazioni per l’approvazione della legge di modifica della Costituzione “Ho sperato che non si arrivasse a questo voto, ma la volontà di approvare una riforma purchessia ha prevalso. Di fronte al voto della sola maggioranza di governo ripenso ai 556 eletti il 2 giugno1946 e all’approvazione della Costituzione del dicembre 1947 con solo 62 no. I dati parlano da soli”.
È partito da lontano il professore Ielpo. Dal 2 giugno 1946, giorno del Referendum su repubblica o monarchia. Allora iniziarono i lavori della Assemblea Costituente e terminarono il 22 dicembre1947 con l’approvazione definitiva della Carta Costituzionale che entrò in vigore il 1 gennaio 1948. Ha parlato diffusamente del lavoro lungo, difficile e continuo che vide impegnati i costituenti in un confronto anche aspro fra le varie parti politiche emerse dal Comitato di Liberazione Nazionale, ma sempre orientato a preservare l’unità nazionale al di sopra di ogni altra questione di carattere ideologico o programmatico. Ha spiegato come la Commissione dei 75 costituenti si organizzò in tre sotto-commissioni con compiti diversi: la prima sui rapporti politici, la seconda sull’organizzazione dello Stato, la terza sui principi e i valori. Ha raccontato bene come in quei lavori si affermarono le forti personalità politiche di La Pira, Dossetti, Moro portatori dei valori del cristianesimo sociale e della dottrina sociale della chiesa; i contributi alti di De Gasperi, Togliatti e Calamandrei.
Nel descrivere i valori e i principi della Costituzione ha citato Aldo Moro “ Non possiamo prescindere da quello che è stato il fascismo nel nostro paese: un movimento storico che nella sua negatività ha travolto la coscienza e le istituzioni. Non possiamo dimenticare quello che è stato, perché questa costituzione oggi emerge da quella resistenza, da quella lotta, da quella negazione, per le quali ci siamo trovati insieme nel fronte della resistenza e della guerra rivoluzionaria e ora ci troviamo insieme per l’affermazione dei valori supremi della dignità umana e della vita sociale. Guai a noi, se per una malintesa preoccupazione di serbare pura la nostra Costituzione da una infiltrazione di motivi partigiani, dimenticassimo questa sostanza comune che ci unisce”.
Ha fatto volare alto il professore, quando ha ricordato le parole di Piero Calamandrei nei discorso rivolto agli studenti del Liceo Parini di Milano “Se voi volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano per riscattare la liberà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.
Appassionate e autorevoli citazioni che hanno avuto il gradimento e suscitato il piacere dei partecipanti e hanno reso attenta la riflessione.
L’ultima citazione fatta dal professore Ielpo è riferita alla drammatica situazione sociale del dopoguerra. In quel tempo erano tantissimi i problemi da avviare a soluzione, l’esigenza di creare lavoro era l’impegno primario delle forze politiche. In quella situazione era sicuramente difficile far accettare ai costituenti l’idea che la Carta Costituzionale dovesse avere anche valore programmatico, per indicare al futuro legislatore ordinario la strada da percorrere nella realizzazione delle future riforme. Fu allora che Togliatti, per convincere i costituenti che questa era la strada giusta da tracciare, citò i versi di Dante, Canto XXII del Purgatorio, “…Come quei che va di notte, che porta il lume dietro, a sè non giova ma dopo sè fa le persone dotte”.
Idee che hanno fatto la storia della Repubblica e sulle quali si è costruita la Carta Costituzionale che, nei suoi articoli, “allinea sullo stesso piano giuridico, cioè con uguale formalità e dignità, principi inerenti alla natura e alla dignità della persona umana e norme costitutive della organizzazione politica”.
La riforma approvata recentemente modifica anche i principi e i valori della Costituzione fino ad eroderla nelle fondamenta. Ma qui il dibattito è aperto ed è rimandato, sempre con il professore, all’indomani del 10 aprile.
Filippo Pugliese
Presidenza Nazionale Centro Turistico Acli
Appunti di viaggio
Amman grande capitale del Medioriente, un milione e cinquecentomila abitanti, forti radici nell’Islam e tante aperture alla nuova urbanistica occidentale.
Città interessante per le strutture moderne del suo centro direzionale e finanziario di prim’ordine che pure conservano elementi della tradizione. Palazzi alti e meno alti, sempre bianchi e tutti con la facciata rivolta verso La Mecca.
Un cantiere in attività, segno di una capacità commerciale ed economica in contrasto con il resto della città antica, la Medina, dove le case tutte bianche, sempre bianche, fatte con la pietra delle vicine miniere di Re Salomone, lasciano spazio ai molti minareti svettanti verso il cielo a segnare un’attenzione di fede e l’osservanza per le tradizionali preghiere.
Il Muezzin si affaccia cinque volte al giorno e la sua voce, per noi sempre suggestiva, ricorda ai fedeli che “Allah -u- Akbar” Allah è grande.
Imponente e suggestiva è la moschea di Hussein, tutta bianca con le cupole verdi, voluta da Re Hussein, illuminato e lungimirante sovrano molto amato dal suo popolo.
La casa di Allah è aperta a tutti. Al musulmano che ogni venerdì va per ascoltare il sermone dell’imam, per pregare e per riposarsi, per trovare un po’ di fresco alla calura dell’estate. È aperta anche alle donne, purchè in orari non frequentati dagli uomini. Anche a chi non è di fede islamica, purchè sia obbediente alla raccomandazione di entrare scalzo e coperto. Più rigore è richiesto alle donne occidentali con l’obbligo di indossare un kaftano nero, lungo fino ai piedi e con un cappuccio calato fino agli occhi.
All’esterno, le fontane per le piccole e le grandi abluzioni stanno a rinnovare il rito della purificazione, nato mille e mille anni fa quando occorreva educare il viandante proveniente dai lunghissimi viaggi nel deserto a togliersi di dosso polvere, sabbia, sporcizia e impurità prima di entrare nella casa di Allah e incontrare altri fedeli. E’ l’educazione alla vita civile e ai precetti religiosi, contenuta nel Corano: punto di incontro della legge civile e della legge religiosa.
Il ventre molle della città ti prende per il suo fascino mediorientale: il souk pieno di luci e colori, bancarelle di spezie, di mercanzie di ogni genere esposte in apparente disordine e capaci di indicare che lì è la merce da comprare, lì è il medioriente.
Lo percorri timoroso di incontri preoccupanti, dimostrando in questo tutto il pregiudizio occidentale e dimenticando che ogni mondo è paese, che ogni città di sera presenta i suoi rischi e i suoi pericoli. Invece l’attenzione, la cordialità e la capacità ospitale di questa gente ti sorprendono ad ogni passo. Percepisci finanche gli odori e gli umori della gente che invita a contrattare “souvenir souvenir”, guardandoti con curiosità, ma con rispetto, e dicendoti che è ormai tempo che ad Amman tornino gli italiani, perché negli ultimi tempi sono venuti solo gli spagnoli.
La curiosità tutta occidentale ti porta a voler capire come vesta la donna giordana: la incontri con il chador, con il kaftano nero e lungo fino ai piedi e che lascia scoperte solo le mani e gli occhi, ma anche con jeans e aderenti camicette, portate con disinvoltura, che danno la misura di una crescente emancipazione femminile.
In quanto agli uomini, i colori della kefia indicano che esiste una distinzione tra gli arabi: giordani, palestinesi, sauditi. Quella bianca e rossa è dei giordani, quella bianca e nera (oh!…Arafat) è dei palestinesi, quella tutta bianca è dei sauditi. Sono distinzioni che coincidono anche con l’appartenenza alle differenti classi sociali: la più umile resta, da sempre, quella palestinese, una volta numerosa in questo paese prima del tragico settembre nero.
E le idee? Quelle restano ancora vestite dai fondamenti dell’islamismo e lentamente, ma gradualmente, si aprono alla modernità.
L’itinerario è Monte Nebo, il Wadi Mujib, Madaba, la leggendaria e mitica Petra, Aquaba, il Wadi Rum.
Ya Allah! (andiamo!) E’ un paese affascinante la Giordania!
Il Wadi Mujib è la valle dove ha inizio il deserto: contrafforti montuosi, una terra incredibilmente arida ma suggestiva. La leggenda vuole che questa sia la valle dove il diavolo tentò Gesù.
Dune di sabbia rossa, vallate aspre e, in fondo, l’Arabia Saudita, il deserto, La Mecca. E’ da lì che spira il Ghibli, il vento del deserto. In arabo La Mecca si dice Gibily da ciò il nome del vento che soffia impetuoso in questa valle dove a perdita d’occhio non trovi traccia umana.
E’ una suggestione unica! Capisci, allora, come il nulla possa anche affascinarti.
E’ un paese che dà forte emozioni, come Petra: il sogno scavato nella roccia.
La città nabatea scavata nella roccia arenaria tanto friabile da poter essere scalfita con un dito. E’ per questo che duemila anni fa, qui, è stato possibile creare opere di straordinaria fattura: procedendo nello scavo dall’alto verso il basso sono stati costruiti templi, palazzi, colonne e capitelli, statue con straordinaria capacità di raffigurazione.
Ne è scaturita una città misteriosa, tenuta nascosta per mille anni al forestiero e scoperta, casualmente, solo cento anni fa da un europeo che aveva sentito parlare di questa mitica città di cui tutti sapevano ma che nessuno diceva. Che non sia nata propri qui l’Araba Fenice, che tutti sanno dov’è ma che nessuno dice?!
Per trovarla imparò l’arabo, studiò i costumi e le abitudini dei beduini, per anni si confuse tra loro e un giorno si avviò con una carovana, beduino tra i beduini percorrendo la strada che un tempo era la via dell’incenso. Fortuna volle che la carovana passasse per Petra e così poté scoprire questa meraviglia degli occhi.
Una città che era condivisa dai vivi e dai morti, tombe per il culto dei morti ma anche case per la vita quotidiana, palazzi, facciate splendidamente ornate. I romani poi vi sovrapposero le loro architetture: il foro, il teatro costruito su quello nabateo.
Città dei nabatei, posta non lontano dal mare dove arrivava la via dell’incenso e delle spezie, arricchitasi con gli esosi pedaggi pretesi dalle carovane di passaggio, fino alla sua decadenza nell’anno 104 d.c..
E’ indescrivibile l’emozione che si prova arrivando da una gola strettissima e profonda, il Sik, scavata dall’acqua e dal vento tra pareti di roccia arenaria dai cento colori.
Dopo aver camminato per un chilometro in questa fenditura stretta da pareti altissime, all’improvviso, intravedi i tratti del Tempio del Tesoro, forse il più bello.
Più vai avanti più la vena si apre e più scopri la bellezza e lo splendore di questo tempio dai colori rosa, rosso, ocra, arancio, secondo le tonalità che la luce del giorno decide di donargli: il tempio si erge su uno scalone e si slancia con poderose colonne e architravi, capitelli raffinati e magnificamente conservati nel tempo.
Resti senza parole e, senza esagerare, con la pelle d’oca. Ti riprendi dall’emozione cercando l’ombra di un costone e, allora, realizzi che Indiana Jones non poteva che venire qui “alla ricerca dell’Arca perduta”.
E’ un’emozione che vorresti ripetere. Più volte torni a percorrere questa gola e a rivedere l’apparire del Tempio del Tesoro: ma non è mai come la prima volta.
E’ un tempio che appare. Petra è una città che ha proprio la magia dell’apparire improvvisamente, in uno scenario di montagne tanto aspre e fitte che non riesci a scorgere le valli e i canyon, i Wadi, che esse pure contengono. Da lontano vedi solo monti e, in cima a uno di questi, un punto di un bianco illuminante: la tomba di Aronne!
Hibrahim, padre di tutte le guide, si lascia andare ad una appassionata descrizione del rito del matrimonio “le mariage”.
Parla dell’abitudine di presentare la sposa in giovanissima età alla famiglia dello sposo; di tutti gli accorgimenti per riuscire a capire se la sposa sia bella o brutta, avvenente o presentabile; di tutte le astuzie per scoprire se lo sposo possegga un patrimonio sufficiente a mantenere la famiglia che ne verrà.
Usanze e abitudini che, per molti tratti, richiamano quelle in uso fino a poco tempo fa – e in qualche caso ancora oggi – in alcuni paesi del nostro entroterra.
E’ appassionato Hibrahim, si diverte e fa divertire.
Sei fortunato se ti capita di poter assistere ad un matrimonio in un albergo della città. Gli sposi, elegantissimi, circondati da una gran folla di amici e parenti, vengono accompagnati fin sulla porta della loro stanza, al suono di flauti e tamburi e con quel battito ritmico delle mani che ho visto fare solo dagli arabi e dagli spagnoli-andalusi.
Da un altopiano scopri la bellissima valle di Shebak sovrastata da montagne lontane e vicine, solcate da profondi calanchi con ai piedi dune dai colori che vanno dal rosa al verde e al giallo. Somiglia moltissimo alla valle del fiume Cavone, ai calanchi di Aliano e Alianello, in Basilicata. E’ identica: montagne segnate da profondi calanchi, di un biancore giallastro che si produce in sfumature varie e diverse. Sembra davvero la valle del Terzo Cavone nel materano. Bellissima!
L’occhio si riempie di questa fantasmagoria, si lascia prendere dalla bellezza del posto e non riesci a distoglierlo.
La strada è la mitica Strada dei Re, la strada del deserto, che si diparte da Aquaba e arriva fino ad Amman e a Baghdad.
Percorsa da grandi tir pieni di mercanzie, da autocisterne che hanno portato il petrolio ad Aquaba, provenendo da Baghdad e aggirando così l’embargo ancora esistente nell’Iraq.
Parallela alla strada, la leggendaria ferrovia di Lawrence d’Arabia che da Damasco attraversa la Siria, tocca Amman e arriva al porto di Aquaba.
AD AQUABA!!! Era questo il grido di Lawrence d’Arabia quando, dopo l’assalto finalmente vittorioso al treno blindato dei turchi, si mise alla testa delle tribù arabe che era riuscito a mettere insieme – cosa unica e straordinaria – e puntò sul grosso dell’esercito turco, acquartierato nel porto di Aquaba, per sgominarlo definitivamente e scacciare l’odiato invasore.
AD AQUABA!!! Sembra di sentirlo ancora nel vento quel grido.
Sembra di rivedere il famoso film in cui Lawrence,con la jalabia e la kefia bianche dell’arabo saudita, in groppa ad un cammello e alla testa di vocianti schiere di beduini, marcia verso Aquaba. Sembra di rivedere il volto di Peter O’Toole – protagonista del film – pensoso per ciò che avrebbe potuto fare per il Commonwealth e che invece aveva fatto per le tribù arabe, preoccupato per la difficile decisione di puntare su Aquaba.
Il suo sogno era di portare gli arabi a fondare una nazione panaraba, ma questo restò solo un sogno.
Arabia, Kuwait, Iran, Iraq, Palestina, Giordania, Siria, Libano, Egitto parlano la medesima lingua araba, hanno la stessa cultura, e la medesima religione, identici usi e costumi, ma restano fortemente divisi fino a farsi guerra, come è gia successo tra Iran e Iraq, Giordani e Palestinesi, Iraq e Kuwait.
Hibrahim non parla molto di Aquaba e della storia di Lawrence d’Arabia, Sir Thomas Edward.
In verità è una storia tutta occidentale e un mito tutto europeo. Gli arabi vedono Lawrence come un estraneo e, ancora oggi, non comprendono per quale motivo e al servizio di quale interesse avesse posto la sua opera e la sua politica.
E’ ritenuto dagli arabi una spia dei turchi, proprio così, un agente segreto che coltivava interessi non favorevoli al mondo arabo, ma a quello occidentale. Ieri era sicuramente amato da pochi, oggi conosce l’indifferenza dei più.
Ya Allah, verso Aquaba.
Scorgi in lontananza, sotto montagne e spuntoni rocciosi contornati da dune di sabbia rossiccia, sparse, le tende nere dei beduini.
Recuperi nella memoria la sacralità della tenda, tutta la storia di Mosè, l’esodo della sua gente dall’Egitto, il passaggio del Mar Rosso e il viaggio per queste terre verso il monte Nebo, di fronte a Gerusalemme, detta in arabo Al Quds.
La tenda dei beduini, la casa di sempre! L’arabo non riesce a distaccarsi dalla sua tenda. Oggi non è raro vedere nella stessa città, accanto alla casa moderna in muratura, che il beduino è riuscito a costruirsi, anche la tradizionale tenda. L’arabo preferisce vivere lì i suoi momenti conviviali, gli incontri con i suoi amici e le feste familiari.
E’ fortissimo il contrasto fra il cielo fortemente azzurro, i colori di queste montagne, il blu intenso del Mar Rosso e la città di Aquaba tutta chiara e moderna. Più su c’è Eilat, israeliana, confinante con Aquaba. Chiude il golfo Taba, egiziana, con alle spalle il Sinai, le sue montagne e il suo deserto.
Aquaba è l’unico sbocco al mare che possiede la Giordania.
Qui Israele custodisce e controlla attentamente la sua porta sul Mar Rosso. Qui l’Egitto ha rivendicato, insieme al territorio del Sinai, la sua competenza territoriale sul Mar Rosso. E’ qui che i Sauditi dell’Arabia hanno mantenuto il loro passaggio per avvicinarsi al Mediterraneo.
Siamo nella terra di Re Edom, detto il rosso.
E’ qui che iniziò il viaggio di Mosè, dopo aver attraversato il Mar Rosso per arrivare in Palestina, la terra promessa.
Qui Mosè incontrò Edom che con un potente esercito gli impedì di passare. E allora Mosè, con gli uomini stanchi del lungo viaggio, aggirò l’ostacolo e proseguì verso nord, verso il monte Nebo e la terra promessa. Questo accadeva migliaia di anni fa qui, nella terra di Edom, che in arabo significa rosso e che ha dato il nome a questo mare: “mare di Edom, mar Rosso”.
Una piacevolissima sosta ad Aquaba serve a ristorarti con un buon bagno nel Mar Rosso, in uno stabilimento balneare di tutto rispetto, pulito, piacevole e organizzato. Un’ottima orata del Mar Rosso con varie salsine arabe – salsa di ceci, di melanzane, yogurt - e molta insalata verde, con un ottimo bicchiere di birra giordana, rigorosamente analcolica perché nei locali pubblici non si servono alcolici, e dopo riprendi a percorrere la Strada dei Re per deviare poi verso il Wadi Rum.
Il primo luogo importante che si trova oltre queste montagne è il Wadi Rum che per secoli ha costituito l’unico varco verso l’Arabia Saudita.
Lì attendono i beduini con le land rover per farti scorazzare sulle piste del deserto.
Ritrovi lo splendido paesaggio fatto da montagne di arenaria rossa, dalle dune che anticipano il deserto più assoluto dell’Arabia.
E’ difficile descrivere le sensazioni che produce il Wadi Rum, la Valle della Luna.
Nei miei numerosi viaggi difficilmente la natura è riuscita a darmi sensazioni ed emozioni come queste.
Vengono in mente le parole di Lawrence d’Arabia davanti a questi luoghi:”la nostra carovana si rese conto della propria piccolezza e diventò taciturna, timorosa e vergognosa di ostentare la propria meschinità alla presenza della meraviglia dei monti”.
La musica del film Lawrance d’Arabia introduce bene al Wadi Rum.
Si presenta con una roccia estesa e imponente, circondata da dune, solcata nei fianchi da calanchi che formano sette pilastri: una costruzione fatta dall’erosione del vento e della pioggia e che gli arabi chiamano i Sette Pilastri della Saggezza, per ricordare agli uomini che solo la grande saggezza della natura può aver concepito una costruzione così magnifica. Da qui il titolo del libro scritto da Lawrance d’Arabia.
Resti senza parole a fotografare e osservare, a pensare questo magnifico paesaggio che assomiglia solo alla Monument Valley, nello Utah.
Certo quella è più famosa per tutta la letteratura e i films che vi sono stati girati, ma questa è più naturale, di una bellezza selvaggia che ti prende e ti toglie le parole.
Oltre è il deserto, magnifico e straordinario, un tempo ricco di acqua, con la sabbia che si tinge di colori diversi, il rosso e l’ocra e l’indaco e il giallo dai riflessi verdi.
Percorri questa valle a bordo di scassate toyota che i beduini, padroni del deserto, guidano con estrema perizia e con grande incoscienza. Piste che solo loro conoscono, che tu non vedi e sicuramente farebbero insabbiare un autista come noi facendogli finire lì la sua marcia nel deserto. Guidano con perizia, ma i sobbalzi sono atroci su queste toyota. Il rischio per i maschietti è di uscirne con tonalità da voci bianche. Tutti con la jalabia e la kefia, comunque con un tratto arabo, sono felici di attraversare una valle che è un ingegno della natura.
Il mare di sabbia, le dune contornate da straordinarie montagne tinte dal sole, l’artista di sempre, con tonalità e colori differenti.
Ti avvicini ad un accampamento tendato di beduini ed intuisci, già da lontano, il loro modo di vivere.
Accanto alla tenda una canaletta porta l’acqua che un beduino è riuscito a trovare bucando la roccia. Sì, bucando la roccia! Proprio qui vicino, al Wadi Musa, Mosè fece zampillare l’acqua bucando la roccia con il bastone.
Piste rosse una volta battute da carovane che andavano lontano, portando mercanzie, spezie e quant’altro potesse essere necessario da scambiare con altri popoli. E con le spezie si scambiavano anche le idee.
Il deserto è una grande utilità, per chi lo conosce. Solo per chi lo conosce, però! E’ una via che serve ad abbreviare, e chi lo conosce sa di poter raggiungere la meta attraversandolo ed evitando così giri interminabili. Il deserto, per chi lo conosce, è utile a non farsi trovare e a viverci libero di spostarsi da un posto all’altro.
E’ proprio vero che esercita un fascino unico, incredibile: il fascino del nulla. Tu sai che lì c’è il nulla, ma sai anche che a percorrerlo riesci, comunque, a trovare ciò che cerchi, sia esso un luogo lontano come Timbuctu o una tenda beduina. Sai che puoi attraversarlo ed arrivare nel luogo che vuoi: forse un luogo dello spirito!
Tornano alla mente i mille films e la sterminata letteratura.
Ti ricordi, allora, che nella tua cultura prima di diventare un turista sei stato esploratore, missionario, antropologo, avventuriero, …colonizzatore.
Appare quello che sembra un quadro classico: sotto l’ombra di una roccia, l’unico albero di pistacchio che si incontra in tutto il tragitto e, vicino, il cammello, il cammelliere le sue capre.
Sui piedi sabbia rossa. Hibrahim spiega l’uso che ne fanno i beduini cospargendosi il viso di sabbia impastata con l’acqua: è un belletto. Truccarsi, farsi belli con ciò che la natura di questi luoghi può offrire: la sabbia, il sole e le rare e preziose vene d’acqua.
Dopo aver visto dei graffiti nella roccia, che riportano alla notte dei tempi, quando gli uomini segnavano con la scrittura il loro paesaggio, ti accorgi che il sole comincia ad abbassarsi sulle montagne e ti prepari ad un’ora dolce e misteriosa: il tramonto.
Ti arrampichi – incredibilmente senza fatica – su una roccia e attendi che il sole si nasconda dietro ai monti.
Sembra che il sole si sposi con queste montagne, scendendo lentamente e cangiando in sfumature diverse, mentre i raggi creano uno scenario straordinario che sollecita grandi pensieri. E’ il punto di incontro tra natura allo stato puro e pensiero: nostalgie, sentimenti, immagini, emozioni.
Impossibile staccarsi da questa roccia con un tramonto così: e’ bellissimo!
Ti genera dolcezza, ti fa sentire in pace con il mondo e ti porta lontano nel tempo. Staccarsi è impossibile, andar via non è facile. Vorresti fermare il tempo, sospenderlo.
Hibrahim intona la preghiera del Muezzin: è un lamento deciso, forte, che esprime le lodi ad Allah.
Allah -u- Akbar, Allah è grande. Ed è davvero grande il buon Dio che ha creato tanta meraviglia.
Filippo Pugliese