di Sara Ficocelli
Certificazioni, concorsi, manuali e guide. La vacanza responsabile e rispettosa del territorio prende piede. In Italia e nel mondo. Negli alberghi di lusso e negli ostelli
L'obiettivo è quello di sensibilizzare viaggiatori, operatori turistici e comunità locali sui principi del turismo sostenibile e responsabile, sperimentando le più moderne tecniche di comunicazione della tecnologia interattiva e del web 2.0, e l'appuntamento è a Milano il prossimo 2 febbraio in piazza dell'Ateno Nuovo Edificio. Il progetto "From Cool to Good", un video contest organizzato dal portale Ermes.net per promuovere tutto ciò che gira intorno al turismo responsabile, è la punta di un iceberg che lentamente ha invaso l'Italia, Paese dove il turismo rappresenta non solo una risorsa ma una filosofia di vita e di accoglienza. Da noi parlare di turismo responsabile e quindi sostenibile è doveroso, non solo perché siamo uno dei Paesi con il più alto indice di visitatori al mondo, ma perché siamo anche uno degli Stati più ricchi di bellezze dal punto di vista paesaggistico e culturale: un patrimonio inestimabile che solo un sistema turistico con la testa sulle spalle può tutelare.Questo approccio, nato alla fine degli anni '80 e caratterizzato da una duplice preoccupazione per i luoghi visitati e per il benessere delle popolazioni che vi abitano, ha trovato in internet e nei social network una potente cassa di risonanza. Ecosostenibilità è ormai la parola magica che si associa a tutto ciò che riguarda il turismo, e non c'è ormai struttura ricettiva che si rispetti che non accetti questa sfida, un impegno che mal si quantifica in termini economici ma che rende moltissimo se misurato in bellezza e qualità della vita. I gestori delle strutture del resto sanno perfettamente che insieme al mercato sta cambiando anche il turista: chi sceglie uno stile di vita ecocompatibile non vuole rinunciare alle sue abitudini andando in vacanza, ed è per questo che in Italia sono più di 180 gli alberghi che hanno ricevuto il marchio
Ecolabel europeo, oltre 370 quelli legati a Legambiente Turismo, una cinquantina sono EcoWorldHotel, più di 200 bed&breakfast sono registrati al portale EcoBB.Il fenomeno è talmente in espansione che fioriscono anche dei libri sull'argomento: l'ultimo in ordine di tempo è quello delle ricercatrici Valentina Castellani e Serenella Sala, "Sustainable Tourism as a factor of local development" (Tangram Edizioni Scientifiche Trento), ed è il risultato di un confronto sulle strategie e le politiche per lo sviluppo turistico sostenibile, facendo riferimento in particolare al potenziale di questa attività nell'ambito locale. Da questo punto di vista, il concetto di ecoturismo si può facilmente mettere mettere in relazione con quello di commercio equo e solidale: molte organizzazioni ambientaliste internazionali e associazioni benefiche indicano infatti questo come strumento utile per integrare politiche di sviluppo per la comunità.
Certificazioni, concorsi, manuali e guide. La vacanza responsabile e rispettosa del territorio prende piede. In Italia e nel mondo. Negli alberghi di lusso e negli ostelli
L'obiettivo è quello di sensibilizzare viaggiatori, operatori turistici e comunità locali sui principi del turismo sostenibile e responsabile, sperimentando le più moderne tecniche di comunicazione della tecnologia interattiva e del web 2.0, e l'appuntamento è a Milano il prossimo 2 febbraio in piazza dell'Ateno Nuovo Edificio. Il progetto "From Cool to Good", un video contest organizzato dal portale Ermes.net per promuovere tutto ciò che gira intorno al turismo responsabile, è la punta di un iceberg che lentamente ha invaso l'Italia, Paese dove il turismo rappresenta non solo una risorsa ma una filosofia di vita e di accoglienza. Da noi parlare di turismo responsabile e quindi sostenibile è doveroso, non solo perché siamo uno dei Paesi con il più alto indice di visitatori al mondo, ma perché siamo anche uno degli Stati più ricchi di bellezze dal punto di vista paesaggistico e culturale: un patrimonio inestimabile che solo un sistema turistico con la testa sulle spalle può tutelare.Questo approccio, nato alla fine degli anni '80 e caratterizzato da una duplice preoccupazione per i luoghi visitati e per il benessere delle popolazioni che vi abitano, ha trovato in internet e nei social network una potente cassa di risonanza. Ecosostenibilità è ormai la parola magica che si associa a tutto ciò che riguarda il turismo, e non c'è ormai struttura ricettiva che si rispetti che non accetti questa sfida, un impegno che mal si quantifica in termini economici ma che rende moltissimo se misurato in bellezza e qualità della vita. I gestori delle strutture del resto sanno perfettamente che insieme al mercato sta cambiando anche il turista: chi sceglie uno stile di vita ecocompatibile non vuole rinunciare alle sue abitudini andando in vacanza, ed è per questo che in Italia sono più di 180 gli alberghi che hanno ricevuto il marchio
Ecolabel europeo, oltre 370 quelli legati a Legambiente Turismo, una cinquantina sono EcoWorldHotel, più di 200 bed&breakfast sono registrati al portale EcoBB.Il fenomeno è talmente in espansione che fioriscono anche dei libri sull'argomento: l'ultimo in ordine di tempo è quello delle ricercatrici Valentina Castellani e Serenella Sala, "Sustainable Tourism as a factor of local development" (Tangram Edizioni Scientifiche Trento), ed è il risultato di un confronto sulle strategie e le politiche per lo sviluppo turistico sostenibile, facendo riferimento in particolare al potenziale di questa attività nell'ambito locale. Da questo punto di vista, il concetto di ecoturismo si può facilmente mettere mettere in relazione con quello di commercio equo e solidale: molte organizzazioni ambientaliste internazionali e associazioni benefiche indicano infatti questo come strumento utile per integrare politiche di sviluppo per la comunità.
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