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27 giugno 2010

La vacanza? Si prenota con un semplice clic

Prenotare l'agognata vacanza direttamente al computer, evitando code e attese in agenzia. Una cosa che i turisti europei praticano da tempo - uno su tre acquista, infatti, pacchetti turistici nel Belpaese direttamente sul web - e che si va diffondendo sempre più anche in Italia: i connazionali che hanno prenotato quest'anno la propria vacanza estiva via Internet sono infatti un milione e 300mila. Una cifra decisamente importante se si considera che – secondo un rapporto Unioncamere-Isnart per l'Osservatorio Nazionale del Turismo - su un totale di 24,5 milioni di italiani che hanno intenzione di prendere un periodo di ferie tra luglio ed agosto, solo il 28% ha già prenotato e di questi, appunto, un quinto lo ha fatto on line.

«Il ruolo di Internet - ha osservato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - è sempre più centrale nel turismo, sia come strumento di intermediazione diretta e indiretta per le imprese che come leva aggiuntiva promozionale e pubblicitaria. È una grande opportunità che va sfruttata e ancor più fortemente integrata con gli altri canali tradizionali, perchè è la frontiera su cui una massa enorme di giovani consumatori si muove già».

Cosa dicono i dati. L'85% degli operatori offre alla propria clientela la possibilità di prenotare tramite il web, utilizzando e-mail, siti di proprietà o grandi portali; il 61,2% delle imprese è abilitata a ricevere prenotazioni direttamente on line; il 32,1% degli operatori si serve di agenzie di viaggio on line; il 19,8% delle imprese è presente su social network, Facebook in testa, sul quale sono presenti il 44,8% degli Ostelli della gioventù, il 43,6% dei villaggi ed oltre il 30% degli alberghi a 4 e 5 stelle. Nel primo trimestre 2010, il 34,5% della clientela delle strutture ricettive italiane ha prenotato via rete, quota che sale al 41,3% per i soggiorni in città. Le prenotazioni sono avvenute tramite il contatto diretto con la struttura attraverso il sito web (12,5%), l'invio di e-mail (15,6%) e l'utilizzo dei grandi portali di settore (6,4%).

Anche i tour operator internazionali che lavorano con l'Italia usano sempre di più il web per la vendita dei pacchetti. Lo fa il 62,4% degli operatori europei (oltre l'80% in Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria e Regno Unito), il 90% di quelli coreani, l'80% degli australiani, il 56% degli indiani, il 44% degli americani e il 30% dei giapponesi. Sul totale delle vendite, i tour operator europei vendono online il 44,5%, il 32,8% gli indiani, il 45,8% gli statunitensi, il 48,1% gli australiani, il 51,1% i coreani e il 60% i giapponesi.

I paesi che fanno più vacanze. A proposito di vacanze, gli italiani - dopo francesi e spagnoli - sono tra i lavoratori che usano il maggior numero di ferie all'anno. Lo afferma il Daily Mail riferendo di un sondaggio effettuato per conto dell'agenzia di viaggi on line Expedia che ha esaminato le ferie di cui godono i lavoratori di 13 paesi del mondo. Secondo i risultati, i francesi sono quelli che hanno il maggior numero di giorni di vacanza: 37,5 all'anno utilizzati quasi completamente, dalla maggior parte dei lavoratori. Seguono a ruota gli italiani e gli spagnoli che, su circa 32 giorni di ferie annuali, ne usano rispettivamente in media l'82% e l'89%. I meno vacanzieri, oltre che più penalizzati da contratti di lavoro austeri, risultano i giapponesi, con soli 16,5 giorni di vacanza all'anno (che sfruttano mediamente solo al 50%). Basso il numero di giorni liberi anche negli Stati Uniti dove ai lavoratori sono riservati 17 giorni di ferie ogni anno, di cui se ne usano circa 14.
I paesi dell'Europa centrale e settentrionale invece godono delle ferie più lunghe tra i 13 esaminati: in Gran Bretagna si prevedono 28 giorni (di cui in genere si sfrutta il 91%), in Danimarca addirittura 29 (con il 93% sfruttati) e in Germania e in Svezia 27,5.

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