Il presidente Vitale: è una leggina che
non serve a nulla e scontenta tutti (o quasi)
Estate 2014, Campania presa d'assalto da russi e cinesi.
Il CTA: "Modificare subito la nuova legge"
Il CTA: "Modificare subito la nuova legge"
Annunciato il ricorso al Tar.
I dati: turismo balneare -70%, un tracollo economico
I dati: turismo balneare -70%, un tracollo economico
L’estate volge al termine e, come ogni anno, si iniziano a
tirare le prime somme sull’andamento del turismo. Un’estate difficile e
particolare, contrassegnata dalla crisi ma anche dalle condizioni metereologiche
che non sono state per nulla favorevoli. In
Campania, un “termometro” fedele del settore è, senza dubbio, il Centro
Turistico Acli che, con il suo presidente nazionale Pino
Vitale, monitora con costanza la situazione. E il bilancio di quest’anno è in
chiaroscuro. “Sintetizzando – afferma Vitale – possiamo ben dire che, il turismo in Campania è stato salvato dagli stranieri. In Italia,
infatti, la regione è al primo posto per numero di presenze di visitatori
provenienti da fuori”. Come accade sempre più spesso, vanno molto bene la
Costiera Amalfitana e quella Cilentana. A Capri c’è stato un incremento del 3%,
Ischia ha sofferto un po’ di più rispetto agli altri anni. Mantiene l’Alto
Casertano con gli agriturismi. A Napoli a Salerno si è registrato un flusso di
nove milioni di persone grazie soprattutto al turismo crocieristico ed alla
presenza dei porti. Dal punto di vista culturale, poi, Napoli la fa da padrona,
così come Pompei. “Non abbiamo dati sull’Irpinia, perché non c’è nessun
osservatorio. Ma, a ragion veduta, sappiamo che le zone interne, come la
provincia di Avellino e il Sannio, continuano a soffrire, perché siamo in
presenza di un turismo senza soggiorno, più fuggi che mordi, che non porta
nessun tipo di riscontro economico”. Dunque, il concetto sembra essere
abbastanza chiaro: gli stranieri hanno salvato il turismo in Campania. “E’
chiaro – dice Vitale -. C’è un
incremento notevole di presenze di russi e cinesi. Diciamo che se non fosse per
loro…”. Dall’altro canto, a causa proprio del maltempo, il turismo balneare è
stato un vero e proprio disastro, con un -70% e perdite economiche di
grandissima portata. Ed in questo caso, entra in gioco il discorso della nuova
legge regionale. “Purtroppo – afferma il presidente del CTA – la nuova legge ha
previsto ben poche cose. Nel campo del turismo balneare assolutamente niente,
ad esempio. ma non solo. In pratica, è una legge che non disegna nessuna
strategia di sviluppo del turismo in Campania. Serve soltanto a riorganizzare
la macchina burocratica, ad eliminare gli Enti Provinciali per il Turismo e,
forse, a poter far dire che, dopo ben 30
anni, è stato fatto qualcosa. Invece è una vergogna e spero si possa
migliorare. Anzi, si deve migliorare”. "Dopo 30 anni di attesa si poteva
fare meglio, abbiamo l'impressione di una occasione perduta- dice ancora Pino
Vitale- manca tutto il riordino
legislativo dei vari settori, ad esempio l’albo regionale dei direttori
tecnici, l’albo regionale delle associazioni turistiche senza scopo di lucro,
l’albo delle agenzie di viaggio, le figure professionali e manca il riordino
delle classificazioni alberghiere ed
extra alberghiere. Credo sia
spropositato parlare di legge quadro - spiega Vitale - perché l'impianto è debole riducendosi
all'abolizione degli enti per il turismo e delle aziende di soggiorno senza
neppure la previsione di intesa con le amministrazioni locali e delle Unioni
dei Comuni che vengono davvero mortificati e tagliate fuori. Questa norma è
priva degli elementi nodali che dovrebbero caratterizzare una legge vera del
turismo in Campania (regione a grandissima vocazione turistica e culturale)
come ad esempio l’analisi dei flussi e dei settori sui quali puntare per
sancire una strategia unica di crescita dell’intero territorio”. “E’ grave ed inaudito – continua Vitale – che non ci sia un albo delle
associazioni turistiche. La legge prevede l’albo delle Pro Loco e concede loro
dei finanziamenti. Non abbiamo nulla contro le Pro Loco, ma esistono anche altre
associazioni. Abbiamo dato mandato ad un avvocato amministrativista per un
eventuale ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale). Stiamo ora
valutando, anche sulla scorta delle proposte che emergeranno durante questo
tour che stiamo effettuando in Campania per far conoscere la legge, di redigere
un dossier e di inviarlo al Presidente Stefano Caldoro, in collaborazione con
l’Università di Napoli. Un dossier con le proposte utili a migliorare la
legge”. Un impegno costante e sicuramente importante, quello del CTA. Che, nel
frattempo, non “dimentica” l’altra sua funzione, quella del turismo sociale.
Agli inizi di ottobre, infatti, a Lampedusa l’associazione presieduta da Pino Vitale donerà al Comune un
Info-Point, utile ad informare i turisti dell’isola, mettendo anche a
disposizione del personale specializzato.
3/09/14 A.P.
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