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07 settembre 2014

Il CTA........ ama il Gargano

In riferimento ai drammatici episodi legati all'alluvione nell'area Garganica, il Centro Turistico Acli attraverso il Presidente Nazionale Pino Vitale, esprime solidarietà e vicinanza verso la popolazione così duramente colpita e forte preoccupazione per il danno ambientale ed economico subito dal territorio a grande vocazione turistica.


03 settembre 2014

                                                                             


Il presidente Vitale: è una leggina che non serve a nulla e scontenta tutti (o quasi)
Estate 2014, Campania presa d'assalto da russi e cinesi. 
Il CTA: "Modificare subito la nuova legge"
Annunciato il ricorso al Tar.
 I dati: turismo balneare -70%, un tracollo economico

L’estate volge al termine e, come ogni anno, si iniziano a tirare le prime somme sull’andamento del turismo. Un’estate difficile e particolare, contrassegnata dalla crisi ma anche dalle condizioni metereologiche che non sono state per nulla favorevoli. In Campania, un “termometro” fedele del settore è, senza dubbio, il Centro Turistico Acli che, con il suo presidente nazionale Pino Vitale, monitora con costanza la situazione. E il bilancio di quest’anno è in chiaroscuro. “Sintetizzando – afferma Vitale – possiamo ben dire che, il turismo in Campania è stato salvato dagli stranieri. In Italia, infatti, la regione è al primo posto per numero di presenze di visitatori provenienti da fuori”. Come accade sempre più spesso, vanno molto bene la Costiera Amalfitana e quella Cilentana. A Capri c’è stato un incremento del 3%, Ischia ha sofferto un po’ di più rispetto agli altri anni. Mantiene l’Alto Casertano con gli agriturismi. A Napoli a Salerno si è registrato un flusso di nove milioni di persone grazie soprattutto al turismo crocieristico ed alla presenza dei porti. Dal punto di vista culturale, poi, Napoli la fa da padrona, così come Pompei. “Non abbiamo dati sull’Irpinia, perché non c’è nessun osservatorio. Ma, a ragion veduta, sappiamo che le zone interne, come la provincia di Avellino e il Sannio, continuano a soffrire, perché siamo in presenza di un turismo senza soggiorno, più fuggi che mordi, che non porta nessun tipo di riscontro economico”. Dunque, il concetto sembra essere abbastanza chiaro: gli stranieri hanno salvato il turismo in Campania. “E’ chiaro – dice Vitale -. C’è un incremento notevole di presenze di russi e cinesi. Diciamo che se non fosse per loro…”. Dall’altro canto, a causa proprio del maltempo, il turismo balneare è stato un vero e proprio disastro, con un -70% e perdite economiche di grandissima portata. Ed in questo caso, entra in gioco il discorso della nuova legge regionale. “Purtroppo – afferma il presidente del CTA – la nuova legge ha previsto ben poche cose. Nel campo del turismo balneare assolutamente niente, ad esempio. ma non solo. In pratica, è una legge che non disegna nessuna strategia di sviluppo del turismo in Campania. Serve soltanto a riorganizzare la macchina burocratica, ad eliminare gli Enti Provinciali per il Turismo e, forse, a poter far dire che, dopo ben 30 anni, è stato fatto qualcosa. Invece è una vergogna e spero si possa migliorare. Anzi, si deve migliorare”. "Dopo 30 anni di attesa si poteva fare meglio, abbiamo l'impressione di una occasione perduta- dice ancora Pino Vitale- manca tutto il riordino legislativo dei vari settori, ad esempio l’albo regionale dei direttori tecnici, l’albo regionale delle associazioni turistiche senza scopo di lucro, l’albo delle agenzie di viaggio, le figure professionali e manca il riordino delle classificazioni alberghiere ed extra alberghiere.  Credo sia spropositato parlare di legge quadro - spiega Vitale -  perché l'impianto è debole riducendosi all'abolizione degli enti per il turismo e delle aziende di soggiorno senza neppure la previsione di intesa con le amministrazioni locali e delle Unioni dei Comuni che vengono davvero mortificati e tagliate fuori. Questa norma è priva degli elementi nodali che dovrebbero caratterizzare una legge vera del turismo in Campania (regione a grandissima vocazione turistica e culturale) come ad esempio l’analisi dei flussi e dei settori sui quali puntare per sancire una strategia unica di crescita dell’intero territorio”.  “E’ grave ed inaudito – continua Vitale – che non ci sia un albo delle associazioni turistiche. La legge prevede l’albo delle Pro Loco e concede loro dei finanziamenti. Non abbiamo nulla contro le Pro Loco, ma esistono anche altre associazioni. Abbiamo dato mandato ad un avvocato amministrativista per un eventuale ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale). Stiamo ora valutando, anche sulla scorta delle proposte che emergeranno durante questo tour che stiamo effettuando in Campania per far conoscere la legge, di redigere un dossier e di inviarlo al Presidente Stefano Caldoro, in collaborazione con l’Università di Napoli. Un dossier con le proposte utili a migliorare la legge”. Un impegno costante e sicuramente importante, quello del CTA. Che, nel frattempo, non “dimentica” l’altra sua funzione, quella del turismo sociale. Agli inizi di ottobre, infatti, a Lampedusa l’associazione presieduta da Pino Vitale donerà al Comune un Info-Point, utile ad informare i turisti dell’isola, mettendo anche a disposizione del personale specializzato.
 3/09/14 A.P.     

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

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