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30 aprile 2014

IL 2013 DEL TURISMO IN ITALIA: I DATI UFFICIALI BANKITALIA E CISET

L'INCOMING SI ATTESTA A 33 MILIARDI, MENTRE L'OUTGOING A 20,3. SEMPRE ROMA IN TESTA TRA LE PROVINCE PER LE ENTRATE DALL'ESTERO. LA GERMANIA IL NOSTRO PRIMO BACINO INBOUND. PER MILANO SPESA DEL TURISMO STRANIERO A 3 MILIARDI (+6%). DIMINUISCONO I TURISTI EUROPEI
A Venezia il consueto appuntamento con Ciset e Banca D'Italia che presentano l'andamento della bilancia turistica con i dati ufficiali del 2013. Simonetta Zappa di Banca d’Italia apre la sessione della mattina con le tendenze generali per il 2013 delle spese da turismo internazionale, sulla base dei risultati dell'indagine campionaria alle frontiere con oltre 130mila interviste annuali. "Il 2013 si è chiuso con un aumento (+3,1%) delle spese dei viaggiatori stranieri in Italia rispetto all’anno precedente, per un importo complessivo pari a 33,064 miliardi di euro, confermando l’andamento positivo evidenziatosi nel 2012 (in cui la crescita delle spese era stata del 3,8%)", spiega la manager. Confermate quindi le anticipazioni della settimana scorsa, in particolare sulla diminuzione dei consumi dei turisti italiani all’estero: 20,309 miliardi, contro i 20,514 dell’anno precedente. Nel 2013, il saldo netto della bilancia dei pagamenti turistica in Italia rimane perciò positivo e pari a 12,755 miliardi, in aumento rispetto a quello registrato nell’anno precedente. La crescita è generata dall’aumento delle entrate internazionali per turismo (+3,1%) a fronte di un calo delle uscite (-1%).
Le regioni italiane: Nord Est in calo
Dall'esame dei territori emerge che Centro Italia e Nord-Ovest hanno registrato andamenti particolarmente positivi (rispettivamente +5,5% e +5,4%), seguiti da Sud e Isole (+1,7%), mentre per il Nord–Est si è verificato un calo (-2,4%).  La provincia italiana con il maggior afflusso di entrate valutarie turistiche dall’estero si conferma Roma (5,574 mld), in netta crescita (+7,9%) rispetto all’anno precedente. Per molte altre principali provincie di destinazione si registrano variazioni positive: Milano (spesa complessiva: 3,108 mld, variazione:+6,4%), Firenze (2,211 mld, +8,9%) e Torino (727 mln, +5,3%). Per Venezia, invece, dopo la crescita dello scorso anno, si registra una flessione (2,678 mld, -3,7%). Guardando ai paesi di origine, si riducono gli afflussi dai paesi dell’Unione Europea (-2,8%). Germania primo Paese emissore: vale il 15%   La Germania si conferma la nazione che alimenta le maggiori entrate per turismo in Italia (15% del totale), seppure con spesa in calo rispetto all’anno precedente (-6,5%). In crescita, invece, le entrate da Francia (+4,5%) e Austria (+8,0%), mentre sono diminuite quelle da Regno Unito (-4,7%), Spagna (-10,2%) e Olanda (-2,9%). In crescita anche le spese da altri tradizionali bacini di provenienza del turismo internazionale, in particolare Stati Uniti (+11%) e Svizzera (+5,7%), oltre ad una conferma della tendenza positiva che da alcuni anni caratterizza la Russia (+11,5%).
Outgoing: calo dell'1%
Esaminando la dinamica dei flussi outgoing, le spese dei viaggiatori italiani all'estero (in totale 20,309 mld) sono diminuite (-1%), in corrispondenza con il perdurare della fase di contrazione del reddito nel nostro paese. Tra i principali paesi di destinazione degli italiani si evidenziano variazioni positive solo per Russia (+10,3%), Cina (+6,2%), Olanda (+3,9%) e Austria (+3,1%). In calo, invece, Spagna (-10,8%), Germania (-8,3%), Francia (-6,0%) e Stati Uniti (-4,8%).

29 aprile 2014

PELLEGRINI. IL FASCINO SPIRITUALE

 Il Papa piace più del Colosseo  -  Con Francesco turismo boom
I viaggi religiosi portano in Italia 7 milioni di visitatori e 5 miliardi l’anno - Molti turisti scelgono Roma per la presenza di Francesco
In tour per papa Bergoglio. Alla borsa del turismo parlano di «fattore anticongiunturale». In pratica: l’unica voce in crescita in un momento di crisi generalizzata. Ma per i fedeli che hanno triplicato le presenze in piazza San Pietro è semplicemente «l’effetto Francesco». Vola verso il valore record di 5 miliardi di dollari il giro d’affari del turismo religioso in Italia nel 2014 sotto la spinta dell’attrazione esercitata dal papa argentino. Un’indagine commissionata dalla Coldiretti in occasione della canonizzazione di Wojtyla e Roncalli rivela che Roma è la meta nazionale preferita dai pellegrini. In media la città eterna può contare su sette milioni di presenze all’anno, secondo la «World Tourism Organization». 
In Italia papa Bergoglio traina pure le altre destinazioni religiose: santuari mariani come Loreto e Caravaggio, cittadelle francescane come Assisi e San Giovanni Rotondo. La fede come bene rifugio. «Le cifre che abbiamo sui partecipanti alle udienze e alle celebrazioni religiose registrano un importante aumento - osserva il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - I dati sulla frequenza e la provenienza dei pellegrini attestano che è notevolmente cresciuta anche la circolazione, non solo italiana, dei gruppi. Arrivano comitive e persone da tutte le parti del mondo». Insomma, si tratta di un «flusso universale di gente di varie nazionalità», con una «rotazione molto ampia», evidenzia padre Lombardi. L’Ente bilaterale del turismo del Lazio conferma il trend di crescita. Se molti europei, come francesi e tedeschi, ma anche giapponesi e cinesi preferiscono alloggiare nel cuore della città eterna, chi viene dal Sudamerica sceglie le strutture dell’hinterland di Roma. Anche le richieste per i permessi dei bus sono schizzate alle stelle. 
Due italiani su cinque sono più propensi a visitare l’Urbe. «L’elezione di Francesco ha accresciuto l’interesse dei viaggiatori italiani nei confronti della Capitale», fotografa un sondaggio di TripAdvisor, condotto su oltre 1300 utenti della community. Il 42% degli italiani si dichiara intenzionato a visitare Roma a causa di papa Bergoglio, con una crescita del 28% nel traffico Web nelle pagine dedicate alla città eterna. Statistiche e senso comune coincidono: nelle strade intorno a piazza San Pietro il mercoledì mattina e la domenica per l’Angelus, la presenza di turisti e pellegrini è salita costantemente negli ultimi 12 mesi. 
I «viaggiatori religiosi» nel mondo sono 300-330 milioni l’anno con un fatturato annuo di 18 miliardi di dollari, con un enorme potenziale di crescita per l’Italia se si considera che tra le mete preferite del turismo religioso sparse per il globo ci sono Città del Messico, dove il santuario della Madonna di Guadalupe richiama 10 milioni di pellegrini ogni anno fino a Medjugorje, in fortissima ascesa soprattutto tra i credenti italiani e poi, Gerusalemme, Assisi, Lourdes. 
A dare un impulso decisivo al turismo religioso in Italia nel 2014 è stato proprio l’arrivo di Francesco. Il 4% dei vacanzieri presenti in Italia per i ponti primaverili ha
un «movente» di fede. Roma, Assisi, Padova. E poi Pompei, Loreto, Oropa, San Giovanni Rotondo, Cascia. Secondo l’ultima ricerca Isnart la clientela straniera costituisce il 60% del segmento turistico religioso: il 45,3% proviene dall’Europa e il 14,9% dai Paesi extraeuropei. Dallo studio emerge che il 41,4% dei turisti religiosi ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, il 44,4% si affida per l’organizzazione del viaggio al circuito dell’intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio. Il 32,7% preferisce viaggiare in compagnia del proprio partner, il 20% sceglie un tour organizzato, il 19,7% un gruppo di amici, il 13,3% la famiglia, mentre il 9,8% viaggia da solo.   
L’identikit del turista per devozione rispecchia la sobrietà di Francesco. Il pellegrino è parsimonioso (non è «high-spender») e viaggia principalmente in bassa stagione contribuendo così alla destagionalizzazione delle destinazioni. È in corso poi un inatteso «revival» per le forme più tradizionali di turismo. Sempre più devoti tornano a percorrere a piedi gli itinerari religiosi verso le mete di culto. Il percorso storico di maggior rilievo resta il Cammino spagnolo di Santiago, ma in Italia torna in auge la via Francigena del nord, con un percorso di mille chilometri a piedi, da Aosta a Roma. Giro d’affari cui corrisponde il boom di papa Bergoglio sui mass media, come dimostrano gli otto punti in più di share% in tv della Via Crucis al Colosseo rispetto al precedente pontificato.  
29 / 04 / 14

D A M M I I L 5 !


19 aprile 2014

BUONA PASQUA


La #Pasqua entra nei nostri cuori con sentimenti di speranza, di fede, di fiducia e di Amore.  Attraverso l`#allegria e la #semplicità, riusciamo a capire meglio noi stessi, e a comprendere di più i #valori della #vita

Auguro a tutti voi pace e armonia.



Il Presidente Nazionale #CTAPino Vitale

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

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