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03 settembre 2007

Il tempo delle trombette


Bisogna far capire a quei turisti che hanno creduto alle fandonie su Napoli, scegliendo altre città per le loro vacanze estive, che hanno commesso un grosso errore.
Allora, per recuperare il volto sfregiato della bella signora del Sud,
si dia vita a nuove manifestazioni di musica e di canzoni, però attenzione questa volta non basta solo il grande palco a Piazza del Plebiscito perchè ce la giochiamo tutta, quindi occorre qualcosa di diverso… ecco, facciamo tornare la Piedigrotta!
Il ritorno all’antico piace ai “napoletani di dentro” e poi una cosa così spettacolare, con i carri, i cappellucci, le bancarelle, con i bomboloni, le trombette vedrai che tutto questo alimenterà anche la fantasia dei “napoletani di fuori”. Sarà una grande festa, con la farina ma niente forche, mi raccomando.Da questo immaginario turpiloquio, molto stupido, è nata l’idea di mettere in scena una puntata dell’opera omnia bassoliniana.Per la Piedigrotta è partito subito il carrozzone di una già nota e premiata ditta, la quale ha già coordinato simili organizzazioni. Insomma tutto collaudato da tre lustri a questa parte. E si può contare anche sul rientro dei registi, degli scenografi, dei tecnici delle luci per illuminare le strade, dei maghi, di quelli “la sai l’ultima…? ”
e del cantante, della cantante, dei pupi. Serve l’ammuina delle trombettelle, insomma, per allontanare i rumori . Napoli è fatta così, è composta da gente festaiola. Vedrete, andrà tutto bene!La Piedigrotta, non si sa ancora quanto costerà, è stata affidata all’attuale presidente dell’Ente del Turismo di Napoli, ex capo della segreteria al Comune nel periodo di Bassolino sindaco, che poi è stato uno dei capi del Comitato pro - Iervolino nella prima discesa in campo di “Rosetta, Rosetta”, poi presidente del Festival della Pizza, poi organizzatore di serate comandate, ballate e cantate, poi... dove soggiorna oggi, all’EPT.Da non dimenticare, per non togliergli merito, qualche sua scappatella all’estero, ambasciatore della Napoli capitale del Sud e anche di qualche altra parte… come è brutto quando i ricordi non tornano.
Comunque l’organizzatore della Piedigrotta in questione è andato a “novaiorca” in occasione della maratona Park to Park in compagnia di una dozzina di napoletani che contano, invitati e spesati di tutto. Vuoi vedere che ci rimettevano anche qualche eurocent...Le cose bisogna farle bene, o no?
E, loro, si che se ne intendono! Spesso accade anche che non c’è bisogno di nominare vari consulenti. Quelli bisogna conservarli per il Pil… della Regione, del Comune, della Provincia (quest’ultimo Ente pubblico, in verità, entra poco nei giochi, forse è nel “tutto compreso”.
Il Pil è il prodotto interno lordo, il Pin è il prodotto interno netto, cioè pulito perché si devono detrarre le spese per consulenze. L’ operazione non è neanche di straordinaria ragioneria, perchè le consulenze sono fisse e rappresentano il denominatore comune a tutte le altre operazioni delle altre istituzioni napoletane, comprese le province.La Piedigrotta scaccia i rumori perché ne deve mettere in onda altri più assordanti. Ma, si riesce a coprire il “suono” delle seghe che tagliano i secolari, mai curati, alberi nella zona alta di Napoli? Mettono fine ai pianti dei familiari per le gestanti che hanno ingoiato il virus portatore di polmonite al II Policlinico?
Chi non ricorda il palo assassino di Via Caracciolo? Vi morì una giovane donna di passaggio.
E, dopo che cosa è stato fatto? Ne hanno cambiato solo qualcuno.Il cancro scatenato dai rifiuti e dalla diossina ha fatto metastasi. Si fanno i conti, ora. Ma chi li fa è sempre un affiliato delle istituzioni. Tutto o.k., il pericolo è passato.Veltroni è venuto a Napoli per il Partito Democratico, si ha tutta l’impressione che non tutti quelli che comandano credano al cambiamento politico promesso e che il collocamento aperto dal sindaco di Roma serva unicamente ad allontanare i problemi soprattutto di Napoli.Infatti è cambiata anche la foto di gruppo; in quella scattata con Walterino, c’erano soltanto Bassolino, Iervolino e Teresa Armato, che De Mita apostrofò “pia donna di potere”. Oggi Teresina” vale tanto oro quanto pesa. A proposito di questa nuova configurazione, viene in mente un passaggio biblico: “quattro erano i tre evangelisti, Luca e Matteo il quale morì”. Politicamente, sia chiaro!Lunga vita a tutti! Napoli ha bisogno di lor signorie. E lor signorie dei nostri soldi.

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