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07 gennaio 2011

La sfida del turismo sociale di Vitale

Nasce dalla volontà di “fare turismo” non solo a livello nazionale e regionale ma anche locale il volume “Diario di un viaggio nella sfida del turismo e del buon vivere” di Pino Vitale, presidente nazionale del Cta e massino esperto di turismo sociale. La pubblicazione passa in rassegna progetti e iniziative promosse per lo sviluppo del turismo inteso come strumento d’incontro e di socializzazione. Dall’approvazione della legge del 1998, grazie all’introduzione dei buoni vacanza in Italia, per un ammontare che varia, tra il 20 e il 45% della spesa effettuata, alla dura presa di posizione, nel 2000, del Cta contro la tassa di soggiorno, “una posizione - ricorda Vitale - motivata dal fatto che l’imposta a carico dei visitatori era il frutto di una vecchia impostazione, sconosciuta, peraltro, a tutti i paesi europei che avevano già modernizzato la propria industria turistica”, dalla progressiva affermazione del “made in Irpinia” all’entrata in Internet del Cta. E’ Vitale a sottolineare come proprio la presenza sul web abbia rappresentato uno strumento decisivo per lo sviluppo delle regioni meridionali. «Capimmo - prosegue Vitale - che la rete poteva contribuire allo sviluppo del settore, ponendo una maggiore attenzione alle risorse turistiche e culturali, che costituiscono, peraltro, la base per il progresso e la crescita di una nuova imprenditoria che è quella dell’online». A cambiare, ribadisce Vitale, è la concezione stessa del turismo, grazie alla possibilità di dialogare attraverso il web con i propri soci e di offrire una variegata serie di servizi. Altra tappa fondamentale è nel 2001 l’istituzione del Telefono Verde, servizio telefonico pensato per offrire ai disabili una risposta qualificata alle loro esigenze di una vacanza, grazie alla presenza du operatori professionali in grado di fornire, in tempo reale, informazioni e prenotazioni relative alle strutture turistiche. Tra le costanti dell’impegno del Cta l’attenzione a tutte le iniziative turistiche volte a favorire la cooperazione internazionale e l’amicizia tra i popoli, soprattutto dopo il duro contraccolpo subito dai flussi turistici nel 2001, all’indomani dei sanguinosi attentati terroristici negli Usa, che aveva determinato una vera psicosi tra i viaggiatori. Crisi che proseguirà anche negli anni successivi. Di qui la proposta di Vitale di ridurre l’Iva su biglietti aerei e ferroviari e di ripristinare il Ministero del turismo per dare un segnale forte ai viaggiatori e agli operatori turistici. E proprio la scommessa di incrementare le presenze turistiche nel Mezzogiorno ritorna con forza nel volume, in particolare in occasione dei trent’anni della fondazione della Convention Internazionale del turismo sociale nel 2001. Una scommmessa che non può non partire dal turismo rurale e dunque dall’integrazione tra i diversi settori dell’economia, dall’agricoltura all’industria, nel segno di un turismo sostenibile, attraverso la promozione di incentivi, servizi e invesimenti per chi sceglieva le regioni del Sud. Tanti i traguardi degni di essere ricordati. Nel 2006 il Cta celebre la Giornata Mondiale del turismo con iniziative turistiche in tutta la Campania ed è ancora nel 2006 che l’allora assessore regionale Di Lello approva finalmente il disegno di legge sul turismo, definendo la suddivisione delle competenze tra i diversi enti. Un percorso proseguito anche nel segno della solidarietà con l’impegno del Cta per le vittime del sisma dell’Abruzzo e l’attenzione alle aree del Sud del mondo e comunque sempre nel segno delle fasce più deboli.

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