Il Dpcm dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri
Il Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che disciplina le modalità di iscrizione negli elenchi del 5 per mille dovrebbe essere approvato venerdì in Consiglio dei ministri. Il decreto - questo è certo - è già pronto e ha ricevuto i necessari via libera dei ministeri competenti (Lavoro, Salute e Politiche sociali, Miur e Mef), quindi si tratterebbe solo di calendarizzarlo, e l'orientamento del governo - che d'altronde è obbligato a stringere i tempi - è quello di discuterlo direttamente nel primo Consiglio dei ministri utile, cioè quello di venerdì 3 aprile.
Secondo le prime indiscrezioni il decreto non conterrebbe nulla di nuovo rispetto a quanto dice la Finanziaria: confermati, ovviamente, i destinatari del contributo (recuperati i servizi sociali dei comuni) e confermate anche (purtroppo per le onlus) le complicate procedure di iscrizione fatte di un primo invio di dati per via telematica e di un altro successivo invio di documenti "tradizionali" via raccomandata. Lo sblocco del Dpcm (che, ricordiamo, potrebbe essere solo firmato in Consiglio, per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale in un secondo tempo) è importante anche perché permetterà all'Agenzia delle Entrate di diramare le istruzioni tecniche necessarie agli enti per attivare la procedura di iscrizione telematica.
Nessuna notizia invece, per ora, del previsto decreto del ministero dell'Economia che dovrebbe esplicitare i criteri "sociali" che qualificherebbero le associazioni sportive dilettanstiche al 5 per mille di quest'anno. Il ministero, sempre secondo la stessa fonte, non avrebbe ancora messo mano al decreto, quindi si prevedono tempi lunghi e, di conseguenza, futuri problemi interpretativi.
Secondo le prime indiscrezioni il decreto non conterrebbe nulla di nuovo rispetto a quanto dice la Finanziaria: confermati, ovviamente, i destinatari del contributo (recuperati i servizi sociali dei comuni) e confermate anche (purtroppo per le onlus) le complicate procedure di iscrizione fatte di un primo invio di dati per via telematica e di un altro successivo invio di documenti "tradizionali" via raccomandata. Lo sblocco del Dpcm (che, ricordiamo, potrebbe essere solo firmato in Consiglio, per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale in un secondo tempo) è importante anche perché permetterà all'Agenzia delle Entrate di diramare le istruzioni tecniche necessarie agli enti per attivare la procedura di iscrizione telematica.
Nessuna notizia invece, per ora, del previsto decreto del ministero dell'Economia che dovrebbe esplicitare i criteri "sociali" che qualificherebbero le associazioni sportive dilettanstiche al 5 per mille di quest'anno. Il ministero, sempre secondo la stessa fonte, non avrebbe ancora messo mano al decreto, quindi si prevedono tempi lunghi e, di conseguenza, futuri problemi interpretativi.
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