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10 giugno 2009

TURISMO: LA CRISI CAMBIA LE FERIE

Spunta la vacanza ''prudente'': si resta in Italia, si riduce di un giorno, costa in media 110 euro in meno. Le sorprese? Cala il mare, ma ''spicca'' la Puglia. La crisi detta le regole delle vacanze, ma non le frena. Anzi aumentano i vacanzieri estivi: 37 milioni e mezzo di italiani contro i 33,7 del 2008. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato da Confesercenti e SWG.Le difficolta' economiche preoccupano gli italiani ma non li scoraggiano ad andare in ferie. Anzi, quest'anno - secondo il sondaggio - sale dell'11% il numero dei vacanzieri: saranno 37 milioni e mezzo contro i 33,7 dell'anno scorso. In sostanza il 76% della popolazione non rinuncia ad un periodo di relax e di svago, mentre il 24% resta a casa.Vacanze improntate al risparmio a partire dalla riduzione della durata: in media un giorno in meno. La spesa scende dai 1056 euro del 2008 ai 946 di quest'anno (ovvero -10,4%). I condizionamenti della crisi si fanno dunque sentire: il 22% del campione ammette apertamente che spendera' di meno e il 15% che ridurra' i giorni di vacanza. Mentre un 33% non cambiera' abitudini.La fase recessiva si fa sentire sulle scelte in vario modo: cresce del 5% il numero di persone partita a giugno, mentre luglio (-3%) ed agosto (-4%) segnano una flessione pur rimanendo i mesi piu' gettonati in assoluto. E fra i fattori che influenzano le decisioni sulle vacanze domina il problema del reddito disponibile (41%). Solo a grande distanza pesano la questione della sicurezza del luogo (14%) e la scelta della compagnia (13%).Non solo la crisi ''consiglia'' soprattutto vacanze in Italia: la pensano cosi' il 73% degli italiani intervistati (ed un 20% ''accorcia'' ancora restando nella regione di residenza). Solo il 25% varca i confini per mete europee, fra le quali emerge la Spagna tallonata dalla Francia e, a distanza, le spiagge di Grecia e Croazia. E fra le mete piu' desiderate si fa largo a sorpresa la Puglia che insegue la capolista Toscana. Anche in cucina fa capolino la crisi: il 26% del campione dichiara di voler ''cucinare da se''', mentre il 25% opta per i pasti in albergo ed un 22% punta su pizzerie e trattorie.Ed un altro aspetto rivelatore della attenzione al risparmio arriva dalla maggioranza di italiani che prenotano i viaggi in tutto od in parte da soli. Ma il sondaggio Swg-Confesercenti mette in luce anche una tendenza impensabile nei decenni scorsi: il calo continuo del mare come prima scelta vacanziera. Dal 2006 al 2009 si passa dal 73% al 49% con una perdita di ben 24 punti. Calo in gran parte compensato da altre preferenze in ascesa: quelle per le vacanze culturali (dal 12 al 19%) e per l'opzione-vacanza verde (dal 2 al 14%).Che la vacanza sia un antidoto alla crisi lo rileva anche l'obiettivo piu' inseguito dai vacanzieri che e' ''il riposo'' (22%). Anche se non si disdegnano le passeggiate, visite a musei ed eventi culturali. Subito dopo divertimenti e buona cucina.Il 44% degli italiani scelgono decisamente la vacanza in famiglia molto probabilmente anche per motivi economici. Per un altro 13%, sara' invece la compagnia, il gruppo con cui andra' in vacanza, il fattore che influenzera' maggiormente la scelta della meta estiva. Ma un 5%, circa due milioni e mezzo di persone, andranno da soli, per necessita' o per virtu', secondo il detto ''meglio soli che...''.

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