Translate

09 agosto 2008

Buone ferie con un consiglio: fate un pensiero sulla domanda "in che razza di Paese vivo?"

Molti italiani – noi di "Pontediferro" compresi – si dedicano anche questo agosto a un po' di riposo per lenire le proprie ambascie, per ricostituire un po' di energia, per togliersi qualche sfizio. Auguri a tutti! Ma saremmo ipocriti se ignorassimo che, quest'anno, l'avvio delle ferie è costellato di brutte cose. Da decenni non avevamo sentito il Capo dello Stato ammonire l'intero Paese a evitare una "china pericolosa" e a rimuovere il rischio di "un clima convulso di chiusura e di scontro". E pensare che siamo ad appena cento giorni da elezioni che hanno espresso una maggioranza e un governo numericamente forti. Perché, allora, tanta insicurezza? Perché così tanti annunci di conflitti sociali, di scontri politici, di allarmi per milioni e milioni di famiglie? Che cosa sta davvero succedendo in questo Paese? Ecco, noi vorremmo che lungo le nostre ferie trovassimo tutti qualche minuto per rispondere, nella nostra coscienza, a questi interrogativi. Così, vogliamo dare una mano alla riflessione ricordando i fatti della vigilia feriale.C'è anzitutto un inedito assoluto: governo e maggioranza decidono delle vere e proprie porcate sociali e umane ma poi, in barba ai propri numeri, tentano di fare ritirata. Una roba mai vista. E' successo con la decisione di negare a centinaia di migliaia di lavoratori precari il diritto, per il quale un giudice li reintegra stabilmente al lavoro dopo aver costatato che il datore ha violato la legge, sostituendo tale diritto con una misera sanzione finanziaria. E' scoppiata una rivolta non solo nell'universo dei precari (4 milioni di persone per metà giovani) ma da parte di sindacati e opposizione fino ai giuristi che hanno definito quella norma un attentato al principio di eguaglianza sancito dalla Costituzione. Il governo che fa? Un paio di ministri dicono che loro non c'entrano e si va alla ricerca di rimediare al mal fatto in qualche maniera. La stessa cosa era già accaduta con la scandalosa legge sul rinvio dei processi calibrata perfettamente su un processo a Berlusconi. E la stessa cosa è pure accaduta per la incredibile soppressione dell'assegno sociale a 800 mila poveri, cioè anziani, invalidi, nullatenenti e perfino preti senza reddito. Appena lo scandalo viene appreso il governo s'è impaurito e promette di rimangiarsi quello che ha appena deciso.Ma c'è tanta altra robaccia per la quale governo e maggioranza non intendono tornare sui loro passi. Per esempio, i tagli a carico degli apparati pubblici, a cominciare da quelli militari, proprio mentre si annunciano tremila soldati per le strade. Tre miliardi tagliati al personale statale (pari da 35 a 110 euro al mese in meno) ma non alle alte dirigenze, e sottrazione di 400 milioni al fondo del rinnovo del contratto. Tre miliardi e 200 milioni in meno al fondo per le forze dell'ordine, proprio mentre si eccita nevroticamente il tema della sicurezza, pari a 1500 poliziotti e 500 vigili urbani in meno (ad esempio, nell'area romana si paventa la chiusura di sette Commissariati). In compenso il Commissario europeo per i diritti umani Hammarbergh accusa l'Italia di non proteggere i centri degli extracomunitari dagli assalti razzisti. E, affinché si capisca bene in che direzione il centro-destra intende infierire coi tagli, il ministro Sacconi (un ex socialista!) chiede di alzare l'età pensionabile oltre il minimo di 62 anni previsti entro il 2010. E per quadrare il conto cancella la norma del governo Prodi che aboliva i ticket sulle medicine per malattie gravi, croniche, terminali. Bilancio: che paghino poveri, precari, salariati, pensionati, malati. Eppoi si va in giro a dire che bisogna tonificare i consumi popolari per dare respiro alla produzione e ai redditi (tanto per dire: l'industria è arretrata di un punto a luglio rispetto al mese precedente). Meglio pensarla come la Confindustria per la quale bisogna evitare che i salari "rincorrano" inflazione e carovita, anche se mezza Italia arriva a fatica alla terza settimana del mese!In compenso il decisionismo del governo riesce a raggiungere primati mai visti: l'immunità per le alte cariche (pensando al presidente del Consiglio) decisa in sette minuti, mancanza di numero legale per nominare il presidente (spettante all'opposizione) della Commissione di vigilanza sulla RAI, decreto sul divieto di pubblicazione delle intercettazioni alla faccia della libera informazione, e quant'altro interessi alla Casa madre. Affranti da tanta fatica i bravi governanti cercano consolazioni: la famiglia Berlusconi incassa mezzo miliardo di euro di utili della Finivest, Bossi – col supporto di RAI 2 – va a vincere il campionato del mondo di calcio in Lapponia con la sua "Squadra nazionale padana". E per concedersi un po' di ristoro propagandistico il premier convoca il decimo Consiglio dei ministri a Napoli. Come meravigliarsi se, di fronte a tanto spettacolo, il settimanale dei Vescovi "Famiglia Cristiana" scrive che la politica del governo si presenta "senza uno straccio di provvedimento a favore di salari e pensioni" dimostrando che per essa "i poveri non sono di moda"?Ecco, caro lettore, fai qualche pensiero attorno a ciò che ti abbiamo ricordato. Ci rivediamo a settembre.

Nessun commento:

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

Flv Player