Presentata interrogazione dei senatori del Pd Luigi Bobba e Francesco Ferrante
"Il Ministro Padoa Schioppa intende o meno emanare il decreto che permetterà finalmente di erogare le quote del 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi 2006? E non ritiene opportuno modificare il decreto di attuazione della finanziaria 2006, visto il ritardo di due anni, al fine di prevedere modalità analoghe a quelle già sperimentate nell’erogazione dell’otto per mille? E cosa farà per eliminare questo ingiustificato ritardo?". Lo chiedono i senatori del Partito Democratico Luigi Bobba e Francesco Ferrante in un’interrogazione rivolta al Ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa. "Solo lo scorso 12 ottobre l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che le somme da ripartire ai soggetti aventi diritto- per le dichiarazioni dei redditi 2006 - erano state individuate. Ma, ad oggi, non è stato ancora emanato il decreto del Ministero dell’economia, per il riparto delle quote del 5 per mille. Si tratta di un decreto che poi dovrà essere trasmesso alla Corte dei Conti la quale procede alla registrazione e, solo dopo, le somme saranno rese disponibili per gli enti beneficiari, presso i ministeri competenti. L’ulteriore ritardo accumulato dal Ministero dell’economia, dopo la trasmissione dei dati da parte delle Agenzie delle Entrate, sarebbe da imputare alla mancanza di un’apposita voce nel capitolo di bilancio dei singoli ministeri, per cui è necessario chiedere, a ciascuno di essi, dove apporre la somma, e attendere una risposta per poter predisporre il decreto di ripartizione delle quote". "Le procedure, obiettivamente farraginose, sono responsabili dei gravi ritardi e - spiegano Bobba e Ferrante - contraddicono la precisa volontà delle decine di milioni di cittadini che nel 2006 e nel 2007 hanno deciso di vincolare il 5 per mille dell’Irpef alle organizzazioni di volontariato, agli enti di ricerca scientifica, ad associazioni ambientaliste e di promozione sociale. Speriamo che la situazione cambi, altrimenti le associazioni rischiano di avere le risorse nel 2023!" "E’ necessario, per l’attività delle organizzazioni beneficiarie e per il pieno rispetto della volontà dei cittadini, stabilizzare la misura e privarla di qualsiasi previsione di tetto. L’accoglimento da parte del governo, nel corso dell’approvazione della Finanziaria in Senato, di un ordine del giorno che lo impegna ad incardinare in forma stabile il 5 per mille non è evidentemente sufficiente. Chiediamo quindi, in particolare al Ministro Padoa Schioppa, di intervenire sia sui ritardi accumulati nella destinazione delle risorse sia per la stabilizzazione della misura del 5 per mille".
"Il Ministro Padoa Schioppa intende o meno emanare il decreto che permetterà finalmente di erogare le quote del 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi 2006? E non ritiene opportuno modificare il decreto di attuazione della finanziaria 2006, visto il ritardo di due anni, al fine di prevedere modalità analoghe a quelle già sperimentate nell’erogazione dell’otto per mille? E cosa farà per eliminare questo ingiustificato ritardo?". Lo chiedono i senatori del Partito Democratico Luigi Bobba e Francesco Ferrante in un’interrogazione rivolta al Ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa. "Solo lo scorso 12 ottobre l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che le somme da ripartire ai soggetti aventi diritto- per le dichiarazioni dei redditi 2006 - erano state individuate. Ma, ad oggi, non è stato ancora emanato il decreto del Ministero dell’economia, per il riparto delle quote del 5 per mille. Si tratta di un decreto che poi dovrà essere trasmesso alla Corte dei Conti la quale procede alla registrazione e, solo dopo, le somme saranno rese disponibili per gli enti beneficiari, presso i ministeri competenti. L’ulteriore ritardo accumulato dal Ministero dell’economia, dopo la trasmissione dei dati da parte delle Agenzie delle Entrate, sarebbe da imputare alla mancanza di un’apposita voce nel capitolo di bilancio dei singoli ministeri, per cui è necessario chiedere, a ciascuno di essi, dove apporre la somma, e attendere una risposta per poter predisporre il decreto di ripartizione delle quote". "Le procedure, obiettivamente farraginose, sono responsabili dei gravi ritardi e - spiegano Bobba e Ferrante - contraddicono la precisa volontà delle decine di milioni di cittadini che nel 2006 e nel 2007 hanno deciso di vincolare il 5 per mille dell’Irpef alle organizzazioni di volontariato, agli enti di ricerca scientifica, ad associazioni ambientaliste e di promozione sociale. Speriamo che la situazione cambi, altrimenti le associazioni rischiano di avere le risorse nel 2023!" "E’ necessario, per l’attività delle organizzazioni beneficiarie e per il pieno rispetto della volontà dei cittadini, stabilizzare la misura e privarla di qualsiasi previsione di tetto. L’accoglimento da parte del governo, nel corso dell’approvazione della Finanziaria in Senato, di un ordine del giorno che lo impegna ad incardinare in forma stabile il 5 per mille non è evidentemente sufficiente. Chiediamo quindi, in particolare al Ministro Padoa Schioppa, di intervenire sia sui ritardi accumulati nella destinazione delle risorse sia per la stabilizzazione della misura del 5 per mille".
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