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26 giugno 2009

Caccia alla turista con il virus A

SALUTE
Bloccati due treni a Orte e a Prato
Nessuna traccia di una minorenne allontanatasi con la madre dall'ospedale di Venezia
Un treno fer­mo nella notte alla stazione di Prato. Un altro a Orte. Gli agenti della polizia ferrovia­ria e un gruppo di operatori delle aziende sanitarie locali salgono, controllano i passeg­geri ad uno ad uno e passano oltre. «Non è qui» comunica­no ciascuno alla propria cen­trale operativa.
Cercavano una turista ame­ricana minorenne che nei giorni scorsi si era presentata al pronto soccorso di Venezia con i sintomi di una forte in­fluenza. I medici le hanno fat­to un prelievo, avrebbero vo­luto trattenerla perché le sue condizioni sembravano piut­tosto serie. E lei ha fatto sape­re che non avrebbe aspettato l’esito. «Devo partire per Ro­ma, ho un albergo prenota­to » ha detto mentre sua ma­dre l’accompagnava verso l’uscita. Avrebbe fatto molto meglio a rimanere, hanno scoperto poi i dottori. Perché le analisi del sangue hanno ri­velato che l’americana è posi­tiva all’influenza A. Ma do­v’era finita, nel frattempo? Dall’ospedale di Venezia è partita una segnalazione e l’al­larme è scattato in serata, nel giro di pochi minuti è stata organizzata la «caccia».
Si è pensato ai treni, uno dei mez­zi probabili per arrivare da Ve­nezia a Roma. E si è comincia­to da due Eurostar pieni di gente partiti dal capoluogo veneto, uno alle ore 16.46 e l’altro alle 18.36. Il primo, ap­punto, fermato a Orte, l’altro a Prato. Ma niente. Della ra­gazza e di sua madre nessuna traccia. C’è voluta un’ora pri­ma che gli operatori delle Asl («vestiti con le tute di prote­zione bianche», rivelano alcu­ni passeggeri) passassero in rassegna tutti. Poi il via libe­ra: l’americana ha portato al­trove i rischi per la salute al­trui. Forse è già a Roma e co­noscendo la sua identità non dovrebbe essere difficile rin­tracciarla in qualche albergo della capitale dove i controlli sono già partiti nella notte, vi­sto l’esito negativo della ricer­ca sugli Eurostar. Su quei treni, durante i con­trolli, è stato il panico: così ha riferito un collaboratore del telegiornale de La7, in viaggio verso Roma su uno dei due Eurostar. Si spera di rintracciare la turista statuni­tense entro oggi. Sono previ­sti nuovi controlli negli aero­porti, nelle stazioni degli au­tobus. Sempre che, ed è l’ipo­tesi peggiore, la ragazza non sia stata talmente male da cambiare completamente i suoi programmi rispetto a Ro­ma e prendere magari la via del ritorno negli Usa.

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