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11 gennaio 2009

Decreto anticrisi: aiuti a commercio e turismo.

Il decreto anticrisi supera l'esame delle Commissioni bilancio e finanze della Camera. Il provvedimento da lunedi passa all'esame dell'aula. Dopo la maratona nottuna, in cui sono state apportate significative novitá, nella seduta di stamattina si è deciso di procedere con un unico voto su un pacchetto di emendamenti che raccoglie le proposte dei relatori e quelle dei deputati sui quali c'era il parere favorevole del Governo e che ancora non erano state esaminate.
No alla tassa sui permessi di soggiorno. Parere negativo del governo sull'emendamento della Lega che propone il pagamento di 50 euro per ottenere il permesso di soggiorno. È quanto è stato annunciato nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, alla ripresa dei lavori sul decreto legge anticrisi. Difficile anche che vada al voto la proposta, sempre della Lega, di introdurre l'obbligo di una fidejussione da 10mila euro da parte delle società o da da parte dei cittadini stranieri non comunitari che vogliono aprire una partita Iva.
Ok alla retroattività sul bonus energia. È salva la detrazione Irpef del 55% sugli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici, ma il credito d'imposta sarà spalmato su 5 anni (non più su 3). È stato infatti approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera un emendamento dei relatori al decreto anticrisi che mantiene sostanzialmente intatto il bonus per il risparmio energetico, confermando la non retroattività delle nuove misure. I lavori delle commissioni dovrebbero proseguire ancora concentrandosi sugli emendamenti che riguardano la cassa integrazione e gli studi di settore. Il testo così modificato, spiegano fonti della maggioranza, dovrebbe quindi confluire in un maxi-emendamento su cui probabilmente il governo metterà la fiducia, accelerando così i tempi della conversione in legge (il dl scade a fine gennaio).
Sostegno ai negozi costretti a chiudere. Via libera dalle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera all'emendamento al decreto anti-crisi, presentato dai relatori di maggioranza, che offre un sostegno ai negozi costretti a chiudere per la crisi. Arriva un contributo per l'acquisto di pannolini e latte artificiale per i figli da 0 a 3 mesi. L'aiuto è riservato alla platea che ha già diritto alla social card. Arriva un sostegno al reddito per gli operatori del settore commerciale e turistico che, con la crisi economica, sono stati «costretti a cessare anticipatamente l'attività senza poter usufruire» di alcuna forma di aiuto. Secondo un emendamento dei relatori al decreto anticrisi approvato in commissione Bilancio e Finanze alla Camera, viene ripristinato l'accesso agli indennizzi per le aziende commerciali in crisi. L'intervento, di importo pari alla pensione minima, viene concesso a favore degli esercenti di attività commerciali costretti a cessare anticipatamente l'attività nei 3 anni precedenti il pensionamento di vecchiaia. Si tratta, spiega la relazione tecnica che accompagna la norma, di «una forma di ammortizzatore sociale la cui erogazione non comporta alcun onere per lo Stato, dal momento che viene autofinanziato dalla categoria attraverso una specifica contribuzione a carico di tutti gli iscritti alla gestione pensionistica commercianti presso l'Inps». Ok ai pre-pensionamenti per i giornalisti. Le pensioni anticipate dei giornalisti attualmente in capo all'Inpgi passeranno a carico dell'Inps, per un tetto massimo di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009. Inoltre, gli scivoli contributivi sarebbero riconosciuti fino a un massimo di 5 anni. Lo prevede un emendamento al dl anticrisi che ha ottenuto il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio. Inoltre su esodi e prepensionamenti dei giornalisti professionisti non sarà il solo ministero del Lavoro a individuare il numero di unità ammesse ma avrà voce in capitolo anche il ministero dell'Economia. E ciò avverrà «sulla base delle risorse finanziarie disponibili».Una boccata di ossigeno arriva per le imprese che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione. Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato un emendamento al decreto anticrisi, presentato dal deputato del Pd Massimo Vannucci e riformulato dai relatori, che facilita la riscossione del credito. Nel 2009, su istanza del creditore, le regioni e gli enti locali hanno facoltà di certificare, nel rispetto dei limiti del Patto di stabilità interno, l'esigibilità del credito. Con la certificazione, le aziende potranno cedere il credito alle banche e a società finanziarie. La cessione sarà valida anche se il contratto di fornitura o di servizio con la pubblica amministrazione aveva escluso la cedibilità del credito. "Porno tax" anche per i maghi delle televendite Estensione della porno tax anche a quanti utilizzano trasmissioni televisive che puntano a sollecitare la credulità popolare e che utilizzano numeri telefonici a pagamento.

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