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22 novembre 2006

LA CONFERENZA ORGANIZZATIVA e PROGRAMMATICA delle ACLI 2006


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La Presidenza Nazionale del CTA , in vista della Cop 2006, ha ritenuto utile sensibilizzare dirigenti e operatori sull’importanza di questo appuntamento di condivisione, di unità di pensiero e azione sociale, promosso dalle ACLI.
Oggi è possibile costruire risposte ai nuovi bisogni delle persone, tenendo conto delle nuove dinamiche dello stato sociale ( atipicità di molti lavori, aumento del tempo libero, nuovi soggetti deboli nella fruizione di beni e servizi) .
Di conseguenza al CTA è assegnato un compito impegnativo: realizzare l’effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza garantendo agli associati risposte adeguate ai bisogni,sempre più complessi e realizzando il proprio progetto operativo con una forte integrazione con quello,più vasto, delle ACLI.
Per adempiere a tale compito il CTA deve riscoprire l’ organizzazione non come semplice “contenitore di azioni “ o “braccio operativo di una leadership” ma come attore che dà forma alle strategie della politica realizzando un servizio teso allo sviluppo associativo.
Occorre però sottolineare che, all’interno del sistema ACLI, il legame associativo non è un automatismo ma si realizza, giorno dopo giorno, attraverso la progettazione , le azioni, i comportamenti; in sintesi, con un’ordinaria fraternità.
Spesso infatti la resistenza a fare sistema è determinata dal fatto che i vari soggetti sono legati ad una identità individuale alla quale non vogliono rinunciare pur possedendo la medesima appartenenza identitaria.
L’ultimo Convegno di studi di Orvieto ce ne ha fornito ampia dimostrazione indicandoci come la qualità delle relazioni ( i beni relazionali) e l’etica della responsabilità e della reciprocità possono contribuire allo sviluppo integrale della felicità delle persone, specie nell’attività turistica e di tempo libero.
Su queste basi la presidenza Nazionale del CTA ha progettato, di recente, un piano di ri-strutturazione che pone al centro quattro obiettivi fondamentali:
-la presenza CTA sul territorio deve essere integrata con il sistema aclista, deve essere competente e rispondere al bisogno primario di socializzazione che proviene dalla base offrendo prodotti di qualità ed economicamente accessibili.
-l’azione del CTA deve promuovere esperienze di turismo che favoriscano la conoscenza di culture diverse , il rispetto dell’ambiente, l’affermazione della personalità e l’accrescimento della persona in tempi e spazi diversi; deve inoltre educare gli operatori alla nuova cultura organizzativa e alla governance per affrontare le nuove frontiere del turismo globale: la socialità, la sostenibilità,la responsabilità.
-la formazione degli operatori e dei dirigenti del CTA deve riprendere corso ed essere integrata con una “vision aclista”;
deve inoltre preparare competenze per stare al passo con gli sviluppi del mercato della domanda e per re-stare sul territorio e sul mercato riservando un’attenzione particolare ai nuovi soggetti deboli emergenti (i lavoratori atipici, i diversamente giovani, i diversamente abili, i migranti).
-riscoprire la cultura religiosa attraverso il pellegrinaggio inteso come nuovo areopago del 3°millennio, collaborando fortemente al Progetto Parrocchie.
La Cop 2006 è un’opportunità per tutti; essa potrà indicarci strategie comuni, metodologie e compagni di viaggio; per questo sarà un occasione di forte rilancio per il CTA e per tutta l’Associazione.
n0v 06

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