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16 maggio 2009

Bobba: no al volontariato di Stato

È il grido di allarme di Luigi Bobba, lanciato alla presentazione del suo ultimo libro,
"Non profit", scritto con Gabriella Meroni

No alla “statalizzazione” del Terzo Settore, via libera invece verso una rapida stabilizzazione del 5 per mille. La presentazione del libro Non profit (edito da La Scuola) del deputato Pd Luigi Bobba, svoltasi a Montecitorio il 13 maggio, è stata occasione di dibattito sul mondo del volontariato e di proposte future. A confronto, riuniti nella stessa tavola rotonda, illustri relatori del mondo welfare a partire dal Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali Maurizio Sacconi, L’On. del Pd Enrico Letta, il vice presidente della Camera Maurizio Lupi, e il portavoce del Forum Terzo Settore, Andrea Olivero.
A fare da cornice e spunto per il dibattito sono state le analisi sul no profit che emergono dall’intervista che Gabriella Meroni, giornalista di Vita, ha realizzato con Bobba. «Ben vengano iniziative di questo tipo», ha esordito il parlamentare del Pdl Lupi, «è importante evidenziare questa fetta d’Italia che, grazie alla sua eredità culturale, è in grado di autorganizzarsi. Il non profit è una realtà dominante, ha un fatturato di 38 miliardi di euro, anche se è frammentata: esistono 221 mila associazioni con oltre 4 milioni di persone». Il vice presidente della Camera ha avviato poi la discussione sul 5 per mille: «L’obiettivo di questo Governo è quello di percorrere le strade del riconoscimento legislativo in modo da arrivare alla Camera per approvare la legge di stabilizzazione». Sulla «straordinaria storia di successo» del 5 per mille è intervenuto anche il responsabile Welfare del Pd Enrico Letta. «Mi è piaciuto molto – ha detto Letta – trovare nel libro la parola “dono”. Il 5 per mille è soprattutto questo. Ma può anche avere un effetto boomerang contro le istituzioni a causa delle aspettative che si hanno». Far crescere la cultura della sussidiarietà e rafforzare gli organismi sociali è il monito arrivato dal portavoce del Forum Andrea Olivero. «Dobbiamo essere protagonisti della società – ha spiegato – non in una logica di alternativa alla politica, ma di cammino comune». A chiudere il dibattito è giunto il Ministro del Welfare Sacconi, che ha sottolineato come nel suo Libro Bianco, approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri, «il Terzo Settore è protagonista». «Il testo – ha detto Sacconi – è una negazione dell’individualismo e un trionfo della dimensione comunitaria, perché alla base del testo c’è la scelta di mettere al centro la persona nelle sue proiezioni principali: la famiglia, la comunità e il territorio». All’area del sociale «grande punto di forza», il Ministro ha rimproverato però di «essere ancora troppo autoreferenziale» e ha lanciato una richiesta: «Chiedo al terzo settore di essere sempre regolatore neutrale».
Parlando del libro, gli intervenuti hanno messo in evidenza è molto di più di una mappa del non profit italiano, pur qui scandagliato nelle caratteristiche e nei numeri più significativi, nelle dinamiche di partecipazione e rappresentanza, nei suoi rapporti con la politica. Il volume infatti aiuta anche a capire quali sfide attendono oggi questa realtà dinamica, tra crisi economica, globalizzazione, povertà emergenti e bisogni sociali, senza eludere il problema delle risorse: donazioni e 5 per mille.

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