«In Italia c'è un'emergenza legalità che ha assunto ormai dimensioni allarmanti non solo sul piano politico ma su quello sociale ed educativo».
E' il commento del presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero alla denuncia della Corte dei Conti sull'aumento dei reati di corruzione e degli sprechi ai danni della Pubblica Amministrazione.«La situazione delineata dalla Corte - afferma Olivero - mostra un Paese che ha abbassato paurosamente il livello di legalità, il rispetto per le regole, il senso dello Stato, senza i quali è impossibile non solo realizzare ma anche solo immaginare il bene comune, come dimostrano oltre agli illeciti gli sprechi denunciati, le opere incompiute, le inefficienze. Senza neppure dimenticare che in questo clima di illegalità finiscono per prosperare i sistemi della criminalità organizzata«Quella italiana - conclude il presidente Olivero - è una crisi non solo politica ma morale e culturale. La questione della legalità è un'emergenza sociale, per le ripercussioni sul piano dei costi e delle risorse sprecate e distratte alla comunità, ma è anche un'emergenza educativa che riguarda i valori che trasmettiamo alle future generazioni e il rischio grave della sfiducia nelle istituzioni e nella democrazia». L'antidoto contro l'illegalità è «non solo il controllo, ma anche la partecipazione dei cittadini»: «Dobbiamo tornare tutti ad investire con forza sulla cultura della partecipazione e della legalità, sul valore del bene comune come fondamento del senso dello Stato».
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