E' il Nord Africa la nuova frontiera del turismo mondiale.
In particolare Libia e Algeria sono i due paesi che nel prossimo futuro potrebbero avere maggiore sviluppo. A dirlo e' il World Travel Market Global Trend Report 2007 diffuso nel corso della fiera del turismo WTM di Londra, conclusasi pochi giorni fa, e realizzato da Euromonitor International, societa' tra le piu' prestigiose a livello mondiale per le ricerche di mercato.Stando al Rapporto di Euromonitor per Wtm, anche Libia e Algeria potrebbero a breve beneficiare dello sviluppo turistico gia' visto nell'area per Egitto, Tunisia e Marocco. Quest'ultimo stato in particolare ha avuto un incremento nel 2007 dell'8% del turismo con 7 milioni di visitatori, come risultato di un forte programma a favore del settore da parte del governo marocchino. A contribuire a tale incremento anche gli accordi fatti con le compagnie low cost come easyJet, Ryanair e Air Berlin verso destinazioni come Marrakech, Agadir e Fez, che permettono oggi l'arrivo di molte piu' persone in diversi periodi dell'anno.
Secondo il Rapporto Libia e Algeria sono state frenate finora da motivi politici, ma se gli esempi dei paesi vicini dovessero coinvolgerli, avrebbero le stesse, se non maggiori, possibilita' di sviluppo turistico, grazie a fattori quali il mare, il sole e la spiaggia, oltre alle ricchezze archeologiche e storiche.
A riprova di questa tendenza, secondo l'analisi di Euromonitor e Wtm, anche i recenti investimenti di grossi gruppi alberghieri, come Accor che prevede l'apertura di 36 strutture in Algeria entro il 2015 mentre Marriott International e Starwood Hotels & Resort sono gia' operativi in entrambi gli stati. Il Corinthia Group possiede a Tripoli l'unico cinque stelle della citta' mentre l'italiano Gruppo Norman sta realizzando sulla libica isola di Farwa un resort che potra' ospitare fino a 3800 persone.
Inoltre i due paesi sono al centro dell'interesse di grossi gruppi economici del Medio Oriente, in particolare dagli Emirati Arabi Uniti interessati a progetti in Algeria, sull'onda del Saudi Sidar Group e del Kuwait Safir Group, gia' presenti nel paese nordafricano.
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