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27 maggio 2009

Occhio al caro-hotel

Ponte del 2 giugno, tariffe che schizzano alle stelle. Il Codacons stila la lista degli alberghi più costosi d'Italia. E se ne scoprono delle belle
Si lavora tutto l'anno e tocca approfittare dei ponti e delle ferie estive per godersi qualche piccola vacanza. Ma che fare quandono sono gli albergatori ad approfittare di noi? Il ponte del 2 giugno è alle porte e guarda caso i prezzi salgono alle stelle. Per una notte o due fuori si arriva a spendere mezzo stipendio, che già sarebbe tanto normalmente, ma in periodo di crisi certe cifre fanno davvero rabbrividire. Vuoi vedere che gli hotel vogliono recuperare il denaro non incassato in questo periodo di magra rincarando i prezzi proprio quando ci sono le vacanze obbigate? Il codacons ha fatto una piccola indagine ed ecco quali sono i risultati.Venezia si conferma la città più cara d'Italia sul fronte del turismo, almeno esaminando le tariffe delle strutture alberghiere per il prossimo ponte del 2 giugno. Una notte in un hotel a 4 stelle costa mediamente 290 euro. «Abbiamo preso in considerazione un pernottamento di due giorni (30 e 31 maggio), con partenza l'1 giugno, in hotel 4 stelle in zona centrale, camera doppia con colazione inclusa». Le località scelte sono state città d'arte (Roma, Firenze e Venezia) e rinomate località di mare (Ischia, Capri, Taormina, Porto Cervo, Portofino). L'indagine è stata condotta utilizzando i siti internet specializzati nella ricerca di strutture alberghiere. Venezia, «si conferma ancora in testa alla classifica delle città più costose d'Europa sul fronte del turismo, specie se alle tariffe degli alberghi si associano anche i prezzi delle strutture di ristorazione come bar e ristoranti, dove le tariffe sono notoriamente più elevate rispetto alle altre cittù d'Italia». Ecco la classifica delle cittù più costose sulla base dei prezzi medi giornalieri degli alberghi (camera doppia): -VENEZIA: 289,5 euro - PORTOFINO: 240 euro - ROMA: 231 euro - ISCHIA: 220 euro - TAORMINA: 209 euro - PORTO CERVO: 203 euro - CAPRI: 200 euro - FIRENZE: 165 euro.

26 maggio 2009

Terra Futura, Firenze 29-31 Maggio 2009

Torna anche quest’anno Terra Futura, la mostra-convegno internazionale, dedicata alle “buone pratiche di vita, di governo e di impresa”, giunta ormai alla sesta edizione. La manifestazione si svolgerà dal 29 al 31 Maggio 2009 a Firenze alla Fortezza da Basso, monumento mediceo a pochi passi dalla Stazione di Santa Maria Novella.
Il programma prevede tre giornate fitte di convegni, seminari, workshop e laboratori pratici, tenuti da esperti, finalizzati a far conoscere al grande pubblico iniziative ed esperienze di commercio, finanza e consumo sostenibili, con un occhio (molto attento) alla crisi economica che ci sta investendo in questi ultimi mesi. Non a caso il tema di questa edizione è proprio: “Il tempo è opportuno: equità, solidarietà, responsabilità per uscire dalla crisi”.
Alla mostra oltre 500 espositori provenienti da tutto il Paese promuoveranno i propri prodotti e servizi nel settore del commercio equo e solidale, delle energie rinnovabili e alternative, della bioarchitettura, della tutela ambientale e della mobilità sostenibile. Ma non solo, la manifestazione dedica ampi spazi anche alla presentazione di abbigliamento e accessori, prodotti per la casa e per la cura del corpo ottenuti con materiali riciclati e naturali, alimenti biologici e di filiera corta.
La mostra-convegno è aperta al pubblico Venerdì 29 Maggio dalle 9.00 alle 20.00, Sabato 30 dalle 9.00 alle 22.00 e Domenica 31 dalle 10.00 alle 22.00. L’ingresso è gratuito. Per scaricare il programma completo delle iniziative, che include anche spettacoli musicali e teatrali ed intrattenimento per i più piccoli, ed avere maggiori informazioni vi consigliamo di visitare il sito, ricchissimo peraltro, dedicato alla manifestazione: http://www.terrafutura.it/.

20 maggio 2009

NAPOLI. A Scampia tornano gli eventi di Mammut

Il 28 e 29 maggio, in Piazza Grandi Eventi di Scampia, due appuntamenti cittadini per insegnanti, artisti, ricercatori e operatori sociali.

Recuperiamo le strade con i bambini e non i bambini dalle strade!!! Il 28 e 29 maggio, in Piazza Grandi Eventi di Scampia, due appuntamenti cittadini per insegnanti, artisti, ricercatori e operatori sociali a chiusura del secondo anno del Mito del Mammut, percorso didattico di teatro quartiere del Centro Territoriale Mammut. Ancora una volta parte da Scampia la ripresa degli spazi pubblici della città. Dopo la sperimentazione dell’anno scorso che ha registrato oltre 5.000 presenze, tra le 14 scuole e associazioni del quartiere che hanno fatto scuola in spazi abbandonati della città, quest’anno il percorso didattico proposto dal Centro Territoriale Mammut si allarga anche alle città di S. Giorgio a Cremano, Pozzuoli e ad altri quartieri napoletani. Il tema resta lo stesso: ripensare il modo di fare scuola trasformando, nel contempo, la città. Un’idea vecchia, quanto messa da parte negli ultimi decenni, soffocata tra primato dello spazio privato (familiare, educativo, di culto…) e demonizzazione della strada. Nata a settembre 2008 attraverso la redazione e la divulgazione nell’ambito regionale di un bando di gara, la seconda edizione del Mito del Mammut ha fatto leva sul meccanismo della “competizione” per alimentare la cooperazione tra scuole e altri attori sociali. Attraverso la messa in rete di artisti, istituzioni e territorio il lavoro del Centro Territoriale Mammut ha dato forza a spinte e potenzialità già presenti nelle realtà partecipanti. A partire dal dicembre 2008, ciascuna agenzia partecipante ha “adottato” uno spazio pubblico abbandonato nelle proprie vicinanze, decidendo come farlo diventare di nuovo vivibile attraverso le normali ore tra attività e didattica scolastica. Le storie dei giochi di strada americani e un laboratorio di ceramica hanno per esempio fatto da sfondo alle insegnanti di italiano, matematica e inglese che, attraverso le normali ore di lezione, lavoravano al recupero dello spiazzo antistante la loro scuola, spazio da sempre incolto e pieno di immondizie. Stesso discorso per il 6° Circolo Didattico di Pozzuoli, il 58° Circolo di Monterosa, la SMS Levi di Scampia, la SMS G. Dorso di S. Giorgio a Cremano e la ludoteca “Vulimm’ pazzià” di Secondigliano. Nella giornata finale organizzata sul proprio spazio, secondo un calendario che va dal 18 al 26 maggio, ciascuna scuola e associazione del Mito del Mammut 2009, ha chiamato a raccolta le forze sane del territorio: nonni, genitori, attivisti, altre scuole agendo, almeno per un giorno, le loro proposte di trasformazione di questi spazi. Proposte che, se saranno accolte dalle istituzioni, potrebbero far germinare luoghi di città finalmente liberati dagli incubi della sicurezza e dell’incuria.Anche quest’anno tutti i partecipanti si daranno appuntamento nella Piazza dei Grandi Eventi di Scampia per l’incontro/scontro finale del 29 maggio 2009, restituendo centralità a un luogo da sempre bollato come periferia delle periferie e agendo il rito collettivo di un gioco che si fa scuola, festa e modo rinnovato di essere città. Durante l’incontro la giuria assegnerà al vincitore il premio finale, corrispondente a 3.000 euro, spendibili in arredi per gli spazi esterni dell’agenzia partecipante e percorsi didattici cittadini. La “Scuola per formatori Mammut”, che ha supportato per l’intero anno il percorso del Mito del Mammut 2009 attraverso il ciclo di incontri, film e seminari dal titolo “Bambini e città”, accompagna anche il momento finale del percorso con il convegno del 28 maggio “Fare scuola, fare città”. Durante l’incontro pubblico infatti, anche grazie alla presenza dell’architetto milanese Giacomo Borella, del ricercatore Luca Lambertini e di altri esperti di “costruzione sociale” della città, gli insegnanti, gli alunni, i maestri d’arte e i ricercatori sociali che hanno lavorato al Mito del Mammut 2009 racconteranno la propria esperienza anche attraverso video e foto, confrontandosi su quanto sono andati scoprendo durante l’anno. Le attività del Centro Territoriale a Scampia Mammut sono realizzate dall’Associazione di promozione sociale Compare in rete con agenzie educative in ambito cittadino e nazionale ed in collaborazione con l’VIII Municipalità del Comune di Napoli. Il progetto è finanziato dalla Regione Campania - Assessorato alle Politiche Sociali e dalla Fondazione Banco di Napoli per l'Assistenza all'Infanzia.

19 maggio 2009

STATI GENERALI del Sistema ACLI della CAMPANIA

Il 22 maggio 2009 a Benevento, alla vigilia dell’annuale Marcia Benevento Pietralcina, si apriranno gli STATI GENERALI del Sistema ACLI della CAMPANIA sui temi della povertà e di un lavoro dignitoso per tutti.
poVERtà___rediDIto___diGNItà___laVOro___coeSIone___sviLUPpo

Benevento, 22 maggio 2009
Ore 10
Museo del Sannio Piazza S.Sofia



16 maggio 2009

Bobba: no al volontariato di Stato

È il grido di allarme di Luigi Bobba, lanciato alla presentazione del suo ultimo libro,
"Non profit", scritto con Gabriella Meroni

No alla “statalizzazione” del Terzo Settore, via libera invece verso una rapida stabilizzazione del 5 per mille. La presentazione del libro Non profit (edito da La Scuola) del deputato Pd Luigi Bobba, svoltasi a Montecitorio il 13 maggio, è stata occasione di dibattito sul mondo del volontariato e di proposte future. A confronto, riuniti nella stessa tavola rotonda, illustri relatori del mondo welfare a partire dal Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali Maurizio Sacconi, L’On. del Pd Enrico Letta, il vice presidente della Camera Maurizio Lupi, e il portavoce del Forum Terzo Settore, Andrea Olivero.
A fare da cornice e spunto per il dibattito sono state le analisi sul no profit che emergono dall’intervista che Gabriella Meroni, giornalista di Vita, ha realizzato con Bobba. «Ben vengano iniziative di questo tipo», ha esordito il parlamentare del Pdl Lupi, «è importante evidenziare questa fetta d’Italia che, grazie alla sua eredità culturale, è in grado di autorganizzarsi. Il non profit è una realtà dominante, ha un fatturato di 38 miliardi di euro, anche se è frammentata: esistono 221 mila associazioni con oltre 4 milioni di persone». Il vice presidente della Camera ha avviato poi la discussione sul 5 per mille: «L’obiettivo di questo Governo è quello di percorrere le strade del riconoscimento legislativo in modo da arrivare alla Camera per approvare la legge di stabilizzazione». Sulla «straordinaria storia di successo» del 5 per mille è intervenuto anche il responsabile Welfare del Pd Enrico Letta. «Mi è piaciuto molto – ha detto Letta – trovare nel libro la parola “dono”. Il 5 per mille è soprattutto questo. Ma può anche avere un effetto boomerang contro le istituzioni a causa delle aspettative che si hanno». Far crescere la cultura della sussidiarietà e rafforzare gli organismi sociali è il monito arrivato dal portavoce del Forum Andrea Olivero. «Dobbiamo essere protagonisti della società – ha spiegato – non in una logica di alternativa alla politica, ma di cammino comune». A chiudere il dibattito è giunto il Ministro del Welfare Sacconi, che ha sottolineato come nel suo Libro Bianco, approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri, «il Terzo Settore è protagonista». «Il testo – ha detto Sacconi – è una negazione dell’individualismo e un trionfo della dimensione comunitaria, perché alla base del testo c’è la scelta di mettere al centro la persona nelle sue proiezioni principali: la famiglia, la comunità e il territorio». All’area del sociale «grande punto di forza», il Ministro ha rimproverato però di «essere ancora troppo autoreferenziale» e ha lanciato una richiesta: «Chiedo al terzo settore di essere sempre regolatore neutrale».
Parlando del libro, gli intervenuti hanno messo in evidenza è molto di più di una mappa del non profit italiano, pur qui scandagliato nelle caratteristiche e nei numeri più significativi, nelle dinamiche di partecipazione e rappresentanza, nei suoi rapporti con la politica. Il volume infatti aiuta anche a capire quali sfide attendono oggi questa realtà dinamica, tra crisi economica, globalizzazione, povertà emergenti e bisogni sociali, senza eludere il problema delle risorse: donazioni e 5 per mille.

14 maggio 2009

Lancio dei "Laboratori permanenti per il bene comune"


7° Cammino di Riconciliazione e Pace

Appello
Dal Sud, Alziamo la Voce per la Carità e la Giustizia!..
Ti Aspettiamo! Cammina con Noi.
SABATO 23 maggio 2009
Benevento Piazza Risorgimento ore 9.00

Turisti in fuga nella città chiusa per ferie

Molti musei chiusi, Decumani deserti e pizzerie con le saracinesche abbassate. Fuga dei turisti da una Napoli chiusa per ferie. Dopo un week-end con il settore del turismo in leggera ripresa, a Pasquetta la città si svuota.
I grandi alberghi di via Partenope dal Vesuvio al Royal Continental, che fino a domenica avevano il 40 per cento delle stanze occupate, sono drasticamente scesi al 10-15 per cento. Stessa sorte per i Bed and breakfast. Ma soprattutto chi ha scelto di rimanere o arrivare in città ha trovato ristoranti e bar aperti solo sul lungomare, da via Partenope a Mergellina. Boom di presenze, però, nei pochi musei aperti, come il San Gennaro con ben 1.600 visitatori e La Città della Scienza (dove uno dei laboratori era dedicato ai terremoti) con 2000 presenze.«Ai Decumani le pizzerie sono quasi tutte chiuse, soprattutto i big della pizza - constata amaro Enzo Albertini di Napoli Sotterranea - È vergognoso. È una mancanza di rispetto alla città. Fare turismo vuol dire essere presenti sempre, dare un´offerta seria, non far trovare la città chiusa». A Napoli Sotterranea ieri sono stati staccati oltre 500 biglietti. «Eravamo gli unici aperti, un´oasi nel deserto» dicono le guide sotterranee. Chiuse a lungo nella pausa pranzo le grandi chiese, a cominciare dal complesso di Santa Chiara. Alle 14 saracinesche abbassate anche per la pasticceria Scaturchio. Altra isola aperta la Cappella San Severo, con una media di 500 biglietti nella giornata di ieri e un picco di visitatori intorno alle 12, con la fila disciplinata dalle transenne per strada.Atmosfera di smobilitazione al Vomero: chiusa la villa Floridiana con annesso museo Duca di Martina, sbarrati i cancelli del bosco di Capodimonte e del museo, chiuso anche il museo di San Martino, sempre al Vomero. «È inconcepibile in un capoluogo chiudere musei e parchi pubblici - afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato valori collinari - In tutte le città d´Italia e d´Europa, nel lunedì dell´Angelo, i "tesori" cittadini sono spalancati». Aperti invece i parchi comunali. «Grazie all´impegno del personale comunale, i napoletani che restano in città avranno la possibilità di godere del verde cittadino», spiega l´assessore all´Ambiente Gennaro Nasti. Aperti il Virgiliano, la Villa Comunale, il parco del Poggio, i Camaldoli e anche il Nicolardi e il parco delle Galassie a Secondigliano. Tra i musei ottima affluenza all´Archeologico (anche se con molte sale chiuse e lamentele) e al Madre con 1.177 biglietti staccati tra Pasqua e Pasquetta (il record ieri con 730 visite). Sfogliatelle e babà offerte ai visitatori (in collaborazione con l´Antica Pasticceria Reder) al Tesoro di San Gennaro, con la proroga della mostra dei paramenti sacri. «Siamo andati molto oltre le aspettative, con 1600 visitatori - commenta soddisfatto Paolo Iorio, del museo di San Gennaro - La sorpresa poi è stata vedere tanti stranieri e molti anche non campani, un dato davvero contro tendenza. L´anno scorso i visitatori erano stati esattamente la metà, 800». Ottima affluenza anche per un altro museo che ha scelto di lavorare: oltre 600 visitatori al museo archeologico virtuale (Mav) di Ercolano a Pasqua e Pasquetta. «È un grande successo - dice il presidente della Fondazione Cives e sindaco di Ercolano, Nino Daniele - Il Mav va in netta controtendenza».

13 maggio 2009

AMMINISTRATIVE, SI CANDIDA a 101 ANNI

CURIOSITA'
Se centrerà il suo obiettivo sarà il consigliere comunale più anziano d'Italia. Di certo Maria Donati, che il prossimo 14 settembre compirà 102 anni, il record di candidata più attempata l'ha già battuto. Il 6 e 7 giugno, infatti, sarà in corsa per il consiglio comunale di Saludecio, comune di duemila persone nelle colline riminesi a due passi dalle Marche e dalla Repubblica di San Marino. Maria Donati è candidata nella 'Lista civica apartitica per il bene comune', che più che una lista è una famiglia allargata: in corsa per la poltrona di sindaco c'é infatti, sua nipote Roberta. In lista per un posto in consiglio anche Chiara (figlia di Roberta) e Giordano, genero dell'aspirante consigliera comunale più vecchia d'Italia. Le quote rosa non sono un problema: su dodici candidati, otto sono donne. "Di sicuro - ha scherzato l'arzilla e dinamica super nonna - posso contare su un'esperienza secolare". Il programma elettorale è concreto: migliorare la viabilità del paese ed ascoltare le esigenze di tutti, come ha fatto per tutta la vita, crescendo otto nipoti e venti pronipoti.

08 maggio 2009

Maggio, gli scrittori napoletani racconteranno la città ai turisti

La quindicesi­ma edizione del Maggio dei Monumenti propone un viaggio nella storia della cit­tà. L’iniziativa del Comune si dirama in 5 itinerari alla scoperta dei monumenti di Napoli, riapre siti normal­mente preclusi, gioca la car­ta del patrimonio storico-ar­tistico e culturale.
Ad illu­strare l’intero programma sono state ieri la sindaca Ro­sa Russo Iervolino con l’as­sessora comunale al Turi­smo e ai Grandi Eventi Vale­ria Valente. Con loro, i rap­presentati di alcuni degli en­ti coinvolti e Silvio Perrella, presidente della Fondazione Premio Napoli, che da que­st’anno è partner del Mag­gio. Sono 165 le visite guida­te che investiranno Napoli nel fine settimana, dal cen­tro ai luoghi più reconditi, 20 le aperture straordinarie di siti quali l’archivio stori­co Enel, la Prefettura, Palaz­zo Sangro di Sansevero, le Chiese di Sant’Agostino de­gli Scalzi e di Santa Maria Dannalbina.
Rientrano nel lungo elen­co anche il complesso muse­ale dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, Cappella Pi­gnatelli, e, in esclusiva, i can­tieri degli scavi archeologici del metrò di piazza Munici­pio. Il Maggio napoletano si tinge di spettacolo solo nel principio e nella fine: «Ab­biamo programmato due grandi eventi che aprano e chiudano la rassegna, il re­sto è solo patrimonio», ha af­fermato la sindaca. L’evento di apertura è un omaggio al cantautore genovese Fabri­zio De Andrè previsto per domani sera al Teatro San Carlo. Corredano il program­ma del Maggio dei Monu­menti i consueti progetti: 'La scuola adotta un Monu­mento', curato dalla fonda­zione Napoli Novantanove e 'Museo Aperto', con i suoi percorsi didattici indirizzati alle scuole. Ma se la parola chiave del viaggio nella sto­ria è 'Raccontami', quest’an­no il patrimonio si valorizza anche attraverso la letteratu­ra. L’iniziativa 'Le voci di dentro. Cinquanta narratori raccontano Napoli' chiama in causa oltre cinquanta scrittori napoletani che tutti i venerdì, sabato e domeni­che del mese incontreranno il pubblico nei luoghi ispira­tori delle loro opere lettera­rie. Per cinque fine settima­na una costellazione di nar­ratori (Ermanno Rea, Ange­lo Petrella, Brunella Schisa, Francesco Durante e Raffae­le La Capria, solo per citarne alcuni), racconterà luoghi d’arte e siti storici (Borgo Marinari, le Chiese di Santa Maria del Carmine e di San Ferdinando, le Catacombe di S. Severo e quelle di S. Gaudioso, la Basilica di San­ta Restituita) in un’alternan­za di maestri e giovani pro­messe. «Napoli ha ancora tante emozioni da regalare attraverso i suoi luoghi», ha sottolineato Rosa Russo Ier­volino invitando tutti a par­tecipare alle iniziative del Maggio. Quest’ultimo chiu­derà i battenti il primo giu­gno con la serata conclusiva che vedrà esibirsi Moni Ova­dia nel cortile del Maschio Angioino, in un spettacolo contro ogni razzismo.

Turismo: Brambilla ministro, per rilanciarlo

Con la firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Michela Vittoria Brambilla è stata nominata ministro del Turismo. “Il fatto che il turismo torni ad essere rappresentato in seno al Consiglio dei ministri è motivo di grande soddisfazione” ha detto il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla al termine della cerimonia del giuramento al Quirinale. “In stretta collaborazione con le Regioni - ha aggiunto -, con gli enti locali e con tutte le associazioni di categoria, mi adopererò con il massimo impegno perché il turismo assuma una valenza sempre più strategica per il nostro Paese, sia per la creazione di nuove risorse che per il miglioramento dei livelli occupazionali”. Il governo ha anche designato cinque nuovi viceministri: Roberto Castelli (Infrastrutture), Ferruccio Fazio (Welfare), Paolo Romani e Adolfo Urso, (Sviluppo economico), Giuseppe Vegas (Economia). E Berlusconi, nella conferenza stampa al termine del Cdm, ha detto che sarebbe "necessaria anche la nomina di due sottosegretari" per il ministro dei rapporti con il parlamento Elio Vito: "Riesce ad essere ubiquo - ha rimarcato Berlusconi -, a lui va il plauso di tutto il Governo. E' encomiabile". Una nomina, quella della Brambilla, più volte data per imminente negli ultimi mesi, e più volte rimandata. Che si fosse arrivati a un punto decisivo, però, lo si poteva desumere dalle parole del premier Silvio Berlusconi, che mercoledì in Campidoglio aveva sottolineato l’importanza del settore per l’azione di governo e aveva annunciato la promozione del sottosegretario a ministro. Il Cavaliere, dopo aver elencato i dati del patrimonio italiano, aveva anche ricordato che si tratta di beni “che non possono essere delocalizzati”. Il Bel Paese deve attrarre sempre più turisti, “che nel mondo – aveva spiegato il premier - sono 800 milioni e secondo studi delle Nazioni Unite potrebbero aumentare del 50 per cento nei prossimi otto anni". Di questi 800 milioni, “400 milioni visitano l’Europa ma il 92 per cento dei nuovi ricchi di Cina, India e Russia vuole venire, secondo un recente sondaggio, in Europa. Il 57 per cento ha manifestato il desiderio di visitare l’Italia e Roma. C’è perciò – aveva concluso Berlusconi - una prospettiva fantastica davanti a noi”. E da questo punto riparte l’impegno della Brambilla. Un lavoro che non ha mai smesso di portare avanti, anche negli ultimi sei mesi durante i quali era quasi diventato un tormentone la domanda posta a margine di ogni conferenza dai cronisti: “Onorevole, quando ci sarà il ministero?”. E lei puntualmente allargava le braccia senza dare alcuna risposta.
Anche perché la sua posizione è sempre stata chiara: all’Italia serve “quella 'programmazione di sistema' che altri paesi hanno già da tempo attuato”. In compenso, come sottosegretario al Turismo, ha continuato a lavorare, tessendo la trama di quel “sistema” che ha invocato a ogni occasione. Ieri l’ultimo atto: la costituzione della nuova “Commissione per la promozione e il sostegno del turismo enogastronomico”. Due settimane fa era stata la volta del “Comitato per la razionalizzazione della formazione turistica e la promozione della cultura dell'ospitalità”, composto da una ventina di esperti di tutta Italia – al lavoro gratis – con l’obiettivo “di individuare e focalizzare le principali problematiche inerenti la formazione turistica italiana e arrivare a proposte concrete nel giro di qualche mese”. Ma la Brambilla ha lavorato anche su altri fronti: dal rapporto positivo con le Regioni, alla campagna contro il turismo sessuale per finire ai vari protocolli di cooperazione siglati con altri ministeri (Attività produttive, Esteri e Funzione pubblica). E ancora, decine di forum, convegni di associazioni, fiere d’affari e viaggi istituzionali (in Montenegro e a Dubai i più importanti).
Come sottosegretario ha puntato sempre l'attenzione sulle sinergie fra i vari settori, e ha indicato la strada attraverso gli accordi di programma con altri ministeri. Perché se c’è un settore che può far ripartire l’economia italiana – ha sempre sostenuto – quello è il turismo. In nome di questa convinzione, Brambilla ha firmato un accordo di programma con Spagna e Francia, competitor storici del Bel Paese. Il sottosegretario ha convinto i più riottosi e parzialmente anche i critici con la motivazione che in un'epoca globale come quella attuale, con Cina e India e paesi del Maghreb impegnati nello sviluppo del turismo, era meglio lavorare insieme per attirare i turisti nel Mediterraneo europeo e non invece a farsi la guerra. Una volta attratti nell’orbita dei tre paesi, i visitatori avrebbero potuto scegliere in base alle proprie preferenze fra l’Italia, la Spagna e la Francia. Infine, la promozione, un altro cavallo di battaglia del sottosegretario, che in più occasioni ha ricordato il declino dell’appeal del Bel Paese, e il sempre maggior numero di viaggiatori a livello planetario – un dato ricordato anche dal premier - che invece dovrebbero essere “intercettati” dal fascino dell’Italia. Un compito non facile, ma che potrebbe essere svolto dal sito Italia.it, che proprio alla Brambilla è stato affidato per il rilancio, dopo le ben note vicende e lo scandalo sui costi del portale.

06 maggio 2009

Turismo, Berlusconi: Patrimonio Italia non si può delocalizzare

Il patrimonio turistico italiano è unico, “non si può delocalizzare”, perciò il settore è molto importante per l’azione di governo che punta a intercettare i flussi turistici internazionali rappresentati dai ricchi di India, Cina e Russia. Lo ha detto il premier Silvio Belusconi, durante la presentazione della legge su Roma Capitale in Campidoglio, parlando dell’importanza dell’industria turistica in Italia. “Come governo – ha spiegato – porremo grande attenzione al turismo. Abbiamo soltanto l’11-12 per cento del Pil rappresentato da questa industria”. Un dato che può essere migliorato. “Siamo – ha ricordato il premier - il paese maggiormente dotato di beni artistici. Abbiamo il 70 per cento dei beni artistici catalogati nel mondo, il 52 per cento dei beni artistici catalogti in Europa. Abbiamo più di 100 mila fra chiese e monumenti. 40 mila case storiche, molte delle quali a Roma, con tutti i tesori che contengono. Abbiamo quattromila castelli, 3.500 muse, e anche per i musei abbiamo un piano di grande sviluppo e ammodernamento. Circa un terzo delle opere non trovano collocazione all’interno dei musei. Abbiamo 2.500 siti archeologici. Anche lì abbiamo cominciato a lavorare”. In proposito Belusconi ha annunciato: “Andrò prossimamente a Pompei con il ministro dei Beni culturali per inaugurare i lavori che sono stati fatti nell’ultimo anno”.
E, ha continuato il premier, “abbiamo oltre mille teatri”. Un patrimonio, ha sottolineato, “che non si può delocalizzare”. “Dobbiamo portare più turisti, che nel mondo sono 800 milioni (secondo studi delle Nazioni Unite potrebbero aumentare del 50 per cento nei prossimi otto anni), di cui 400 che visitano l’Europa ma il 92 per cento dei nuovi ricchi di Cina, India e Russia vuole venire, secondo un recente sondaggio, in Europa. Il 57 per cento ha manifestato il desiderio di visitare l’Italia e Roma. C’è perciò una prospettiva fantastica davanti a noi, e presto avremo un innalzamento del sottosegretariato del turismo che diventerà un ministero”.

Formazione CTA in Abruzzo

"Formazione CTA in Abruzzo: è tempo di ri-partire"

Alba Adriatica ( Teramo ) 7-9 maggio 2009


Percorso formativo 2009 in collaborazione con la Funzione Formazione Acli,

rivolto agli operatori, volontari e dirigenti di tutte le sedi CTA d'Italia.

Marketing turistico, turismo sociale e comunicazione

Presentazione del libro NON PROFIT di LUIGI BOBBA

Conduce Piero Damosso Vice Capo Redattore TG1 Società
Intervengono On. Enrico Letta Responsabile Welfare PD
On. Maurizio Lupi Vice Presidente della Camera dei Deputati
Andrea Olivero Portavoce Forum del Terzo Settore
Sen. Maurizio Sacconi Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali
Saranno presenti gli autori On.Luigi Bobba
mercoledì 13 maggio 2009 - ore 17.30
Palazzo Montecitorio - Sala del Mappamondo
Piazza del Parlamento, 24 00186 - Roma

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

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