Gli operatori chiedono il rilancio dei Buoni Vacanza
Finiti anche loro sotto scure Governo Monti
I Buoni Vacanze, introdotti dalla legge
135/2001 e volti a favorire il “turismo sociale” ovvero il turismo
delle fasce deboli, dopo due anni di erogazione, sono finiti, anche
loro, sotto la scure del Governo Monti che con D.L. 5/12 su “Semplificazione e
Sviluppo”, li ha abrogati.
Immediatamente il Ministro del Turismo, Piero Gnudi, ha
disposto che l’emanazione dei Buoni Vacanza, già prevista per tutto il 2012,
dovrà cessare dal 9 settembre e che, per la stessa data, tutti quelli ancora in
circolazione dovranno essere utilizzati o restituiti.
In data 28 luglio 2011, in
epoca quindi non sospetta, un gruppo di parlamentari appartenenti a quasi tutte
le forze politiche del Paese, presentasse una proposta di legge (depositata in
Parlamento con il n. C4558) per una riforma totale della vigente disciplina
nell’intento di adeguarla alle altre più avanzate in Europa e, più precisamente
a quella francese, di sicuro oggi la più evoluta anche in considerazione
dell’attuale situazione di stallo dell’economia dell’Unione. Il modello
transalpino, infatti, oltre a stimolare la domanda interna e la
destagionalizzazione, consente anche una parziale defiscalizzazione tributaria e
degli oneri sociali.
L’importanza per il settore turismo, per il quale i Buoni Vacanza potrebbero
rappresentare una potente leva di rilancio, soprattutto in presenza di interventi
strutturali e decisivi come questo, è quindi fondamentale.
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