Anno scolastico deve durare 200 giorni. Dove si mettono bambini?
Fa discutere il ddl legge 408 promosso dal senatore del Pdl Giorgio Rosario Costa che propone il rinvio dell'apertura dell'anno scolastico: il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini si è detta "molto aperta" all'idea, ma lo schieramento dei favorevoli si è dimostrato decisamente scarno, e l'altolà è arrivato in primis dalla Lega. Iniziare le lezioni dopo il 30 settembre, infatti, per il ministro dell'Istruzione "servirebbe al turismo"; concorda il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, ma chiede "una valutazione attenta" ricordando i genitori che lavorano. Totalmente contraria la Lega: "Significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti. Dove mettono i bambini?". Contrari anche Pd, Idv e Flc Cgil, per Uil Scuola si può approfondire. Le Regioni sono divise. Approva, con qualche se, Confurismo. Per quanto riguarda i diretti interessati, gli studenti appaiono molto scettici, mentre forte perplessità, se non critica, arriva da presidi e associazioni delle famiglie. La proposta del rinvio è stata rilanciata oggi, a due anni dalla presentazione della sintetica proposta ('Per le scuole di ogni ordine e grado l'anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre'), peraltro non ancora esaminata dalla commissione Cultura di palazzo Madama, e nemmeno calendarizzata. La kermesse dialettica è stata avviata dal responsabile dell'Istruzione, che intervistata da Sky Tg24, ha spiegato che di questa idea "si discute da tempo. Io sono molto aperta su questo - ha ammesso Gelmini -. Il nostro Paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze". Favorevole al ddl Costa il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, secondo cui sarebbe "utile per il turismo", a patto che però venga valutata "con attenzione", soprattutto riguardo alle esigenze dei genitori che lavorano. Tra i consenzienti ad avviare l'anno scolastico con due-tre settimane di ritardo anche il presidente di Confturismo Bernabò Bocca, il quale ha però specificato: dovrà "essere esaminata nei dettagli" per evitare che si risolva in "un incentivo ai turisti italiani di viaggiare all'estero". Il 'popolo' dei favorevoli finisce qui. O quasi, visto che un sondaggio poco scientifico, però indicativo, realizzato dalla redazione di Sky.it ha fatto riportare un sorprendente 67% di votanti a favore verso "l'inizio dell'anno scolastico dal primo ottobre". Ma il numero dei contrari al ddl Costa ha assunto nel corso della giornata proporzioni sempre maggiori. Il là è stato dato dalla Lega, che attraverso la senatrice Irene Aderenti ha prima sottolineato che "la direttiva europea prevede 200 giorni va rispettata" e poi aggiunto che "estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti, perché alla fine di agosto la maggior parte iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini?". Sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso il Pd, tramite la senatrice Mariapia Garavaglia: "L'anno scolastico - ha detto - deve durare 200 giorni, perché le esigenze scolastiche sono oggi modellate sul resto d'Europa. In nome di fantomatici vantaggi per il turismo - ha aggiunto Garavaglia - oggi si vuole indebolire l'istruzione delle generazioni più giovani".
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