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17 settembre 2006

Il responsabile europeo della Microsoft Umberto Paolucci è il nuovo presidente dell’Enit.

Umberto Paolucci, è da oggi il nuovo presidente dell’Enit
(Ente nazionale italiano per il turismo):

l’organizzazione preposta allo sviluppo e alla promozione del turismo italiano nel mondo. La notizia è stata comunicata oggi a Milano, direttamente dal vice presidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato il vice presidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, nella sua veste di coordinatore nazionale degli assessori al turismo delle regioni italiane e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.«In questi ultimi anni», ha sottolineato Rutelli, «le regioni, hanno sviluppato grandi competenze in materia di organizzazione dell’ospitalità, che ha consentito di sviluppare professionalità e di dare risposte qualificate alla grande domanda proveniente dall’Europa e dal resto del mondo».«La scelta di Paolucci, che è stata concordata con il sistema delle regioni italiane, è il risultato di uno stretto rapporto di collaborazione tra le istituzioni governative e le regioni, il che dimostra la volontà di lavorare insieme, maggioranza e opposizione, indipendentemente dai colori politici per dare le risposte che mancavano e per rimettere in pista il sistema Italia per giocare una partita su un campo molto difficile e con avversari molto agguerritiruolo da protagonista in questo importante settore per lo sviluppo del paese.«La partita si gioca al di fuori dei nostri confini e noi dobbiamo essere pronti a vincere anche in trasferta».

Auguri di buon lavoro da Pino Vitale Segretario Nazionale del CTA (Centro Turistico Acli).

15 settembre 2006

FORUM DEL TURISMO RESPONSABILE 2006

P E N N E (PE) Città Slow
27 - 28 settembre 2006
“Bel Paese Buon Turismo”
Discorsi sul Turismo Responsabile in Italia in occasione della Giornata mondiale del Turismo per una rinnovata politita del turismo italiano alla vigilia della Conferenza nazionale.

Le politiche del turismo sono oggi prioritariamente se non esclusivamente discusse fra gli enti pubblici, Stato, Regioni, Associazioni dei Comuni e delle Province, e le maggiori organizzazioni di categoria. Ma tanti altri soggetti operano direttamente o indirettamente nel turismo, incidono sull’offerta turistica italiana dando spesso un forte e generoso contributo alla sua qualificazione, operano con grande impegno ed entusiasmo, ed è pertanto giusto ed opportuno che trovino una sede appropriata ove rappresentare il loro punto di vista, le idee, le proposte, le critiche, come ulteriore apporto alla definizione della politica turistica italiana. Si tratta di associazioni ambientaliste, dei consumatori e degli utenti, del volontariato sociale e culturale, cooperative turistiche e sociali, parti importanti della società civile che fanno riferimento a segmenti emergenti impegnati a valorizzare aspetti ambientali, paesaggistici, naturalistici, culturali ed enogastronomici dell’immenso patrimonio italiano. Il Forum vuole quindi essere le sede ove questi soggetti possano portare il loro contributo al dibattito sul futuro del turismo in Italia
Le due giornate di lavoro affronteranno tre aree di contenuti: “fare rete per un turismo responsabile”, “qualità e riconoscibilità delle iniziative ispirate al turismo responsabile”, “Il patrimonio delle comunità in Italia”. Durante le tre sessioni vengono presentate per ogni area casi di buone pratiche di turismo responsabile in Italia; seguono per ogni area altri interventi di opinion leader e rappresentanti di altri enti impegnati nel turismo.

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Hanno finora aderito e prendono parte al Forum di Aitr: Domus Amigas, Teresa Piras - I Briganti di Cerreto, Renato Farina - ANCI Borghi più belli d'Italia, Pietro Leoni - Associazione Alberghi Diffusi, Michele Esposito - WWF, Roberto Furlani - Legambiente, Luigi Rambelli, Antonio Nicoletti, Carmine Maturo - CTS Ambiente, Micaela Solinas - ARCI, Giorgio De Iure - CTA,Pino Vitale -

"Cambiamo clima", ovvero camminiamo insieme.

"In città senza la mia auto"
22 settembre 2006

A tale manifestazione, il cui argomento è particolamente sentito da tutti i cittadini, lo staff
del CTA(Centro Turistico Acli) di Caserta partecipa con un proprio stand, appoggiando pienamente la causa.
Appello a tutte le associazioni di volontariato di Caserta e a tutta la cittadinanza ad
usare mezzi alternativi all’auto privata.
P r o g r a m m a :
Mattinata:
coinvolgimento degli impiegati pubblici anche tramite organizzazioni sindacali ad utilizzare mezzi alternativi all’auto per gli spostamenti casa lavoro.
Biciclettata con gli impiegati pubblici, amministratori e cittadini comuni per le strade della città.
Piazza Vanvitelli h 09:30 partenza, arrivo alle h 11:30.
Coinvolgimento dei commercianti del centro storico ad offrire ed esporre fuori dai negozi i loro prodotti.

Serata:
coinvolgimento degli attori sociali in particolare delle associazioni ambientaliste e di turismo sociale con allestimento di gazebo per esposizione di prodotti ed attività d’animazione.

Corso Trieste H 17:00 allestimento gazebo ed inizio attività.
Coinvolgimento dei commercianti del centro storico ad offrire ed esporre fuori dai negozi i loro prodotti.
Biciclettata per le strade della città. Piazza Margherita partenza h 17:30, Corso Tieste arrivo
h 19:30.

Sono invitati a partecipare tutti i cittadini e dare la propria
adesione le associazioni di volontariato.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Caserta nelle persone dell’Assessore alla Qualità della Vita dott. A.Ciontoli e del Sindaco Ing. N.Petteruti.
L’Amministrazione aderisce alla giornata senza l’auto indetta dall’Unione Europea.
Per informazione telefonare al n.0823 273 111 / 0823 278044
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Ven 22 sett 2006. Giornata internazionale:
“In città senza la mia auto”.
L’Unione Europea ha indetto anche per quest’anno la settimana della mobilita europea dal titolo “Cambiamenti climatici” che culminerà il giorno 22 p.v.
Il tema della giornata è “In città senza la mia auto”. I due argomenti toccano temi cruciali che dovranno essere affrontati sia a livello globale per la sopravvivenza del nostro pianeta che localmente per la vivibilità delle nostre città. Gli Amministratori ma anche i semplici cittadini sono chiamati ad assumere atteggiamenti diversi da quelli per es. dell’uso indiscriminato dell’auto privata ed adottare tutte le misure conseguenti per risolvere le cause del degrado in cui ci troviamo.
Il traffico veicolare privato rappresenta la causa principale di invivibilità della città e di emissione di anidride carbonica responsabile dell’aumento della temperatura globale con tutte le conseguenze climatiche che ne conseguono.
Bisogna pertanto intraprendere delle misure che siano permanenti che inizino a risolvere dette problematiche partendo dal cambiamento di nostre certe abitudini.
E’ in quest’ottica che l’Amministrazione Comunale intende aderire all’iniziativa dell’Unione Europea e tradurla in atti concreti duraturi, partendo per esempio dal coinvolgimento dei cittadini all’uso alternativo dell’auto privata.
Vi chiediamo pertanto di aderire e partecipare a titolo volontaristico allestendo tavolini o gazebo con vostro materiale espositivo ed attività di animazione il giorno 22 p.v. a partire dalle 17:00 su corso Trieste lato piazza Margherita. Sarà gradita anche la partecipazione dei vostri associati alla biciclettata prevista con partenza alle ore 17:30 da piazza Margherita.
Siete convocati per definire le azioni per il giorno 19 p.v. alle ore 16:30 presso la sala giunta della Casa Comunale al secondo piano in p.zza Vanvitelli.
In attesa di vostre comunicazioni vi inviamo cordiali saluti.

05 settembre 2006

XXVII Giornata Mondiale del Turismo

27 settembre 2006 Giornata Mondiale del Turismo


" Il Turismo è ricchezza". Ecco è il tema scelto quest'anno per la celebrazione della Giornata Mondiale del Turismo, che ricorre il 27 settembre.

L’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) proponendo il tema per la XXVII Giornata Mondiale “Il turismo è ricchezza” ha centrato, sia pure in modo generico, la natura essenziale del fenomeno. La ricchezza infatti costituisce davvero il cuore del turismo. E non tanto in riferimento al “core busines” che lo caratterizza ma quanto rispetto al “core men” che ne esalta la funzionalità umanizzante.
La “ricchezza” seduce l’uomo, come la bellezza, il successo, il potere. Lo seduce perché ne sente acutamente la privazione e, quand’anche non fosse così, non ne è mai sazio. Auri sacra fames, sentenziavano i moralisti antichi, volendo icasticamente delineare la bramosia della ricchezza avvelenante l’essere umano e ponendo scopertamente alla luce le radici di tante funeste scorribande nella storia.
Ma di che ricchezza si tratta argomentando sul turismo? Si ritiene opportunamente che la definizione data – “Il turismo è ricchezza” – riguardi una molteplicità di aspetti, una serie concatenata di “causa-effetto” idonea a produrre “beni”, attraverso il movimento del turismo, sugli individui, sulle nazioni, sulle economie, sulle culture. Dunque il fenomeno turistico si rileva essere una ricchezza in sé e capace di trainarne inclusivamente altre sia per i paesi di emissione sia per quelli di recezione dei flussi.

La ricchezza segno di benessere
Non v’è dubbio che il turismo, come in uno specchio riflettente, riveli la condizione agiata delle persone. Qui la ricchezza è indizio di benessere effettivo, di lavoro e di fortuna negli affari, di produzione e di abilità nell’accumulo di beni materiali, ben trafficati, ben custoditi, bene investiti. In tale prospettiva la ricchezza è segno di intelligenza operosa e scaltra, spesso subordinata a se stessa e grondante di sudore, di fatica, di rischio, eppure espressione di impresa, di investimento, di risparmio oculato.
Attraverso gli spazi e i tempi del turismo, ci si avvede che essere ricchi è bello. Questo sembra essere il messaggio della civiltà dei consumi, dei media globali, dell’eccesso abbondante, dell’esteriorità visiva della vita. A volte nel turismo emergono atteggiamenti che stridono con una lieta e pacata ricchezza. Ad esempio: esibirsi nella ricchezza, ostentare ricchezza, essere gaudenti per la ricchezza, atteggiarsi con arrogante ricchezza. Risultano comportamenti e modi di essere “fuori di sé”, non giustificabili appunto solo perché si è ricchi e belli.
Diversamente il turismo può diventare la misura della virtù discreta e sapiente, pur vivendo una forma privilegiata di ricchezza. E’ naturale quindi consentire l’opinione secondo cui se si viaggia si possiedono mezzi finanziari sufficienti, si dispone di risorse strumentali in sovrappiù rispetto alle necessità quotidiane, si può investire in una bella e anche meritata vacanza. Nulla di particolarmente disdicevole in queste scelte, a patto che la vacanza manifesti ciò che si è effettivamente e correttamente e non ciò che si vorrebbe perpetrare in un assillante piacere di vivere e in un assoluto stare bene.

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

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