''Sulla tassa di soggiorno il ministro del Turismo Brambilla tace e il ministro per la Semplificazione normativa Calderoli complica. Le soluzioni di Calderoli sono delirio allo stato puro, un pasticcio incredibile ideato per fare cassa ma che alla fine produrranno danni solo al turismo. Il bello e' che tutto avviene senza che il ministro Brambilla si renda minimamente conto di cio' che sta accadendo''. Lo dichiara Armando Cirillo, responsabile Turismo del Pd. ''Nella manovra correttiva del 2010 il Governo ha dato la possibilita' al Comune di Roma di introdurre la tassa di soggiorno fino a 10 euro per notte di soggiorno, senza uno scopo preciso, per rispondere ad esigenze di equilibrio economico - finanziario. Adesso si utilizza il federalismo fiscale municipale per dare la possibilita' anche agli altri comuni capoluogo di provincia di istituire la tassa di soggiorno , ma in questo caso da 0,5 a 5 euro per notte di soggiorno. A differenza del ''modello Roma'', entra in campo uno scopo volutamente lasciato in modo generico: la tassa di soggiorno sara' istituita per finanziare interventi in materia di turismo, che in altri termini significa tutto e niente - prosegue l'esponente del Pd -. L'altra sorpresa arriva nelle osservazioni per il parere parlamentare dove si chiede al Governo di valutare ancora una volta il ruolo che potrebbero avere le Province, che d'intesa con i comuni non capoluogo di provincia , potrebbero istituire una tassa di soggiorno. In tutto questo ragionamento ci si dimentica clamorosamente che sono le Regioni ad avere competenze esclusive in materia di turismo. Al Ministro Calderoli consigliamo un periodo di riposo, e al ministro Brambilla di uscire dal torpore invernale e far capire perche' ricopre il suo incarico''
Nessun commento:
Posta un commento