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23 aprile 2012

TURISMO: Vaticano, un diritto per tutti, sviluppare quello sociale

Il turismo non e' solo un'opportunità, ma un diritto per tutti e per questo va sviluppato il turismo sociale, in particolare quello delle famiglie, dei giovani, degli studenti, degli anziani e delle persone con disabilità. Ne è convinto il card. Antonio Maria Veglio', presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, che aprirà a Cancùn in Messico il VII Congresso mondiale di pastorale del turismo.
Bisogna cercare di rendere il turismo una ''realtà veramente umana e umanizzante'', afferma il porporato, secondo una nota del dicastero. ''La Chiesa ha già sviluppato un itinerario verso un turismo sociale autentico, sia con ampia riflessione, sia con iniziative da parte di diocesi, parrocchie e associazioni ecclesiali''.

CODICE DEL TURISMO

Bocciati 19 articoli del codice del turismo per eccesso di delega
Corte costituzionale - Sentenza 5 aprile 2012 n. 80

Sono diciannove gli articoli del Codice del turismo censurati dalla Corte costituzionale. In alcuni casi sono state bocciate singole parole o commi ma perlopiù la censura riguarda tutto l'articolo. La motivazione è sempre la stessa, lo Stato ha fatto un invasione di campo, ovvero ha accentrato funzioni legislative di competenza della regioni, travalicando la delega legislativa che consentiva solo riordinare le leggi esistenti i materia di turismo.
E cosi la scure del giudice delleleggi, con la sentenza depositata oggi 80/2012, è calata su un pacchetto consistente di norme. In particolare la decisione ha dichiarato
«l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 (Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246, nonché attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze
di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio), nella parte in cui dispone l'approvazione dell'art. 1, limitatamente alle parole "necessarie all'esercizio unitario delle funzioni amministrative" e "ed altre norme in materia", nonché degli art. 2, 3, 8, 9, 10, 11, comma 1, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 20, comma 2, 21, 23, commi 1 e 2, 30, comma 1, 68 e 69 dell'allegato 1 del d.lgs. n. 79 del 2011».
La questione di legittimità costituzionale sia sull'articolo 1 del Dlgs 79/2011 (che di fatto avrebbe annullato tutto il codice) che su diverse norme dell'allegato 1 (in sostanza su singoli articoli) era stata posta dalle Regioni Toscana, Puglia, Umbria e Veneto.
La Consulta ha respinto la censura sull'intero provvedimento pur ricordando che «l'oggetto della delega era circoscritto al coordinamento formale ed alla ricomposizione logico-sistematica di settori omogenei di legislazione statale, con facoltà di introdurre le integrazioni e le correzioni necessarie ad un coerente riassetto normativo delle singole materie ma ha accolto le contestazioni sulle singole norme». Ha invece accolto le contestazioni sulle singole norme perché «la delega non consentiva la disciplina ex novo dei rapporti tra Stato e Regioni» in materia di turismo. E allora l'articolo 2 che contiene «i principi della produzione del diritto in materia turistica» cade perché “si tratta di materia del tutto nuova" che incide sui rapporti Stato Regioni e fuoriesce dai limiti della delega. Peccano di "novità" anche gli articoli 3, sul turismo accessibile, 21 sulla semplificazione degli adempimenti amministrativi relativi alle agenzie di viaggio, 30, sulle agevolazioni per i turisti con animali al seguito e 68 sull'attività di assistenza del turista.
Mentre, tra gli altri, nel caso degli articoli 8 sulla classificazione delle strutture ricettive, art. 9 sulle strutture alberghiere, art. 10 sugli standard qualitativi delle imprese turistiche o 11 sulla pubblicità dei prezzi si tratta «accentramento di funzioni spettanti in via ordinaria alle Regioni»
anche alla luce dell'accordo tra Stato, Regioni e Province autonomo recepitocon Dpcm 13 settembre 2002.

A Cancùn il VII Congresso di pastorale del turismo

“Un miliardo di arrivi turistici”. È la cifra prevista dall’Organizzazione mondiale per il turismo nel 2012. Il dato viene rilanciato dal Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti, che da lunedì a venerdì prossimi, a Cancún in Messico, celebrerà il settimo Congresso mondiale di pastorale del turismo.
Tre – informa una nota del dicastero vaticano – saranno le tematiche che impegneranno gli oltre 200 partecipanti di 40 nazioni:
il turismo nella sua visione generale,
il turismo religioso,
il turismo dei cristiani.
Grande sarà l’attenzione posta ai risvolti sociali del fenomeno, tra cui il turismo come risorsa economica e strumento per superare la povertà e la lotta a turismo sessuale.
Il turismo non è solo un’opportunità, ma un diritto per tutti” afferma il cardinale Antonio Maria Vegliò.
La Chiesa, osserva, “ha già sviluppato un itinerario verso un turismo sociale autentico” e deve quindi “potenziare le strutture già esistenti a livello diocesano e nazionale”. Questo affinché – conclude il cardinale Vegliò – “il coordinamento dei progetti e degli sforzi serva meglio all'evangelizzazione, e l’azione pastorale coinvolga sempre più i turisti, coloro che lavorano in questo settore, la comunità che accoglie e coloro che ne subiscono le conseguenze”

05 aprile 2012

Auguri



FAP ACLI e il CTA per il turismo di qualità degli anziani

Saltano i buoni vacanza e i tagli riducono gli interventi dei comuni per le vacanza degli anziani - afferma Pasquale Orlando, Segretario nazionale della FAP ACLI - ma mentre stigmatizziamo queste scelte dobbiamo proporre mutualisticamente soluzioni di qualità a basso costo per i pensionati. Intervenendo a Milano nel corso di un importante seminario interregionale del Centro Turistico ACLI, il Segretario nazionale ha illustrato i termini dell’intesa tra la Federazione ed il CTA per favorire il turismo sociale degli anziani. Vogliamo offrire proposte di qualità ai nostri associati partecipando alla scelta e alla programmazione dei viaggi e dei soggiorni. Il CTA è il nostro riferimento e siamo pronti a sostenere le attività tese ad allargare l'offerta turistica agli anziani che nella crisi vedono messo in crisi il diritto alla vacanza. Non staremo a guardare e a partire da questa estate lanceremo feste e soggiorni mare per migliaia di associati, unendo allo svago e al tempo libero cultura e relazioni tali da garantire protagonismo sociale e legami comunitari.

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

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