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14 luglio 2009

PRESENTAZIONE DELLA NUOVA ENCICLICA SOCIALE DI BENEDETTO XVI

CARITAS IN VERITATE
Mercoledì 15 luglio 2009, dalle ore 18.45, a Montecitorio (presso la Sala Berlinguer, Via Uffici del Vicario, 21– Roma) l’Associazione PeR (Persone e Reti) organizza la presentazione della nuova enciclica sociale di Benedetto XVI “CARITAS IN VERITATE”.All’incontro, introdotto dall’On. Luigi BOBBA (Presidente Associazione Persone e Reti e Vice Presidente Commissione Lavoro Camera dei Deputati), interverranno due relatori autorevoli quali Mons. Giampaolo CREPALDI (Segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, autore di un recente libro dedicato a queste tematiche “Globalizzazione. Una prospettiva cristiana”) ed il Prof. Stefano ZAMAGNI (Docente all’Università di Bologna, uno dei principali consulenti per la stesura del testo dell’Enciclica).
“La nuova Enciclica di Papa Benedetto XVI è un testo di grande novità per i temi trattati. Al centro dell’attenzione viene posta la crisi globale, il legame tra questione sociale e antropologica, la necessità di nuove regole per il governo dell’economia. Inoltre, per la prima volta troviamo un riferimento diretto al ‘non profit’. Dunque, un documento rilevante che pone interrogativi seri alla politica” (Luigi Bobba)“Tra globalizzazione e dottrina sociale della Chiesa esiste un nesso molto intimo di cui potremmo precisare la radice ultima nei termini seguenti: la dottrina sociale, che si radica nel messaggio evangelico, possiede una spinta unificante per l’intero genere umano. Da un lato la globalizzazione è sempre maggiormente accolta dentro la dottrina sociale a mano a mano che si susseguono le encicliche sociali, dall’altro la dottrina sociale si globalizza sempre di più. Un aspetto senz’altro importante della dimensione di globalità della dottrina sociale della Chiesa è quello antropologico. Quella cristiana è, infatti, un’antropologia di totalità; essa getta uno sguardo su tutto l’uomo e su tutti gli uomini, non vuole dimenticare nessun aspetto della vita umana” (Mons. Giampaolo Crepaldi)“È dunque quanto mai opportuna l’insistenza della Caritas in veritate sulla necessità di attuare una governance globale, di tipo sussidiario e poliarchico. Ciò implica il rifiuto di dare vita a una sorta di superstato e l’urgenza di completare e aggiornare l’opera svolta nel 1944 a Bretton Woods quando si disegnò il nuovo ordine economico internazionale. Si tratta di affiancare all’attuale assemblea delle Nazioni unite una seconda assemblea in cui siedano i rappresentanti delle varie espressioni della società civile transnazionale; dare vita al Consiglio di sicurezza socio-economica delle Nazioni unite in appoggio a quelle di sicurezza militare; istituire una Organizzazione mondiale delle migrazioni e una Organizzazione mondiale per l’ambiente; intervenire sul Fondo monetario internazionale per affrontare il problema di una valuta globale e realizzare la riforma delle riserve monetarie globali, come è stato proposto dalla conferenza delle Nazioni unite del 23 giugno scorso”(Stefano Zamagni)

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