Translate

21 dicembre 2008

I tre segreti di Pulcinella

I pochi pensieri suggeriti a Pulcinella dal presente ciclone giudiziario ruotano tutti intorno al suo famoso «segreto».
Il primo, riguarda il significato dell'espressione che lo designa.
Il secondo, il bisogno di lodarne una nuova interpretazione.
Il terzo, il proposito di onorare gli eventi in corso con una filastrocca degna del loro rango.
Registro questi pensieri nella forma vereconda che mi sembra opportuno attribuire, in questa circostanza, alla parlata notoriamente scurrile della maschera acerrana.
1. Mi pare che a scatenare questa buriana siano state la scoperta e la rivelazione di qualcosa che in fondo tutti, in città, hanno sempre saputo, vale a dire la presenza dell'intreccio politica-affari-camorra in quasi ogni ramo e settore della pubblica amministrazione. Stando così le cose, io, Pulcinella citrullo, potrei anche sostenere, a buon diritto, che gli arcani finalmente disvelati sono soltanto un classico esempio del segreto che porta il mio nome. So che affermando questo rischio di passare per un grossolano cafone, ma più grossolani e cafoni di me credo che siano coloro che credono che tutti i segreti appena scoperchiati fossero veri segreti.
2. Il tentativo più ardito e toccante di formulare e lanciare una nuova interpretazione del significato dell'espressione «segreto di Pulcinella » è stato compiuto proprio in questi giorni da un mio vecchio fan. Questo mio fan è il signor Bruno Leone, l'ottimo guarattellaro che da circa trent'anni, nei suoi spettacoli, sulla scena del suo teatrino, affiancando il suo volto alla mia maschera, mi presta la sua voce opportunamente resa chioccia, come si conviene, da quello speciale aggeggino che gli esperti del mio ramo chiamano «pivetta». Questa sua nuova interpretazione il signor Leone l'ha enunciata in un'intervista rilasciata in occasione dei festeggiamenti che gli sono stati tributati giovedì dalla fondazione Premio Napoli nell'ambito della rassegna «Voci della città ». A suo parere, dunque, l'espressione «segreto di Pulcinella», che ha sempre avuto il significato di cosa – benché taciuta, negata o nascosta per pudore, convenienza, ingenuità, stoltezza, ipocrisia, conformismo e simili – perfettamente nota, avrebbe un senso, una funzione e uno scopo del tutto diversi. Essa infatti – sempre a suo parere – non ci invita affatto, come potremmo credere, a sfatare l'importanza di quei supposti segreti che in effetti (come quelli spifferati in questi giorni dai nostri procuratori) erano da un pezzo di pubblico dominio. Ci invita al contrario a scoprire (udite, udite) «l'importanza delle cose che non sono importanti». E quali sarebbero queste cosette prive di importanza delle quali urge scoprire l'importanza? Sono quelle alla quali (aprite bene le orecchie) «soltanto l'amore convince a dar peso». Interpretazine non meno originale che (almeno per me) lusinghiera, giacché mi autorizza a rivelare che il mio vero, grande segreto è quello di essere, per la potenza del mio messaggio amoroso, un alunno di San Paolo.
3. (Boomerang) Si rivelò fatale per la gauche culturale di questa capitale e per la sua epocale battaglia contro il Male la Questione Morale

Nessun commento:

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

Flv Player