Il
presidente delle Acli chiude il 24° Congresso nazionale
No a disimpegno, sfiducia e antipolitica. Attraverso l’aggregazione e la partecipazione dei
cittadini «è possibile cambiare
il Paese». Il presidente delle Acli Andrea
Olivero, rieletto ieri alla guida dell’associazione, ha chiuso oggi a
Roma il 24° Congresso nazionale delle ACLI
dedicato al tema “Rigenerare comunità per
ricostruire il Paese”.
«Il
nostro riformismo deve essere animato dalla convinzione e della speranza che
attraverso l’impegno e la partecipazione il cambiamento è possibile» ha
detto Olivero, che ha rivendicato la
«vocazione popolare» dell’associazione, «che sta dalla parte della gente perché
tra la gente è radicata». «La nostra funzione – ha
aggiunto il presidente delle Acli – non è solo quella dell’assistenza, ma della
promozione della dignità di ciascuno, dell’aggregazione e dell’accompagnamento
delle persone in un processo di consapevolezza e responsabilità».
«Aggregare le persone – ha
concluso – significa non lasciarle sole con i loro problemi: offrire la speranza che ci può essere una risposta
sociale e politica alle loro difficoltà».
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